Monday, December 30, 2013

Madagascar, Rajaonarimampianina eletto nuovo presidente

Si è svolto il secondo turno delle elezioni presidenziali malgasce; questi i risultati:

Hery Rajaonarimampianina, Liberaldemocratico (Nuove Forze - Hery Vaovao ho an'i Madagasikara): 53,49 % dei voti
Jean-Louis Robinson, Liberale (Partito Arcobaleno - Avana): 46,51 % dei voti

Hery Rajaonarimampianina, Liberaldemocratico, diventerà quindi il nuovo presidente malgascio, andando a sostituire il presidente uscente Andry Rajoelina, Social-liberale (Gioventù Determinata), al potere dal 2009 dopo un golpe militare contro Marc Ravalomanana, Centro-liberale (Io Amo il Madagascar).
Il ballottaggio di questo mese era in pratica un nuovo scontro tra i due presidenti-rivali, dal momento che Rajaonarimampianina è il ministro dell'economia del governo uscente di Rajoelina, mentre Robinson è amico
fidato di Ravalomanana.
Robinson non ha accettato il risultato, accusando brogli e irregolarità, anche se gli osservatori internazionali, africani e europei, parlano di elezioni sostanzialmente corrette.

Wednesday, December 25, 2013

Somalia, il premier Ahmed ottiene la fiducia parlamentare

Con 239 voti favorevoli, 2 contrari e 2 astenuti, il parlamento somalo ha confermato come premier del paese Abdiweli Sheikh Ahmed, Indipendente, nominato a capo del governo una decina di giorni fa dal presidente Hassan Sheickh Mohamoud, Islamico-democratico (Partito per la Pace e lo Sviluppo). Ahmed dovrà ora formare il suo nuovo esecutivo, che molto probabilmente sarà formato da Islamico-democratici e Indipendenti.

Monday, December 23, 2013

Mauritania, elezioni parlamentari, vittoria dei Conservatori

Si sono svolte le elezioni parlamentari mauritane, questi i risultati:

Conservatori (Unione per la Repubblica): 21,34 % dei voti e 75 seggi
Islamico-democratici (Raggruppamento Nazionale per la Riforma e lo Sviluppo - Partito Tewassoul): 13,68 % dei voti e 16 seggi
Socialisti (Alleanza Popolare Progressista): 7,48 % dei voti e 7 seggi
Detonazione della Gioventù per la Nazione: 4,3 % dei voti e 4 seggi
Partito El-Wiam: 3,83 % dei voti e 10 seggi
Unione per la Democrazia e il Progresso: 3,42 % dei voti e 6 seggi
Nazional-neri (Alleanza per la Giustizia e la Democrazia/Movimento per la Rinascita): 2,61 % dei voti e 4 seggi
Partito El Karam: 2,54 % dei voti e 6 seggi
Partito El Vadila: 2,32 % dei voti e 3 seggi
Partito dell'Unità e dello Sviluppo: 2,30 % dei voti e 3 seggi
Partito dell'Autenticità Mauritana: 1,85 % dei voti e 1 seggio
Partito Unionista Socialdemocratico: 1,60 % dei voti e 1 seggio
Partito Ravah: 1,40 % dei voti e 3 seggi
Centro-socialisti (Partito Repubblicano per la Democrazia e la Rinascita): 1,40 % dei voti e 3 seggi
Partito della Giustizia Democratica: 1,39 % dei voti e 1 seggio
Partito di Dignità e Azione: 1,07 % dei voti e 1 seggio
Partito Democratico Popolare: 0,66 % dei voti e 1 seggio
Partito El Islah: 0,66 % dei voti e 1 seggio

Non riescono a eleggere nemmeno un deputato:

Nazional-arabi (Sawab): 1,20 % dei voti
Partito Nazionale El Inma: 1,02 % dei voti
Rinnovazione Democratica: 1 % dei voti
Partito del Ragruppamento Popolare: 0,86 % dei voti
Fronte Popolare: 0,86 % dei voti
Partito dell'Unione Democratica Sociale: 0,85 % dei voti
Partito Congre de Mauritanie: 0,81 % dei voti
Partito Socialista Democratico: 0,81 % dei voti
Partito della Speranza: 0,80 % dei voti
PMRC: 0,77 % dei voti
Partito per la Rinascita: 0,70 % dei voti
RNLD: 0,68 % dei voti
Partito Democratico per la Pace e il Progresso: 0,68 % dei voti
Partito Shura per lo Sviluppo: 0,67 % dei voti
Ragruppamento per l'Uguaglianza: 0,65 % dei voti
Partito Democratico della Gente: 0,60 % dei voti
Partito Liberaldemocratico: 0,58 % dei voti
Ragruppamento per l'Unità: 0,57 % dei voti
Partito per l'Accordo Nazionale: 0,55 % dei voti
Partito Ribat Democratico e Sociale: 0,51 % dei voti
Coalizione PMC e CPR: 0,51 % dei voti
Centro-conservatori (Patto Nazionale per la Democrazia e lo Sviluppo): 0,51 % dei voti
Movimento Popolare: 0,48 % dei voti
Partito della Consultazione Democratica: 0,48 % dei voti
Partito del Dialogo e della Democrazia: 0,47 % dei voti
Partito dell'Equità e della Difesa dei Diritti: 0,47 % dei voti
Unione per la Costruzione: 0,45 % dei voti
Partito della Terza Generazione: 0,44 % dei voti
Unione Democratica della Gioventù: 0,44 % dei voti
Partito della Civilizzazione e dello Sviluppo: 0,42 % dei voti
Alleanza per la Democrazia: 0,41 % dei voti
Unione Nazionale Democratica: 0,41 % dei voti
Unione della Democrazia Diretta: 0,38 % dei voti
Partito per le Riforme e l'Uguaglianza: 0,36 % dei voti
Unione del Centro Democratico: 0,36 % dei voti
Partito del Lavoro e dell'Uguaglianza: 0,33 % dei voti
Partito Nuova Visione: 0,26 % dei voti
Partito per la Democrazia e la Prosperità: 0,26 % dei voti
Partito per la Giustizia e la Democrazia: 0,23 % dei voti
Coalizione per la Madrepatria: 0,19 % dei voti
Partito per la Giustizia e lo Sviluppo: 0,16 % dei voti
Partito per una Mauritania Contemporanea: 0,15 % dei voti
Unione delle Forze Sociali: 0,13 % dei voti
Ragruppamento dei Giovani Nazionali: 0,12 % dei voti
Partito della Generazione per un Futuro Democratico: 0,09 % dei voti
Partito Socialdemocratico: 0,01 % dei voti
Partito Wava: < 0,01 % dei voti
 

