Thursday, April 30, 2020

Polonia, fra 10 giorni il primo turno delle elezioni presidenziali

Fra 10 giorni si svolgerà il primo turno delle elezioni presidenziali polacche, questi i candidati in lizza:

Andrzej Duda, Nazional-conservatore (Diritto e Giustizia), presidente uscente, in carica dal 2015. Duda è appoggiato dal governo Morawiecki e dai Nazional-cristiani (Polonia Unita), dai Cristiano-democratici (Alleanza), dai Conservator-liberali (Partito Repubblicano), dai Social-conservatori (Liberali e Sociali), e dai Conservator-agrari (Partito Popolare "Piast")
Malgorzata Kidawa-Blonska, Liberal-conservatrice (Piattaforma Civica) e appoggiata da Liberali (Moderno), Social-liberali (Iniziativa) e dai Verdi (I Verdi)
Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, Popolar-agrario (Partito Popolare Agrario), dai Social-europeisti (Unione dei Democratici Europei), dai Conservator-slesi (Uniti per la Slesia), dai Liberaldemocratici (Alleanza dei Democratici), da Una Polonia, e da La Polonia Ci Serve
Robert Biedron, Centro-socialista (Primavera), appoggiato dai Socialdemocratici (Alleanza della Sinistra Democratica), e dai Socialisti (Sinistra Assieme - Lewica Razem)
Krzysztof Bosak, Nazional-populista (Confederazione per la Libertà e l'Indipendenza)
Szymon Holownia, Indipendente
Marek Jakubiaf, Indipendente
Miroslaw Piotrowski, Nazionalista (Movimento Vera Europa)
Pawel Tanajno, Indipendente
Stanislaw Zotlek, Liberal-populista (Congresso della Nuova Destra)

L'eventuale secondo turno è previsto per il 24 maggio.

Wednesday, April 29, 2020

Lesotho, continua lo scontro premier vs parlamento

Con 93 voti su 120 della camera bassa, e con l'unanimità dei 33 senatori, il parlamento del Lesotho ha cambiato la costituzione in modo tale da togliere al premier il potere di chiedere al re lo scioglimento del parlamento per elezioni anticipate, senza prima avere il voto favorevole del parlamento.
Con questo voto continua lo scontro tra il premier Tom Thabane, Liberaldemocratico (Congresso di Tutto il Basotho), accusato di essere coinvolto nell'assassinio della sua prima moglie, e parlamento (opposizione e parte dei parlamentari di maggioranza), che, spinto anche dalla pressione internazionale, chiede al premier di dimettersi al più presto.

Tuesday, April 28, 2020

Libia, Haftar, che controlla la Cirenaica, si auto-proclama ditatore del paese

Il generale Khalifa Belqasim Haftar, Indipendente, si è auto-proclamato dittatore della Libia. La sitazione nel paese è sempre critica: il governo riconosciuto da tutti è quello guifaro da Fayez Al-Sarraj, Indipendente, che controlla la Tripolitania, mentre la Cirenaica è sotto il controllo di Haftar e del parlamento di Tobruk. Il proclama di Haftar però rompe le alleanze della Cirenaica, togliendo ogni potere al parlamento, e il presidente del parlamento Aguila Saleh Issa, Indipendente, sembra ora essere agli arresti domiciliari.
La decisione di Haftar arriva in un momento di crisi delle sue forze: se fino a poche settimane fa sembrava in grado di occupare la stessa Tripoli e di unificare il paese, ora è stato costretto a lasciare terreno all'esercito fedele a Serraj e sembra anche aver perso l'appoggio della Russia, suo grande alleato internazionale, per aver più volte bloccato ogni tentativo di pace con il governo di Serraj.

Sunday, April 26, 2020

Mali, i risultati delle elezioni parlamentari

Si è svolto anche il econdo turno delle elezioni parlamentari maliane; questi i risultati definitivi:

Socialisti (Raggruppamento per il Mali): 43 seggi parlamentari
Centro-socialisti (Alleanza per la Democrazia): 22 seggi parlamentari
Laburisti (Unione per la Repubblica e la Democrazia): 19 seggi parlamentari
Movimento per il Mali: 9 seggi parlamentari
Alleanza Democratica per la Pace: 8 seggi parlamentari
Convergenza per lo Sviluppo: 6 seggi parlamentari
Yelema: 4 seggi parlamentari
Unione per la Democrazia e lo Sviluppo: 4 seggi parlamentari
Social-comunisti (Solidarietà Africana per la Democrazia e Indipendenza): 3 seggi parlamentari
Partito per la Rinascita Nazionale: 3 seggio parlamentare
Partito per la Restaurazione dei Valori: 3 seggio parlamentare
Nazional-africani (Unione per il Raggruppamento Democratico Africano): 2 seggi parlamentari
Partito Horonyia: 2 seggi parlamentari
Partito per lo Sviluppo Economico e Sociale: 1 seggio parlamentare
Conservatori (Movimento Patriottico per il Rinnovamento): 1 seggio parlamentare
Lega Democratica per il Cambiamento: 1 seggio parlamentare
FDC: 1 seggio parlamentare
Partito Kanu: 1 seggio parlamentare
Indipendenti: 2 seggi parlamentari 