I Conservatori del presidente Mohamed Ould Abdel Aziz hanno quindi ottenuto la maggioranza assoluta in parlamento, e assieme ai suoi alleati riescono a raggiungere i 107 seggi sui 145 totali.
I partiti di opposizione più importanti, come il Ragruppamento delle Forze Democratiche e l'Unione delle Forze Democratiche, avevano boicottato il voto, mentre gli Islamico-democratico, che pure hanno partecipato al voto, hanno denunciato brogli e irregolarità.

Saturday, December 21, 2013

Bangladesh, fra 14 giorni le elezioni parlamentari boicottate dalle opposizioni

Fra 14 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari bangladesh, questi i partiti in lizza:

Lega Awami: partito di istanze socialdemocratiche, guidate dalla premier Sheikh Hasina Wajed e dal presidente Abdul Hamid
Partito Nazionale Socialista: partito di istanze socialiste, junior partner del governo Hasina
Partito dei Lavoratori: partito di istanze comuniste, junior partner del governo Hasina
Federazione Tarikat: partito di ispirazione islamico-democratica
Fronte Nazionale
Partito Nazionale - Manju: partito di ispirazione nazional-conservatrice

I due maggiori partiti di opposizione, il Partito Nazionalista, di istanze conservatrici, e il Partito Nazionale - Ershad, di istanze centro-conservatrici, hanno deciso di boicottare le elezioni, dopo che la Hasina aveva cambiato la costituzione così da eliminare l'obbligo della formazione di un governo indipendente che abbia il compito di organizzare le elezioni parlamentari. Anche tutti gli altri partiti di opposizione minori hanno deciso di boicottare il voto.
Il paese è quindi sconvolto da violente manifestazioni contro il governo, con i manifestanti che chiedono le dimissioni della Hasina e la formazione di un governo indipendente: vedremo se la premier andrà avanti per la sua strada, garantendosi in questo modo la vittoria a tavolino delle elezioni, o se invece le manifestazioni, così come le pressioni internazionali (in particolare dei paesi occidentali) riusciranno a convincerla a fare un passo indietro.
I sondaggi, nel caso di elezioni libere e aperte a tutti i partiti, danno netta la vittoria dell'opposizione conservatrice.

Friday, December 20, 2013

Turkmenistan, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari turkmene; questi i risultati:

Social-nazionali (Partito Democratico): 47 seggi
Organizzazione dei Sindacati: 33 seggi
Unione delle Donne: 16 seggi
Liberali (Partito degli Industriali e degli Imprenditori): 14 seggi
Organizzazione dei Giovani Magtumguly: 8 seggi
Indipendenti: 7 seggi

Pur essendo state le prime elezioni multipartitiche del paese, tutti i partiti e le organizzazioni presenti sono comunque filo-governative e per niente critiche al presidente Gurbanguly Mjalikkulevich Berdymukhammedov, Social-nazionale. E' comunque da notare come i Social-nazionali non siano riusciti ad ottenere la maggioranza assoluta dei seggi, come invece ci si aspettava alla vigilia.
Gli osservatori dell'OSCE, pur concordi su un certo miglioramento rispetto alle tornate elettorali precedenti, considerano queste elezioni non democratiche.


Thursday, December 19, 2013

Mali, i risultati delle elezioni parlamentari

Si è svolto anche il secondo turno delle elezioni parlamentari maliani; questi i risultati:

Socialisti (Raggruppamento per il Mali): 61 seggi
Socialdemocratici (Alleanza per la Democrazia - Partito Pan-africano per la Libertà, la Solidarietà e la Giustizia): 20 seggi
Laburisti (Unione per la Repubblica e la Democrazia): 18 seggi
Forze Alternative per la Rinascita e per Emergere: 5 seggi
Convergenza per lo Sviluppo: 5 seggi
Social-comunisti (Solidarietà Africana per la Democrazia e Indipendenza): 4 seggi
Congresso Nazionale per l'Iniziativa Democratica: 4 seggi
Alleanza per la Solidarietà: 4 seggi
Partito per la Rinascita Nazionale: 3 seggi
Yelema: 2 seggi
Indipendenti: 16 seggi

Non riescono ad eleggere nemmeno un deputato

Social-liberali (Raggruppamento per lo Sviluppo)
Partito per lo Sviluppo Economico e Sociale
Convenzione Nazionale per la Solidarietà Africana
Social-populisti (Alleanza Chato)
Partito per l'Azione Civica e Patriottica
Congresso Africano per il Rinnovamento


I Socialisti hanno quindi ottenuto la maggioranza relativa del parlamento, ma per governare dovranno necessariamente cercare l'alleanza di qualche altro partito; vedremo se il presidente Ibrahim Boubakar Keita. Socialista, confermerà l'odierno premier Oumar Tatam Ly, Indipendente al potere, o se invece deciderà di nominare un nuovo presidente del consiglio.

Tuesday, December 17, 2013

Germania, nasce il nuovo governo Merkel

Con 462 voti favorevoli e 150 contrari Angela Merkel, Cristiano-democratica (Unione Cristiana Democratica) è stata confermata dal parlamento tedescxo cancelliere del paese. Il suo nuovo governo è formato, oltre che dai Cristiano-democratici, anche da Popolar-bavaresi (Unione Cristiano Sociale) e da Socialdemocratici.

Monday, December 16, 2013

Sudan del Sud, sventato tentato golpe


Il presidente sud-sudanese Salva Kiir Mayardit, Socialista (Movimento di Liberazione del Popolo Sudanese) ha annunciato oggi di aver sventato un tentato colpo di stato, e di aver imposto il coprifuoco al paese. La rivolta sarebbe scoppiata tra i reparti della Guardia Repubblicana nella stessa capitale sudsudanese Juba, e sarebbe diretta dall'ex vicepresidente Riek Machar Teny, Socialista, destituito dallo stesso Kiir qualche mese fa.

Austria, nasce il nuovo governo Faymann

Werner Faymann, Socialdemocratico, ha giurato oggi come nuovo cancelliere austriaco nelle mani del presidente Heinz Fischer, Socialdemocratico. Il suo governo, come quello precedente sempre guidato da lui, è formato da Socialdemocratici e Popolari.

Cile, Bachelet eletta nuovo presidente


Si è svolto il ballottaggio per le elezioni presidenziali cilene; questi i risultati:

Michelle Bachelet, Socialista: 62.16 % dei voti
Evelyn Matthei, Conservatore (Unione Democratica Indipendente): 37.83 % dei voti

Sarà quindi Michelle Bachelet, Socialista, la nuova presidente del Cile, che andrà a sostituire il presidente uscente Sebastian Pinera, Liberal-conservatore (Rinnovamento Nazionale) dall'11 marzo 2014.
La Bachelet è già stata presidente del Cile dal 2006 al 2010.

Sunday, December 15, 2013

Tunisia, accordo per formare un governo di unità nazionale guidato da Jomaa

Dopo settimane di trattative, i partiti di maggioranza e di opposizione tunisini hanno raggiunto l'accordo per la formazione di un governo di unità nazionale ad interim, che abbia il compito di traghettare il paese alle elezioni generali del 2014. La premiership andrà a Mehdi Jomaa, Indipendente, ex Ministro dell'Industria, che dovrà prendere il posto del premier uscente Ali Laarayedh, Islamico-democratico (Partito della Rinascita - Enhada).
Vedremo quanto tempo impiegherà Jomaa a formare il suo esecutivo e quanto tempo poi il parlamento ci impiegherà per dargli il voto di fiducia.

Thursday, December 12, 2013

Somalia, Ahmed nuovo premier

Il presidente somalo Hassan Sheickh Mohamoud, Islamico-democratico (Partito per la Pace e lo Sviluppo), ha nominato oggi come nuovo primo ministro Abdiweli Sheikh Ahmed, Indipendente, dopo che il suo predecessore, Shirdon, era stato sfiduciato dal parlamento qualche giorno fa. Ahmed dovrà presentare al parlamento il suo governo entro 30 giorni, governo che probabilmente sarà formato da Indipendenti e Islamico-democratici.

Wednesday, December 11, 2013

Sudan, il presidente Bashir cambia il governo

Il presidente sudanese Omar Al-Hasan Ahmad Al-Bashir, Nazional-islamico (Congresso Nazionale), dopo una spaccatura all'interno del suo stesso partito, ha sciolto il governo, formandone un secondo, in cui le vicepresidenze sono state assegnate a Bakri Hassan Saleh, Nazional-islamico, e Hassab Mohammed Abdel Rahmane, Nazional-islamico.

Monday, December 9, 2013

Thailandia, la premier Shinawatra scioglie il parlamento e indice elezioni anticipate per il 2 febbraio

Per cercare di sbloccare il muro contro muro tra governo e opposizioni, la premier thailandese Yingluck Shinawatra, Socialdemocratica (Partito per i Thailandesi - Pheu Thai) ha sciolto oggi il parlamento, e ha indetto elezioni parlamentari anticipate per il 2 febbraio 2014.
I Liberali del Partito Democratico, però, gli artefici della protesta popolare, hanno detto che continueranno la loro protesta, dal momento che il loro obiettivo, ossia la deposizione della Shinawatra e la formazione di un consiglio popolare formato da intellettuali e uomini vicini alla corona, non è ancora stato raggiunto.
I Liberali, nella realtà, temono le elezioni, dal momento che molto probabilmente saranno rivinte dagli stessi Socialdemocratici, che tengono ancora un forte appoggio popolare, soprattutto tra la popolazione rurale e più povera.

Sunday, December 8, 2013

Thailandia, l'opposizion lascia il parlamento, la premier annuncia un referendum

Continua il braccio di ferro tra governo e opposizione in Thailandia.
I Liberali del Partito Democratico hanno annunciato oggi le dimissioni in massa dal parlamento, affermando che domani sarà istituito un consiglio del popolo formato da esponenti dell'alta borghesia, filo-monarchici e del mondo intellettuale che avrà il compito di prendere il potere nel paese.
La premier Yingluck Shinawatra, Socialdemocratica (Partito per i Thailandesi - Pheu Thai), appoggiata dai suoi compagni di governo Nazional-populisti (Partito dello Sviluppo Nazionale), Centro-conservatori (Partito dello Sviluppo Nazionale - Chart Pattana) e Conservator-choburi (Palung Chong), e appoggiato esternamente dai Nazional-conservatori (Grande Partito Popolare) ha giudicato la mossa dei Liberali come incostituzionale, annunciando però, come ultimo tentativo di mediazione, l'istituzione di un referendum popolare sul suo governo, promettendo le dimissioni nel caso in cui la maggioranza dei Thailandesi votasse contro il suo esecutivo.
Difficilmente i Liberali accetteranno la proposta della premier, dal momento che quest'ultima rimane ancora molto amata dallo strato più povero e popolare del paese.

Saturday, December 7, 2013

Svizzera, nel 2014 il presidente sarà Burkhalter


Con 183 voti su 202 il parlamento svizzero ha nominato presidente della confederazione per il 2014 Didier Burkhalter, Liberaldemocratico (Partito Liberaldemocratico - Partito Radicale. I Liberali), andando a sostituire Ueli Maurer, Nazional-conservatore (Partito Popolare - Unione Democratica di Centro). Il governo, come sempre dalle elezioni di ottobre 2011, e' formato, oltre che dai Liberaldemocratici e dai Nazional-conservatori, anche dai Conservatori (Partito Conservatore Democratico - Partito Democratico Borghese), dai Cristiano-democratici (Partito Popolare Cristiano Democratico) e dai Socialdemocratici.