Non riescono ad eleggere nessun parlamentare: 

Alleanza per la Solidarietà
Socialdemocratici (Alleanza per la Democrazia - Partito Pan-africano per la Libertà, la Solidarietà e la Giustizia)
Forze Alternative per la Rinascita e per Emergere
Social-liberali (Raggruppamento per lo Sviluppo)
Centro-conservatori (Congresso Nazionale per l'Iniziativa Democratica)
Convenzione Nazionale per la Solidarietà Africana
Social-populisti (Alleanza Chato)
Partito per l'Azione Civica e Patriottica
Congresso Africano per il Rinnovamento

Partito Unito per la Repubblica
Movimento per l'Unione
Alleanza per il Mali - Maliko
Partito dell'Indipendenza, Democrazia e Solidarietà
Alleanza Kayira

Vedremo se il premier Boubou Cissè, Indipendente, in carica da maggio 2019, sarà confermato alla guida del governo.

Yemen, il Consiglio di Transizione del Sud si auto-proclama indipendente

In Yemen, il Consiglio di Transizione del Sud che controlla la regione di Aden e zone limitirofe ed è guidato dal presidente Aidarus Al-Zoubaldi, Indipendente, ha dichiarato la propria indipendenza dal governo centrale del presidente Mansou Hadi, Conservatore (Congresso Generale Popolare), accusando Hadi di aver dato vita ad un regime corrotto.
Hadi ha dichiarato illeggittima la dichiarazione di Zoubaldi, ma la situazione in Yemen è sempre più esplosiva, dopo che da alcuni anni anche il nord del paese si è reso indipendente sotto la guida di Mahdi al-Mashat, Fondamentalista-sciita (Movimento Houthi), che controlla anche la capital Sana'a, dando vita ad una vera e propria guerra civile che dura da parecchi anni tra Houthi, appoggiati dall'Iran, e Hadi, appoggiato da Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti.
Ora la proclamazione di Zoubaldi mette allo scoperto lo strappo tra le file dei filo-governativi, dal momento che Zoubaldi fino a pochi giorni fa era alleato di Hadi.
Lo strappo è anche tra gli alleati internazionali, in quanto l'Arabia Saudita continua ad appoggiare Hadi, mentre gli Emirati Arabi Uniti appoggiano Zoubaldi. Il motivo vero della rottura è dovuta al fatto dell'avvicinamento di Hadi con gli Islamico-democratici del Partito Islah - Congregazione per le Riforme, partito vicino ai Fratelli Musulmani, organizzazione internazionale malvista dagli Emirati Arabi Uniti.
Zoubaldi era già entrato in rotta di collisione con Hadi nel 2017, quando era stato destituito da governatore di Aden dal presidente, e poco dopo reintegrato perchè una sollevazione popolare a favore di Zoubaldi rischiava di portare una grossa frattura tra le file dei governativi, cosa successa propria ora.

Saturday, April 25, 2020

Kiribati, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari nelle Kiribati; questi i risultati:

Conservatori (Partito Tobwaan - Abbraccio): 12 seggi parlamentari
Social-liberali (Pilastro della Verità - Boutokaan Te Koauna): 9 seggi parlamentari
Nazional-conservatori (Partito Prima Kiribati): 8 seggi parlamentari
Indipendenti: 15 seggi parlamentari

I Conservatori del presidente Taaneti Maamau diventano il gruppo parlamentare più numeroso.

Friday, April 24, 2020

Abkhazia, Georgia, Ankvab nuovo premier

Il neo-presidente abkhazo, regione de facto autonoma della Georgia, Aslan Bzhania, Indipendente, ha nominato come nuovo premier Aleksandr Ankvab, Liberal-conservatore (Rinascita - Aitaira), già premier tra il 2005 e il 2010 e presidente tra il 2011 e il 2014, quando era stato costretto alle dimissioni da una sollevazione popolare. Il governo Ankvab è formato, oltre che dai Liberal-conservatori, anche dai Nazional-conservatori (Amtsakhara - Tenere i Fuochi della Madrepatria Accesi) e da esponenti del Fronte Popolare per la Giustizia e lo Sviluppo. Ankvab prende il posto di Valeri Bganba, Indipendente, in carica dal 2018.

Abkhazia, Georgia, inizia la presidenza Bzhania

In Abkhazia, regione separatista georgiana, inizia ufficialmente oggi la presidenza di Aslan Bzhania, Indipendente, eletto poche settimane fa.
Bzhania prende il posto di Valeri Bganba, Indipendente, presidente ad interim in qualità di premier, dopo le dimissioni del predecessore Raul Khajimba, Socialista (Forum per l'Unità Nazionale), in seguito alla decisione della Corte Suprema di annullare le elezioni presidenziali del 2019 per irregolarità.