Wednesday, December 4, 2013

Lussemburgo, inizia il mandato governativo di Bettel

Inizia oggi il governo lussemburghese di Xavier Bettel, Liberale (Partito Democratico), formato, oltre che dai Liberali, anche dai Socialisti (Partito Socialista dei Lavoratori) e dai Verdi.
Bettel va a sostituire all presidenza del consiglio Jean-Claude Juncker, Cristiano-democratico (Partito Popolare Cristiano Sociale), che era alla guida del governo dal 1995.

Turkmenistan, fra 11 giorni le elezioni parlamentari

Fra 11 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari turkmene; questi i partiti in lizza:

Partito Democratico: partito di istanze socialisteggianti e nazionalistiche guidato dal presidente Gurbanguly Mjalikkulevich Berdymukhammedov, al potere dal 2006
Partito degli Industriali e degli Imprenditori: partito di istanze liberali
Organizzazione dei Sindacati
Unione delle Donne
Organizzazione dei Giovani Magtumguly 

Scontata la vittoria dei Social-nazionali, dal momento che tutti gli altri partiti in lizza, se pure nella carta sono di opposizione, in realtà sono tutti, più o meno, legati al partito di governo.

Monday, December 2, 2013

Somalia, sfiduciato il premier Shirdon

Il parlamento somalo, con 184 voti contro 65, ha sfiduciato il governo di Abdi Farah Shirdon, Indipendente, e formato anche dai Islamico-democratici (Partito per la Pace e lo Sviluppo).
La sfiducia arriva dopo un mese di incomprensioni e scontri tra il presidente Hassan Sheickh Mohamoud, Islamico-democratico (Partito per la Pace e lo Sviluppo),  lo stesso premier: il presidente accusa Shirdon di aver lavorato male in questo anno di mandato, mentre il premier afferma che questa presa di posizione di Mohamoud sia arrivata dopo che aveva cercato di effettuare un rimpasto di governo, eliminando dalla compagine governativa degli uomini vicini al presidente.
Sullo sfondo, una certa confusione costituzionale del paese che, pur dando maggiore importanza alla figura del presidente della repubblica rispetto a quella del presidente del consiglio, non differenza in maniera del tutto chiara le loro prerogative e i loro effettivi poteri.

Sunday, December 1, 2013

Thailandia, assalto ai luoghi di potere, la premier Shinawatra si rifugia in posto segreto

Continunano le proteste anti-governative in Thailandia, rischiando di degenerare. I manfiestanti, vicini all'opposizione Liberale del Partito Democratico, hanno iniziato la loro protesta contro il governo di Yingluck Shinawatra, Socialdemocratica (Partito per i Thailandesi - Pheu Thai), e formato anche da Nazional-populisti (Partito dello Sviluppo Nazionale), dai Centro-conservatori (Partito dello Sviluppo Nazionale - Chart Pattana) e dai Conservator-choburi (Palung Chong),e appoggiato esternamente dai Nazional-conservatori (Grande Partito Popolare) da qualche settimana, quando l'esecutivo aveva cercato di approvare una legge sull'amnistia, che avrebbe permesso all'ex premier e fratello di Yinlunck, Thaksin Shinawatra, in esilio in Inghilterra perchè condannato a 2 anni di reclusione per corruzione, di vedersi cancellare la condanna e di tornare in patria. Seppure il senato aveva bocciato la proposta di legge, i manfiestanti hanno continuato a manfiestare contro il governo, chiedendo le dimissioni della Shinawatra.
La manifestazione si fa ogni giorno sempre più aggressiva, con l'occupazione di alcuni ministeri, come quello delle finanze, e con l'occupazione, oggi, di un presidio della polizia dove la premier si trovava in visita. La polizia ha immediatamente scortato fuori la Shinawatra, portandola in un posto segreto e sicuro.
Vedremo ora come l'esecutivo risponderà, dopo che fino ad ora aveva ordinato a polizia e esercito di non usare mai le maniere forti sui manifestanti, per non spaventare troppo i molti turisti occidentali che vanno nel paese, vera ricchezza della Thailandia.
D'altra parte, però, se la fedeltà della polizia nei confronti del governo non è in discussione, più critica è la posizione dell'esercito, da sempre vicino alle istanze dei liberali e veri artefici della caduta, nel 2006, del governo di Thaksin Shinawatra e, nel 2008, dei vari governi pro-Shinawatra.
Il 28 novembre il governo Shinawatra era riuscita a far fronte ad un voto di sfiducia, con 297 voti a favore del governo e 134 contro.

Thursday, November 28, 2013

Mali, elezioni parlamentari: necessario un secondo turno

Sono arrivati i risultati del primo turno delle elezioni parlamentari maliane: sono stati assegnato solo 16 seggi sui 147 in palio, per cui sarà necessario lo svolgimento anche del secondo turno, previsto per il 15 dicembre.

Wednesday, November 27, 2013

Lettonia, il premier Dombrovskis si dimette

Il premier lettone Valdis Dombrovskis, Conservatore (Unità) annuncia le proprie dimissioni, dopo che il suo esecutivo viene sommerso dalle critiche dopo che il tetto di un famoso centro commerciale nella capitale Riga aveva ceduto uccidendo una cinquantina di persone. Lo stesso presidente della repubblica Andris Berzins, Conservator-agrario (Unione dei Contadini) aveva descritto il crollo del tetto come "omicidio".
Vedremo se la maggioranza parlamentare che sosteneva Dombrovskis, formata da Conservatori, Nazional-conservatori (Alleanza Nazionale "Tutti per la Lettonia!" - Per i Padri e la Libertà/LNNK), e Liberal-conservatori (Partito della Riforma) risucirà a dar vita ad un nuovo esecutivo.

Tuesday, November 26, 2013

Italia, Forza Italia passa all'opposizione

Il partito italiano Forza Italia, alla vigilia del voto di decadenza da senatore del leader ed ex premier Silvio Berlusconi, condannato in estate in via definitiva a 4 anni di reclusione per frode fiscale, decide di lasciare la maggioranza parlamentare e passare all'opposizione, ufficialmente perchè contrario alla politica economica dell'esecutivo.
A questo punto, quindi, il governo di Enrico Letta, del Partito Democratico, è formato da Nuovo Centrodestra, Scelta Civica, Popolari per l'Italia, Unione di Centro e Partito Radicale, e appoggiato esternamente dal Partito Socialista.

Monday, November 25, 2013

Honduras, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svole le elezioni parlamentari honduregne; questi i risultati:

Conservatori (Partito Nazionale): 33.64 % dei voti e 48 deputati
Socialisti (Partito della Libertà e Rifondazione - LIBRE): 27.51 % dei voti e 37 deputati
Liberali (Partito Liberale): 16.97 % dei voti e 27 deputati
Centristi (Partito Anticorruzione): 15,15 % dei voti e 13 deputati
Socialdemocratici (Partito di Innovazione e Unità): 1.85 % dei voti e 1 deputato
Demo-socialisti (Unificazione Democratica): 1.67 % dei voti e 1 deputato
Cristiano-democratici (Partito Cristiano Democratico): 1.62 % dei voti e 1 deputato

Non riescono a eleggere nemmeno un deputato:

Nazional-conservatori (Alleanza Patriottica): 0,99 % dei voti
Social-comunisti (Fronte Ampio Elettorale di Resistenza): 0,47 % dei voti

I Conservatori quindi, che pure hanno visto il loro candidato Hernandez vincere le elezioni presidenziali, non hanno ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi, per cui dovranno per forza cercare almeno un alleato, probabilmente gli avversari storici Liberali, comunque ideologicamente i più vicini rispetto agli altri 2 partiti maggiori di opposizione.
D'altro lato, c'è la possibilità della formazione di una maggioranza trasversale e ostile al presidente formata da Liberali, Centristi e Socialdemocratici, che potrebbero intralciare non poco l'attività presidenziale.

Honduras, Hernandez eletto presidente

Si sono svolte le elezioni presidenziali honduregne, questi i risultati:

Juan Orlando Hernandez, Conservatore (Partito Nazionale): 36.55 % dei voti 
Xiomara Castro de Zelaya, Socialista (Partito della Libertà e Rifondazione - LIBRE): 28.84 % dei voti
Mauriciio Villeda, Liberale (Partito Liberale): 20.28 % dei voti
Salvador Nasralla, Centrista (Partito Anticorruzione): 13.70 % dei voti
Romeo Vasquez Velasquez, Nazional-conservatore (Alleanza Patriottica): 0.20 % dei voti
Orle Solis, Cristiano-democratico (Partito Cristiano Democratico): 0.17 % dei voti
Jorge Aguilar Paredes, Socialdemocratico (Partito di Innovazione e Unità): 0.15 % dei voti
Andres Pavon, Demo-socialista (Unificazione Democratica): 0.11 % dei voti

Sarà quindi Hernandez il nuovo presidente del paese, che andrà a sostituire il suo compagno di partito Porfirio Lobo dal 27 gennaio 2014.

Sunday, November 24, 2013

Nepal, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni nepalesi per eleggere la nuova Assemblea Costituente; questi i risultati:

Socialisti (Partito del Congresso): 25.55 % dei voti e 196 seggi
Comunisti (Partito Comunista - Unificato Marxista-Leninista): 23.66 % dei voti e 175 seggi
Maoisti (Partito Comunista Unificato Maoista): 15.21 % dei voti e 80 seggi
Liberal-conservatori (Partito Nazionale Democratico Nepalese): 6.66 % dei voti e 24 seggi
Centro-social-madhesi (Forum dei Diritti del Popolo Madhese - Loktantrik): 2.91 % dei voti e 14 seggi
Conservatori (Partito Nazionale Democratico): 2.75 % dei voti e 13 seggi
Socialdemocratici-madhesi (Partito Tarai - Madhes Loktantrik): 1.91 % dei voti e 11 seggi
Social-madhesi (Forum dei Diritti del Popolo Madhese): 2.26 % dei voti e 10 seggi
Conservator-monarchici (Partito Sadbhavana): 1.41 % dei voti e 6 seggi
Partito Comunista - Marxista Leninista: 1.38 % dei voti e 5 seggi
Partito Socialista Federale: 1.28 % dei voti e 5 seggi
Comunisti-agrari (Partito dei Lavoratori Contadini): 0.71 % dei voti e 4 seggi 
Comunisti-populisti (Fronte Nazionale Popolare - Rastriya Janamorcha): 0.98 % dei voti e 3 seggi
Partito Comunista - Unito: 0.97 % dei voti e 3 seggi
Partito Rastriya Madhesh Samjawadi: 0.84 % dei voti e 3 seggi
Conservator-madhesi (Partito Sadbhavana Terai Madhes): 0.66 % dei voti e  3 seggi
Partito di Emancipazione Nazionale - Partito Rastriya Janamukti: 0.67 % dei voti e 2 seggi
Partito della Famiglia - Pariwar Dal: 0.55 % dei voti e 2 seggi
Partito Dalit Janajati: 0.52 % dei voti e 2 seggi
Partito Akhanda: 0.39 % dei voti e 1 seggio
Forum Madeshi Janadikar - Gantantrik: 0.36 % dei voti e 1 seggio
Social-nazionali (Janata Dal): 0.35 % dei voti e 1 seggio
Khamuwan Rashtriya Morcha: 0.32 % dei voti e 1 seggio
Nazional-newa (Partito Nepa Rastriya): 0.30 % dei voti e 1 seggio
Partito Jana Jagaran: 0.29 % dei voti e 1 seggio
Partito Sanghiya Sadhbhawana: 0.27 % dei voti e 1 seggio
Partito Madhesh Samata: 0.24 % dei voti e 1 seggio
Partito Samajwadi Janata: 0.23 % dei voti e 1 seggio
Partito Sanghiya Gantantrik Samajwadi: 0.20 % dei voti e 1 seggio
Nazional-limbuwan (Partito Sanghiya Loktantrik Rastriya Manch): 0.22 % dei voti e 1 seggio
Indipendenti: 2 seggi