Kosovo, alla Lega Demcratica i lcompito di indicare nuovo premier

Il presidente della repubblica kosovaro Hashim Thaci, Conservatore (Partito Democratico), preso atto che i Socialisti (Autodeterminazione!), maggior forza politica in parlamento, non sono in grado di indicare il nome di un primo ministro che possa ottenere la fiducia in parlamento, ha dato l'incarico di inidicare il nuovo primo ministro alla seconda forza in parlamento, ossia ai Liberal-conservatori della Lega Democratica.
I Liberal-conservatori, che hanno già stretto un'alleanza con Nazional-conservatori (Alleanza per il Futuro), Liberali (Alleanza per il Nuovo Kosovo), Socialdemocratici (Iniziativa Socialdemocratica), sembra essere orientata a dare il compito di formare il nuovo esecutivo a Avdullah Hoti, Liberal-conservatore (Lega Democratica).
Il premier uscente e sfiduciato Albin Kurti, Socialista, ha però parlato di atto incostituzionale da parte del presidente, dal momento che la costituzione prevede che solo dopo che il primo partito dichiari di non riuscire a formare un proprio governo il presidente possa interpellare il secondo partito, e i Socialisti non hanno mai detto di non riuscire a formare un governo.
Thaci d'altro canto è dai primi giorni di aprile che invita i Socialisti, con continue lettere formali, ad indicare un nuovo primo ministro, e dopo la quarta lettera senza risposto ha disposto che i Socialisti abbiano fallito il loro tentativo.

Lesotho, il premier Thabane rifiuta il piano per le sue immediate dimissioni

Il premier del Lesotho Tom Thabane, Liberaldemocratico (Congresso di Tutto il Basotho), ha rifiutato il piano tra il proprio governo e l'opposizione, con la mediazione della Repubblica Sudafricana, per le sue immediate dimissioni,affermando che si dimetterà a tempo debito e accusando Pretoria di interferire nella politica di un paese sovrano.
La situazione politica del paese è diventata incandescente da alcune settimane, da quando Thabane è stato formalmente accusato dalla magistratura di essere coinvolto nell'omicidio della sua prima moglie per potersi quindi sposare con quella attuale.
I Liberaldemocratici stessi sono divisi al loro interno tra sostenitori di Thabane e politici che spingono per le sue dimissioni immediate, così come tra i suoi alleati di governo Conservatori (Partito Nazionale), Social-liberali (Alleanza dei Democratici) e Demo-socialisti ( Congresso Riformato). La situazione è critica anche perchè pochi giorni fa Thabane ha schierato polizia ed esercito nella capitale paventando un tentativo di colpo di stato.

Tuesday, April 21, 2020

Vanuatu, Loughman forma il suo nuovo governo

Bob Loughman, Socialista (Partito della Nostra Terra), nominato ieri dal parlamento nuovo premier di Vanuatu, ha formato il suo nuovo governo, costituito, oltre che dai Socialisti, anche dai Conservatori (Unione dei Partiti Moderati), dai Cristiano-democratici (Riunificazione dei Movimenti per il Cambiamento - Namangi Aute), dai Centro-socialisti (Gruppo Iaoku), dagli Agrari (Partito dello Sviluppo Rurale), dai Socialdemocratici (Partito Nazionale Unito), dai Verdi (Confederazione Verde) e dal Partito dello Sviluppo dell'Unità Popolare.

Israele, nuovo accordo Conservatori e Liberaldemocratici per formare un governo

In Israele Liberaldemocratici (Partito della Resilienza) e Conservatori (Likud - Consolidamento) sembrano aver trovato un accordo per la formazione di un governo. L'accordo, di durata triennale, prevederebbe che per i primi 18 mesi rimarrebbe premier l'uscente Benjamin Netanyahu, Conservatore, e che per i successivi 18 mesi la carica passerebbe a Benny Gantz, Liberaldemocratico.
Vedremo se questo accordo riuscirà ad ottenere la fiducia in parlamento.

Lesotho, accordo per le dimissioni del presidente Thabane

Il governo del Lesotho, grazie anche alla mediazione della Repubblica Sudafricana, ha annunciato di aver trovato un accordo con l'opposizione per le dimissioni immediate del premier Tom Thabane, Liberaldemocratico (Congresso di Tutto il Basotho), accusato nei primi giorni dell'anno di essere coinvolto nell'omicidio della sua prima moglie. L'accordo prevederebbe, anche se non ci sono comunicati ufficiali in tal senso, la garanzia a Thabane di non affrontare il processo.
La situazione è comunque critica, perchè se i partiti di maggioranza, ossia Liberaldemocratici (Congresso di Tutto il Basotho), Conservatori (Partito Nazionale), Social-liberali (Alleanza dei Democratici) e Demo-socialisti ( Congresso Riformato), hanno appunto stretto questo accordo con l'opposizione guidata dai Socialdemocratici, è anche vero che Thabane non ha ancora parlato, e qualche giorno fa ha anche schierato l'esercito e la polizia nelle strade della capitale.
 