Non riescono ad eleggere nemmeno un deputato:

Social-comunisti (Partito Janamorcha)
Partito Sadbhavana - Anandidevi
Liberali (Partito Rastriya Prajatantra)
Partito Comunista - Marxista: 0,20 % dei voti
Tamsaling Rastriya Dal: 0,19 % dei voti
Rastriya Janata Dal: 0,18 % dei voti
Partito Comunista - Marxisti Uniti: 0,17 % dei voti
Partito Lok Kalyankari Janta: 0,17 % dei voti
Partito Janabhavana Nepalese: 0,12 % dei voti
Rastriya Janata Dal Nepal: 0,12 % dei votitito Janata Nep
Partito Samajbadi Prajatantrik Janata
Partito Chure Bhawar Rastriya Ekta
Loktantrik Samajbadi Dal
alese: 0,12 % dei voti
Organizzazione Nazionale Mongola: 0,11 % dei voti
Shanti Kshetra Parishad: 0,10 % dei voti
Partito Shanti: 0,10 % dei voti
Partito Rastriya Bikas: 0,09 % dei voti
Partito Sukumbasi – Loktantrik: 0,08 % dei voti
Partito Rastriya Bikas: 0,07 % dei voti
Dalit Shramik Morcha: 0,07 % dei voti
Partito Samajbadi: 0,06 % dei voti
Partito Muskan Sena: 0,06 % dei voti
Congresso – Rastrabadi: 0,05 % dei voti
Samyabadi Dal: 0,05 % dei voti
Nawa Janabadi Morcha: 0,05 % dei voti
Partito Hindu Prajatantrik: 0,05 % dei voti
Partito Samata: 0,04 % dei voti
Rastrabadi Yuba Morcha: 0,04 % dei voti
Partito Lega Shanti Ekta: 0,04 % dei voti
Partito Rastrabadi Ekta: 0,04 % dei voti
Sa-Shakti: 0,03 % dei voti
Partito Janamukti: 0,03 % dei voti
Rastriya Loktantrik Dal: 0,03 % dei voti
Nawa Prajatantrik Dal: 0,03 % dei voti
Partito Liberale Samajbadi: < 0,01 % dei voti
Partito Rastriya Janakalayan: < 0,01 % dei voti
 
I Maoisti hanno rigettato il risultato, accusando brogli e irregolarità, mentre gli osservatori internazionali hanno considerato la tornata elettorale in linea con gli standard occidentali.

Saturday, November 23, 2013

Tajikistan, Rasulzoda nuovo primo ministro

Il presidente tagiko Emomalii Rahmon, Nazional-conservatore (Partito Popolare Democratico), riconfermato in carica qualche giorno fa, ha destituito il premier Oqil Oqilov, al potere dal 1999, Nazional-conservatore, sostituendolo con Kokhir Rasulzoda, Nazional-conservatore, presidente uscente della provincia di Sogd.
Il presidente non ha specificato il motivo di questa sua mossa, anche se si inserisce in un rinnovamento globale di tutto l'esecutivo del paese.
La carica di primo ministro è comunque del tutto formale, dal momento che i veri poteri sono nelle mani del presidente della repubblica.

Georgia, Garibashvili nuovo premier

Il parlamento georgiano ha dato oggi la fiducia, con 93 voti favorevoli e 19 contrari, al nuovo governo del paese, guidato da Irakli Garibashvili, Social-liberale (Sogno Georgiano - Georgia Democratica), e formato, oltre che da Social-liberali, anche da Nazional-conservatori (Forum Nazionale) e da Liberali (Partito Repubblicano).
Garibashvili va a sostituire il suo compagno di partito Bidzina Ivanishvili,  che già da mesi aveva annunciato di volersi dimettere e ritirare a vita privata entro la fine dell'anno.

Friday, November 22, 2013

Repubblica Ceca, il presidente Zeman incarica Sobotka a formare il nuovo governo

Il presidente ceco Milos Zeman, Socialista (Partito dei Diritti Civili - Zemanovci) ha incarico il leader dei Socialdemocratici Bohuslav Sobotka a formare il nuvo governo, dopo le elezioni di qualche settimana fa.
Sobotka ha già raggiunto un accordo con Liberal-populisti (Sì 2011 - Iniziativa dei Cittadini Scontenti) e Cristiano-democratici (Unione Cristiana Democratica - Partito Popolare) per dar vita ad un governo, governo che dovrebbe godere dei voti di 111 deputati sui 200 complessivi.

Bangladesh, nasce il nuovo governo ad interim guidato da Hasina Wajed col compito di organzzare le elezioni parlamentari


E' nato oggi il nuovo governo ad interim bangladesho, guidato dalla premier uscente Sheikh Hasina Wajed, Socialdemocratica (Lega Awami), che avrà il compito di organizzare le elezioni parlamentari dell'anno prossimo: è la stessa costituzione del paese che prevede che sia un governo ad hoc a dover organizzare ogni elezioni parlamentare.
Il governo sarà formato, come il precedente, oltre che dai Socialdemocratici della premier, anche dai Socialisti (Partito Nazionale Socialista) e dai Comunisti (Partito dei Lavoratori).
L'opposizione guidata dai Conservatori (Partito Nazionalista) critica aspramente la formazione di questo governo, chiedendo al presidente Abdul Hamid, Socialdemocratico (Lega Awami), di premere per la formazione di un governo di unità nazionale, affermando che altrimenti potrebbe boicottare le elezioni, mettendo in dubbio la volontà della Hasina Wajed di organizzare delle vere libere elezioni.