Monday, April 20, 2020

Vanuatu, Loughman nuovo premier

Il parlamento delle Vanuatu ha votato per eleggere il nuovo premier, questi i risultati: 

Bob Loughman, Socialista (Partito della Nostra Terra): 31voti
Ralph Regenvalu, Liberale (Partito della Terra e della Giustizia): 21 voti

Loughman è stato quindi eletto nuovo premier. Loughman prende il posto di Charlot Salwai, Cristiano-democratico (Riunificazione dei Movimenti per il Cambiamento - Namangi Aute), in carica dal 2016.
Salwai e il governo uscente appoggiavano Regenvalu, mentre Loughman era appoggiato dall'opposizione, in particolare dai Socialisti, Conservatori (Unione dei Partiti Moderati) e Socialdemocratici (Partito Nazionale Unito).
Ora nei prossimi giorni Loughman dovrà presentare il proprio esecutivo.

Saturday, April 18, 2020

Kosovo, continua lo scontro istituzionale tra premier Kurti e presidente Thaci

Continua lo scontro istituzionalein Kosovo tra presidente della repubblica Hashim Thaci, Conservatore (Partito Democratico), e premier Albin Kurti, Socialista (Autodeterminazione!). Kurti è stato infatti sfiduciato dal parlamento qualche giorno fa, a causa della rottura della coalizione con i Liberal-conservatori della Lega Democratica. Thaci ha chiesto per 4 volte a Kurti, leader del maggiore partito in parlamento, di indicare un nuovo premier, così come prevede la costituzione, mentre Kurti si ostina a non indicare nessuno, affermando che al momento, vista la grave pandemia di COVID-19 che sta sconvolgendo tutto il mondo, è meglio che sia il governo in carica, seppur sfiduciato, a portare avanti le politiche volte a bloccare l'epidemia nel paese, e solo in un secondo momento, a pandemia fermata, si potrà passare alla formazione di un nuovo governo.

Thursday, April 16, 2020

Israele, fallisce il tentativo di Gantz di formare il nuovo governo

Il premier israeliano in pectore Benny Gantz, Liberaldemocratico (Partito della Resilienza), non è riuscito a presentare un proprio governo, per cui il presidente Reuven Rivlin, Conservatore (Likud - Consolidamento), ha dato al parlamento 21 giorni di tempo per trovare una coalizione che garantisca la formazione di una maggioranza in grado di sostenere un governo.

Wednesday, April 15, 2020

Corea del Sud, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari sudcoreane; questi i risultati:

Liberaldemocratici (Partito Democratico) + Social-liberali (Partito dei Cittadini Assieme): 33.35 % dei voti, 163 seggi parlamentari ai Liberaldemocratici e 17 seggi parlamentari ai Social-liberali
Conservatori (Partito Futuro Unito) + Nazional-conservatori (Partito Futuro): 33.84 % dei voti, 84 seggi parlamentari ai Conservatori e 19 seggi ai Nazional-conservatori
Socialdemocratici (Partito della Giustizia): 9.67 % dei voti e 19 seggi parlamentari
Liberali (Partito Popolare): 6.79 % dei voti e 3 seggi parlamentari
Demo-liberali (Democratici Aperti): 5.42 % dei voti e 3 seggi parlamentari

Non riescono ad eleggere nessun parlamentare:

Liberal-conservatori (Partito per il Sostentamento Popolare): 2.71 % dei voti
Nazional-cristiani (Partito di Unificazione Cristiano Liberale): 1.83 % dei voti
Socialisti (Partito Minjung): 1.05 % dei voti
Conservator-populisti (Partito Nostra Repubblica): 0.74 % dei voti
Femministe (Partito delle Donne): 0.74 % dei voti
Populisti (Partito Nazionale Rivoluzionario dei Dividendi): 0.71 % dei voti
Nazional-conservator-populisti (Nuovo Partito Pro-Park): 0.51 % dei voti
Nazional-populisti (Alba della Libertà): 0.36 % dei voti 
Partito Saenuri: 0.28 % dei voti
Social-populisti (Nostro Futuro): 0.25 % dei voti
Partito del Futuro Democratico: 0.25 % dei voti 
Verdi (Partito Verde): 0.21 % dei voti
Centro-conservatori (Partito Economico): 0.17 % dei voti
Laburisti (Partito Laburista): 0.12 % dei voti
Andiamo!: 0.12 % dei voti
Partito Hongik: 0.08 % dei voti
Partito Liberale: 0.07 % dei voti 
Partito della Repubblica: 0.06 % dei voti
Partito Popolare degli Imprenditori Piccoli e Medi: 0.06 % dei voti
Partito del Welfare: 0.06 % dei voti
Partito Democratico Unito: 0.06 % dei voti
Partito della Solidarietà Civica Risvegliata: 0.05 % dei voti
Nuovo Partito Nazionale: 0.04 % dei voti
Andiamo! Partito della Pace e dei Diritti Umani: 0.03 % dei voti
Andiamo! Partito dell'Ambiente: 0.03 % dei voti
Partito di Unificazione Inter-coreano: 0.03 % dei voti
Partito Uri: 0.02 % dei voti
Partito della Grande Corea: 0.01 % dei voti
Centro-socialisti (Partito per il Reddito Base): < 0.01 % dei voti
Partito della Grande Nazione: < 0.01 % dei voti
Partito Popolare Democratico: < 0.01 % dei voti
Partito Repubblicano: < 0.01 % dei voti

I Social-liberali del presidente Moon Jae-In, in carica dal 2017, hanno quindi mantenuto la maggioranza assoluta in parlamento. Vedremo se Chung Sye Kyun, Social-liberale, sarà confermato.