Ciad, Deubet nuovo premier

Il premier ciadiano Djimrangar Dadnadji, Nazional-conservatore (Movimento Patriottico di Salvezza) ha annunciato oggi le proprie dimissioni, poche ore prima che il parlamento discutesse della mozione di sfiducia contro il suo governo.
Finisce in questo modo quindi l'aspro scontro tra il premier e i suoi stessi deputati Nazional-conservatori: se questi ultimi accusano il governo di non aver fatto abbastanza per risollevare l'economia del paese, il premier accusa i suoi compagni di partito di guardare solo i propri interessi, scavalcando invece quelli del paese. Lo scontro era degenerato qualche mese fa, quando il governo aveva cercato di arrestare alcuni parlamentari perchè accusati di voler effettuare un vero e proprio colpo di stato.
Il presidente Idriss Deby, Nazional-conservatore, il vero detentore del potere ciadiano, e che nello scontro istituzionale nei primi tempi sembrava appoggiare il suo primo ministro piuttosto che i parlamentari,  ha accettato le dimissioni di Dadnadji e lo ha sostituito con l'economista Kalzeubet Pahimi Deubet, Nazional-conservatore.

Tuesday, November 19, 2013

Argentina, la Fernandez de Kirchner torna ufficialmente presidente

Da oggi Cristina Fernandez de Kirchner, Social-liberale (Partito Giustizialista - Fronte per la Vittoria) torna ufficialmente presidente della repubblica argentina. Finisce quindi l'interim presidenziale del vicepresidente Amado Boudou, Social-liberale, iniziato il 7 ottobre, giorno in cui la presidente si era dovuta sottoporre ad una operazione chirurgica.

Monday, November 18, 2013

Cile, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari in Cile, questi i risultati:

Camera dei Deputati:

Conservatori (Unione Democratica Indipendente): 18.97 % dei voti e 29 deputati
Cristiano-democratici (Partito Democratico Cristiano): 15.63 % dei voti e 21 deputati
Liberal-conservatori (Rinnovamento Nazionale): 14.80 % dei voti e 19 deputati
Socialisti (Partito Socialista): 11.67 % dei voti e 16 deputati
Socialdemocratici (Partito per la Democrazia): 11.06 % dei voti e 14 deputati
Social-liberali (Partito Radicale Socialdemocratico): 3.87 % dei voti e 6 deputati
Comunisti (Partito Comunista): 3.62 % dei voti e 6 deputati
Liberali (Partito Liberale): 0.31 % dei voti e 1 deputato
Indipendenti vicini alla coalizione di sinistra: 4 deputati
Indipendenti vicini alla coalizione di destra: 1 deputato
Indipendenti: 3 deputati

Non riescono ad eleggere nemmeno un deputato:

Centro-socialisti (Partito Progressista): 3.68 % dei voti
Social-comunisti (Partito Umanista): 3.39 % dei voti
Centristi (Partito Regionalista degli Indipendenti): 1.45 % dei voti
Social-libertari (Partito dell'Uguaglianza): 1.10 % dei voti
Social-verdi (Partito Ecologista Verde): 0.50 % dei voti
Marxisti (Movimento Sociale Ampio): 0.10 % dei voti

Senato:

Cristiano-democratici (Partito Democratico Cristiano): 16.52 % dei voti e 2 senatori
Liberal-conservatori (Rinnovamento Nazionale): 16.24 % dei voti e 2 senatori
Socialisti (Partito Socialista): 16.15 % dei voti e 4 senatori
Conservatori (Unione Democratica Indipendente): 14.68 % dei voti e 5 senatori
Socialdemocratici (Partito per la Democrazia): 12.35 % dei voti e 3 senatori
Marxisti (Movimento Sociale Ampio): 3.47 % dei voti e 1 senatore
Indipendenti vicini alla coalizione di sinistra: 2 senatori
Indipendenti: 1 senatore

Non riescono ad eleggere nemmeno un senatore:

Social-comunisti (Partito Umanista): 3.47 % dei voti
Centro-socialisti (Partito Progressista) + Liberali (Partito Liberale): 2.45 % dei voti
Social-libertari (Partito dell'Uguaglianza): 1.57 % dei voti
Social-verdi (Partito Ecologista Verde): 0.22 % dei voti
Comunisti (Partito Comunista): 0.14 % dei voti


Sunday, November 17, 2013

Cile, ballottaggio tra Bachelet e Matthei

Si è svolto il primo turno delle elezioni presidenziali cilene; questi i risultati:

Michelle Bachelet, Socialista: 46,67 % dei voti
Evelyn Matthei, Conservatore (Unione Democratica Indipendente): 25,01 % dei voti
Marcel Enrique-Ominami, Centro-socialista (Partito Progressista): 10.98 % dei voti
Franco Parisi, Indipendente: 10.11 % dei voti
Marcel Claude, Social-comunista (Partito Umanista): 2.81 % dei voti
Alfredo Sfeir, Social-verde (Partito Ecologista Verde): 2.35 % dei voti
Roxana Miranda, Social-libertari (Partito dell'Uguaglianza): 1.27 % dei voti
Ricardo Israel, Centrista (Partito Regionalista degli Indipendenti): 0.57 % dei voti
Tomas Jocelyn-Holt, Indipendente: 0.19 % dei voti

Sarà quindi necessario il secondo turno del 15 dicembre per sapere chi sarà la prossima presidente del paese, chi andrà a sostituire Sebastian Pinera, Liberal-conservatore (Rinnovamento Nazionale): secondo turno che vedrà opporsi la Bachelet e la Matthei.