Israele, a Gantz prorogato il termine per presentare il proprio governo

Il presidente della repubblica israeliana Reuven Rivlin, Conservatore (Likud - Consolidamento), dopo aver rifiutato, dà altre 48 ore di tempo al premier in pectore Benny Gantz, Liberaldemocratico (Partito della Resilienza), per trovare un accordo in parlamento per la formazione di un nuovo governo.

Artsakh, Azerbaijan, Harutyunyan eletto nuovo presidente

Si è svolto il secondo turno delle elezioni presidenziali in Artsakh, regione azera de facto indipendente; questi i risultati:

Arayik Harutyunyan, Conservatore (Madrepatria Libera): 88.01 % % dei voti
Masis Mayilyan, Indipendente: 11.99 % dei voti

Harutyunyan è stato quindi eletto nuovo presidente del paese, in un secondo turno in cui Mayilyan aveva chiesto ai suoi sostenitori di boicottare il voto, accusando brogli e anche perchè svoltosi in piena emergenza COVID-19 (emergenza che però al momento ha solo sfiorato il paese), chiedendo quindi ai suoi di non recarsi ai seggi per evitare al massimo la diffusione del virus.

Il mandato di Harutyunyan inizierà ufficialmente il 21 maggio, quando andrà a sostituire l'uscente Bako Sahakyan, Indipendente, in carica dal 2007.

Tuesday, April 14, 2020

Repubblica di Donetsk, Ucraina, Pashkov nuovo premier

Vladimir Pashkov, Indipendente, è stato nominato nuovo premier della Repubblica di Donetsk, regione separatista dell'Ucraina dal presidente Denis Pushilin, Conservator-russo (Repubblica di Donetsk). Pashkov prende il posto di Alexander Ananchenko, Conservator-russo, da tempo scomparso dalla vita politica della repubblica.
Pashkov, cittadino russo e fino a qualche anno fa governatore di una regione siberiana della Russia, sembra essere stato messo alla carica di primo ministro dal Cremlino per meglio controllare la politica del paese, anche se Mosca ha ufficialmente smentito ogni suo coinvolgimento nelle decisioni politiche della repubblica.

Monday, April 13, 2020

Regno Unito, il premier Johnson dimesso dall'ospedale

Il premier inglese Boris Johnson, Conservatore (Partito Conservatore - Tories), è stato dimesso dall'ospedale, dove era stato ricoverato per alcuni giorni in terapia intensiva per COVID-19, malattia virale che sta sconvolgendo tutto il mondo in una vera e propria epidemia. Johnson è tornato in piena forma, seppure si trovi al momento in quarantena, ma ha ammesso di aver rischiato di morire.

Kosovo, nuovo scontro tra presidente Thaci e premier Kurti

Nuovo scontro in Kosovo tra il presidente della repubblica Hashim Thaci, Conservatore (Partito Democratico), e il premier Albin Kurti, Socialista (Autodeterminazione!). Kurti è stato infatti sfiduciato dal parlamento qualche giorno fa, a causa della rottura della coalizione con i Liberal-conservatori della Lega Democratica. A questo punto Thaci ha chiesto a Kurti, leader del maggior partito del parlamento, di indicare un nuovo primo ministro, così come richiede la costituzione, ma Kurti non ha risposto alla richiesta formale del presidente. Thaci ha quindi nuovamente chiesto ai Socialisti di indicare al più presto un nuovo premier per consentire la formazione di un governo in piene funzioni.

Israele, il presidente Rivlin rfiuta di prolungare di altri 14 giorni il mandato di premier in pectore di Gantz

Il premier in pectore israeliano Benny Gantz, Liberaldemocratico (Partito della Resilienza), ha chiesto al presidente della repubblica Reuven Rivlin, Conservatore (Likud - Consolidamento), altri 14 giorni di tempo per continuare le trattative con il premier uscente Benjamin Netanyahu, Conservatore, per la formazione di un governo di unità nazionale.
Rivlin ha però negato questa proroga, dopo aver sentito anche Netanyahu stesso, che gli ha confermato che le trattative con Gantz sono distanti dall'essere concluse.

Thursday, April 9, 2020

Iraq, Zurfi rinuncia a formare il nuovo govenro, l'incarico passa a Kadhimi

Il premier iracheno incaricato Adnan Al-Zurfi, Indipendente, rinuncia a formare il nuovo esecutivo, non essendo riuscito a trovare una maggioranza in parlamento.
Il presidente Barham Salih, Social-curdo (Unione Patriottica del Kurdistan), ha quindi dato a Mustafa Al-Kadhimi, Indipendente, capo dei servizi segreti iracheni, il compito di formare il nuovo esecutivo.
Se otterrà la fiducia del parlamento, Kadhimi andrà a sostituire il premier dimissionario Adil Abdul Mahdi, Conservator-sciita (Consiglio Supremo Islamico).

Wednesday, April 8, 2020

Timor Est, il premier Ruak ritira le proprie dimissioni

Il premier estimorese Taur Matan Ruak, Conservator-populista (Partito di Liberazione Popolare), ha ritirato le proprie dimissioni, presentate in febbraio al presidente Franciso Lù-Olo Guterres, Socialista (Fronte Rivoluzionario per un Timor Est Indipendente - Fretilin).
La decisione del premier arriva per fronteggiare la pandemia di COVID-19 che sta sconvolgendo tutto il pianeta, Timor Est compreso.
Sfuma quindi il tentativo dell'ex premier ed ex presidente Xanana Gusmao, Laburista (Congresso Nazionale per la Ricostruzione), di formare un proprio governo, dopo che giorni fa aveva dichiarato di aver trovato una maggioranza in parlamento per la formazione di un suo esecutivo.

Tuesday, April 7, 2020

Regno Unito, il premier Johnson in ospedale per COVID-19

Il premier inglese Boris Johnson, Conservatore (Partito Conservatore - Tories), è stato ricoverato in terapia intensiva per COVID-19, malattia virale che sta sconvolgendo tutto il mondo in una vera e propria epidemia. Parte del potere del premier è passato al ministro degli Esteri Dominic Raab, Conservatore, anche se Johnson rimane primo ministro.

Saturday, April 4, 2020

Corea del Sud, fra 11 giorni le elezioni parlamentari

Fra 11 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari sudcoreane; questi i partiti in lizza:

Partito Democratico: partito di ispirazione liberaldemocratico, guidato dal presidente Moon Jae-In, in carica dal 2017. Anche il premier Chung Sye Kyun, in carica dal 2017, fa parte di questo partito
Partito dei Cittadini Assieme: partito di ispirazione social-liberale, nato il 16 marzo 2020, nei fatti un partito satellite del Partito Democratico
Partito Popolare: partito di ispirazione liberale
Partito della Giustizia: partito di ispirazione socialdemocratica
Partito Nazionale Rivoluzionario dei Dividendi: partito di ispirazione populista
Partito Futuro Unito: partito di ispirazione conservatrice, nato il 17 febbraio 2020 dalla fusione del Partito della Libertà, del Nuovo Partito Conservatore e Avanti per un Futuro 4.0
Partito Futuro: partito di ispirazione nazional-conservatrice, nato il 5 febbraio 2020, nei fatti un partito satellite del Partito Futuro Unito
Partito Laburista: partito di ispirazione laburista
Partito Verde: partito di ispirazione verde
Partito delle Donne: partito di ispirazione femminista
Partito per il Sostentamento Popolare: partito di ispirazione liberal-conservatrice, nato il 20 febbraio 2020 dalla fusione di Nuova Alternativa, Partito della Destra - Bareun e Partito per la Democrazia e la Pace
Nostro Futuro: partito di ispirazione social-populista
Partito per il Reddito Base: partito di ispirazione centro-socialista
Partito Economico: partito di ispirazione centro-conservatrice
Partito Minjung: partito di ispirazione socialista
Partito Nostra Repubblica: partito di ispirazione conservator-populista, a favore della ex presidente Park Geun-Hye, costretta alle dimissioni nel 2017 e quindi arrestata perchè accusata di corruzione
Nuovo Partito Pro-Park: partito di ispirazione nazional-conservator-populista, a favore della ex presidente Park Geun-Hye, costretta alle dimissioni nel 2017 e quindi arrestata perchè accusata di corruzione
Partito della Grande Corea
Partito della Grande Nazione
Partito Popolare Democratico 
Partito della Repubblica 
Democratici Aperti: partito di ispirazione demo-liberale, nato da una scissione del Partito Democratico
Partito del Welfare
Partito Democratico Unito 
Andiamo!
Nuovo Partito Nazionale
Partito Popolare degli Imprenditori Piccoli e Medi
Andiamo! Partito della Pace e dei Diritti Umani
Andiamo! Partito dell'Ambiente
Partito di Unificazione Cristiano Liberale: l'ex Partito Cristiano Liberale, di ispirazione nazional-cristiano
Partito della Solidarietà Civica RIsvegliata
Partito di Unificazione Inter-coreano
Partito Repubblicano
Partito del Futuro Democratico
Partito Saenuri
Partito Uri
Partito Liberale
Alba della Libertà: partito di ispirazione nazional-populista
Partito Hongik 

Mali, i risultati del primo turno delle elezioni parlamentari


Si è svolto il primo turno delle elezioni parlamentari maliane; questi i risultati:

Socialisti (Raggruppamento per il Mali): 10 seggi parlamentari
Laburisti (Unione per la Repubblica e la Democrazia): 4 seggi parlamentari
Alleanza Democratica per la Pace: 3 seggi parlamentari
Centro-socialisti (Alleanza per la Democrazia): 2 seggi parlamentari
Nazional-africani (Unione per il Raggruppamento Democratico Africano): 1 seggio parlamentare 
Social-comunisti (Solidarietà Africana per la Democrazia e Indipendenza): 1 seggio parlamentare 
Yelema: 1 seggio parlamentare

Non riescono ad eleggere nessun parlamentare:

Partito Horonyia
Lega Democratica per il Cambiamento
FDC
Partito Kanu
Movimento per il Mali
Alleanza per la Solidarietà
Unione per la Democrazia e lo Sviluppo
Socialdemocratici (Alleanza per la Democrazia - Partito Pan-africano per la Libertà, la Solidarietà e la Giustizia)
Forze Alternative per la Rinascita e per Emergere
Convergenza per lo Sviluppo
Social-liberali (Raggruppamento per lo Sviluppo)
Partito per lo Sviluppo Economico e Sociale
Partito per la Rinascita Nazionale
Centro-conservatori (Congresso Nazionale per l'Iniziativa Democratica)
Convenzione Nazionale per la Solidarietà Africana
Social-populisti (Alleanza Chato)
Partito per l'Azione Civica e Patriottica
Congresso Africano per il Rinnovamento

Conservatori (Movimento Patriottico per il Rinnovamento)
Partito Unito per la Repubblica
Movimento per l'Unione
Alleanza per il Mali - Maliko
Partito dell'Indipendenza, Democrazia e Solidarietà
Alleanza Kayira

Il resto dei seggi sarà deciso al secondo turno, previsto per il 19 aprile.

Friday, April 3, 2020

Kiribati, fra 4 giorni le elezioni parlamentari

Fra 11 giorni si svolgerà il primo turno delle elezioni parlamentari nelle Kiribati; questi i partiti in lizza:

Partito Tobwaan - Abbraccio: partito di ispirazione conservatrice, guidato dal presidente Taaneti Maamau, in carica dal 2016
Pilastro della Verità - Boutokaan Te Koauna: partito di ispirazione social-liberale, lasciate le istanze centriste
Partito Prima Kiribati: partito di ispirazione nazional-conservatrice, nato nel 2019 da una scissione a destra del Partito Tobwaan in polemica con la decisione del governo di cambiare la politica estera del paese riconoscendo come leggittima Cina la Cina di Pechino e non più Taiwan

Thursday, April 2, 2020

Artsakh, Azerbaijian, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari in Artsakh, regione azera de facto indipendente. Questi i risultati:

Conservatori (Madrepatria Libera): 40.43 % dei voti e 16 seggi parlamentari
Nazionalisti (Madrepatria Unita): 23.65 % dei voti e 9 seggi parlamentari
Liberali (Giustizia): 7.99 % dei voti e 3 seggi parlamentari
Socialisti (Fronte Rivoluzionario Armeno): 6.42 % dei voti e 3 seggi parlamentari
Liberal-conservatori (Partito Democratico): 5.81 % dei voti e 2 seggi parlamentari

Non riescono ad eleggere nessun parlamentare:

Conservator-liberali (Partito Liberale Democratico - Ramgavar) + Partito Domani +Partito dell'Identità e dell'Unità: 4.50 % dei voti
Socialdemocratici (Partito del Rinnovamento Nazionale): 3.21 % dei voti
Nazional-conservatori (Partito Conservatore): 2.78 % dei voti
Partito Rivoluzionario: 2.26 % dei voti
Nazional-armeni (Partito Armenia Unita): 1.30 % dei voti
Partito della Generazione dell'Indipendenza: 0.89 % dei voti
Comunisti (Partito Comunista): 0.65 % dei voti

Artsakh, Harutyunyan e Mayilyan al secondo turno

Si è svolto il primo turno delle elezioni presidenziali in Artsakh, regione azera de facto indipendente; questi i risultati:

Arayik Harutyunyan, Conservatore (Madrepatria Libera): 49.18 % dei voti
Masis Mayilyan, Indipendente: 26.42 % dei voti
Vitaly Balasanyav, Liberale (Giustizia): 14.68 % dei voti
Davit Ishkhanyan, Socialista (Fronte Rivoluzionario Armeno): 2.56 % dei voti
Ashot Ghoulyan, Liberal-conservatore (Partito Democratico): 2.30 % dei voti
Hayk Khanumyan, Socialdemocratico (Partito del Rinnovamento Nazionale): 1.32 % dei voti
Vahan Badasyan, Nazional-armeno (Partito Armenia Unita): 1.03 % dei voti
Davit Babayan, Nazional-conservatore (Partito Conservatore): 0.80 % dei voti
Ruslan Israyelyan, Partito della Generazione dell'Indipendenza: 0.50 % dei voti
Kristine Balayan, Indipendente: 0.28 % dei voti
Ashot Dadayan, Indipendente: 0.27 % dei voti
Bella Lalayan, Indipendente: 0.25 % dei voti
Melsik Poghosyan, Indipendente: 0.22 % dei voti
Sergey Amiryan, Indipendente: 0.19 % dei voti

Dal momento che nessuno ha superato il 50 % delle preferenze, si andrà al ballottaggio, previsto per il 14 aprile, tra Harutyunyan e Mayilyan.

Guinea, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari guineani; questi i risultati:

Socialisti (Raggruppamento Popolare): 55.27 % dei voti e 79 seggi parlamentari
Unione Democratica: 5.26 % dei voti e 4 seggi parlamentari
Movimento Popolare Democratico: 3.95 % dei voti e 3 seggi parlamentari
Nuove Forze Democratiche: 2.66 % dei voti e 3 seggi parlamentari
Unione per il Progresso e la Rinascita: 2.66 % dei voti e 2 seggi parlamentari
Raggruppamento per lo Sviluppo Integrale: 2.65 % dei voti 2 seggi parlamentari
Unione delle Forze per il Cambiamento: 2.65 % dei voti e 2 seggi parlamentari
Alternativa Democratica per il Cambiamento - Blocco dell'Opposizione Costruttiva: 2.65 % dei voti e 2 seggi parlamentari
Partito per la Democrazia e l'Equilibrio: 2.64 % dei voti e 2 seggi parlamentari
Partito per la Rinascita e il Progresso: 1.38 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Partito Afia: 1.36 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Generazione Cittadina: 1.36 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Forze di Integrazione per lo Sviluppo: 1.36 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Partito per il Progresso e lo Sviluppo: 1.33 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Partito per la Pace e lo Sviluppo : 1.33 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Raggruppamento per la Rinascita e lo Sviluppo: 1.33 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Liberal-conservatori (Unione delle Forze Democratiche): 1.32 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Alleanza per la Rinascita Nazionale: 1.32 % dei voti e 1 seggio parlamentare 
Movimento dei Patrioti per lo Sviluppo: 1.04 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Alleanza per il Rinnovamento Nazionale: 1.03 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Nuova Generazione per la Repubblica: 1.03 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Partito dell'Unione per lo Sviluppo: 1.01 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Socialdemocratici (Partito Democratico - Raggruppamento Democratico Africano): 0.96 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Raggruppamento per una Guinea Prospera: 0.95 % dei voti e 1 seggio parlamentare

Non riescono ad eleggere nessun parlamentare:

Conservatori (Partito Democratico Conservatore): 0.43 % dei voti 
Partito della Rinascita: 0.35 % dei voti
Unione per la Difesa dell'Integrità Repubblicana: 0.26 % dei voti
Raggruppamento per l'Unità e lo Sviluppo: 0.19 % dei voti
Raggruppamento per la Repubblica: 0.19 % dei voti
Partito Pan-Africano: 0.09 % dei voti
Arco in Cielo: <0.01 % dei voti
Unione delle Forze Patriottiche: <0.01 % dei voti
Forze di Integrazione per la Democrazia e la Libertà: <0.01 % dei voti
Guinea per Tutti: <0.01 % dei voti

I Socialisti del presidente Alpha Condè ottengono quindi la maggioranza assoluta in parlamento, in elezioni contestate dalle opposizioni e boicottare dai Liberali dell'Unione delle Forze Democratiche. Vedremo se il premier Ibrahima Kassory Fofana, del partito Guinea per Tutti, verrà confermato.

Wednesday, April 1, 2020

Afghanistan, eliminata la carica di primo ministro

Il presidente afghano Ashraf Ghani, Indipendente, ha eliminato la figura di presidente del consiglio, fino a questo momento nelle mani di Abdullah Abdullah, Islamico-democratico (Coalizione Nazionale), suo avversario alle elezioni presidenziali dell'anno scorso.

San Marino, inizia il mandato di capitani reggenti di Zafferani e Mancini

A San Marino, inizia ufficialmente oggi il mandato di capitani reggenti di Grazia Zafferani, Social-verde (Movimento Civico R.E.T.E. - Rinnovamento, Equità, Trasparenza, Ecosotenibilità), e di Alessandro Mancini, Social-liberale (Partito Socialista), che vanno a sostituire gli uscenti Luca Boschi, Socialista (Civico 10) e Mariella Mularoni, Democristiana (Partito Cristiano Democratico). Mancini è già stato capitano reggente nel 2007, a quel tempo tra le file del Partito dei Socialisti e dei Democratici.
Oltre che Social-verdi e Social-liberali, il governo sammarinese è formato anche da Cristiano-democratici (Partito Democratico Cristiano), Liberal-cristiani (Domani - Motus Liberi), e Socialdemocratici (Partito dei Socialisti e dei Democratici) ed è appoggiato esternamente anche dai Conservatori (Noi Sammarinesi).