Georgia, inizia il mandato presidenziale di Margvelashvili

Inizia oggi il mandato presidenziale georgiano di Giorgi Margvelashvili, Social-liberale (Sogno Georgiano - Georgia Democratica), che va aa sostituire Mikhail Saakashvili, Liberal-conservatore (Movimento Nazionale Unito), al potere dal 2004, anno in cui guidò il golpe che depose il dittatore Shevardnadze, Indipendente.
Con l'inizio della presidenza di Margvelashvili entra anche in vigore la nuova costituzione georgiana, che trasforma il paese da una repubblica presidenziale a una repubblica parlamentare: da questo momento i maggiori poteri non saranno più nelle mani del presidente, ma dal premier, ossia di Bidzina Ivanishvili, Social-liberale, che ha però già annunciato che il 24 novembre si dimetterà lasciando la carica al suo compagno di partito Irakli Garibashvili.

Maldive, inizia il mandato presidenziale di Yameen

Dopo il ballottaggio svoltosi ieri, inizia oggi il mandato presidenziale delle Maldive di Abudlla Yameen, Islamico-democratico (Partito Progressista). Yameen è il fratellastro di Maumoon Abdul Gaymoon, ex dittatore del paese al potere dal 1978 al 2008.

Saturday, November 16, 2013

Maldive, Yameen eletto nuovo presidente


Si è finalmente svolto il ballottaggio per le presidenziali maldiviane, questi i risultati:

Abdulla Yameen, Islamico-democratico (Partito Progressista): 51,36 % dei voti
Mohamed Nasheed, Liberal-conservatore (Partito Democratico): 48,61 % dei voti

Sarà quindi Yameen il nuovo presidente delle Maldive, sostituendo quindi il presidente ad interim Mohamed Waheed Hassan, Socialdemocratico (Partito dell'Unità Nazionale - Gaumee Itthihaad), e riportando quindi la normalità istituzionale nel paese, dopo che nel 2012 Nasheed era stato costretto a lasciare la presidenza per una sollevazione popolare e della polizia, in una sorta di colpo di stato, e dopo che per ben tre volte le elezioni presidenziali erano stato posticipate, cancellate o annullate dalla Corte Suprema.
Gli osservatori internazionali considerano le operazioni di voto sostanziamente corrette e soddisfacenti per gli standard occidentali, e lo stesso Nasheed ha già ammesso la sconfitta.

Italia, scissione del Popolo della Libertà e di Scelta Civica


Il partito italiano Popolo della Libertà cambia nome in Forza Italia, tornando quindi alle origini. Contrari a questa mossa, accusando la nuova leadership del partito di essere troppo estremista, i ministri dell'ex Popolo della Libertà decidono di non aderire a Forza Italia, formando un loro gruppo autonomo, denominato Nuovo Centrodestra. Nello stesso giorno anche Scelta Civica si scinde, con la fuoriuscita del ministro della Difesa Mario Mauro che forma il partito Popolari per l'Italia. A questo punto, quindi, il governo di Enrico Letta, del Partito Democratico, è formato da Nuovo Centrodestra, Scelta Civica, Popolari per l'Italia, Unione di Centro e Partito Radicale, mentre Forza Italia appoggia lo appoggia solo esternamente, così come il Partito Socialista.

Thursday, November 14, 2013

Mali, fra 10 giorni le elezioni parlamentari

Fra 10 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari maliane; questi i partiti in lizza:

Raggruppamento per il Mali: partito di ispirazione socialista, guidato dal presidente Ibrahim Boubakar Keita
Unione per la Repubblica e la Democrazia: partito di ispirazione laburista
Alleanza per la Democrazia - Partito Pan-africano per la Libertà, la Solidarietà e la Giustizia: partito di ispirazione socialdemocratica
Forze Alternative per la Rinascita e per Emergere
Convergenza per lo Sviluppo
Solidarietà Africana per la Democrazia e Indipendenza: partito di ispirazione social-comunista
Raggruppamento per lo Sviluppo: partito di ispirazione social-liberale
Partito per lo Sviluppo Economico e Sociale
Partito per la Rinascita Nazionale
Yelema
Congresso Nazionale per l'Iniziativa Democratica
Convenzione Nazionale per la Solidarietà Africana
Alleanza Chato
: partito di ispirazione social-populista
Partito per l'Azione Civica e Patriottica
Congresso Africano per il Rinnovamento


Ad oggi il premier è Oumar Tatam Ly, Indipendente. 

Wednesday, November 13, 2013

Honduras, fra 11 giorni le elezioni parlamentari


Fra 11 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari hounderegne; questi i partiti in lizza:

Partito Nazionale: partito di istanze conservatrici, ora al potere col presidente Porfirio Lobo
Partito Liberale: partito di istanze liberali
Partito della Libertà e Rifondazione - LIBRE: partito di istanze socialiste
Alleanza Patriottica: partito di istanze nazional-conservatrici
Unificazione Democratica: partito di istanze demo-socialiste
Fronte Ampio Elettorale di Resistenza: partito di istanze social-comuniste
Partito Cristiano Democratico: partitodi istanze cristiano-democratiche
Partito Anticorruzione: partito di istanze centriste
Partito di Innovazione e Unità: partito di istanze socialdemocratiche

Honduras, fra 11 giorni elezioni presidenziali

Fra 11 giorni si svolgeranno le elezioni presidenziali hounderegne; questi i candidati in lizza:

Juan Orlando Hernandez, Conservatore (Partito Nazionale), compagno di partito del presidente uscente Porifirio Lobo
Mauriciio Villeda, Liberale (Partito Liberale)
Xiomara Castro de Zelaya, Socialista (Partito della Libertà e Rifondazione - LIBRE), moglie dell'ex presidente Zelaya, Liberale, destituito d'autorità dalla Corte Suprema nel 2009 in una mossa ritenuta illegale dai sostenitori di Zelaya
Romeo Vasquez Velasquez, Nazional-conservatore (Alleanza Patriottica)
Andres Pavon, Demo-socialista (Unificazione Democratica), appoggiato anche dai Social-comunisti (Fronte Ampio Elettorale di Resistenza)
Orle Solis, Cristiano-democratico (Partito Cristiano Democratico)
Salvador Nasralla, Centrista (Partito Anticorruzione)
Jorge Aguilar Paredes, Socialdemocratico (Partito di Innovazione e Unità)

Tuesday, November 12, 2013

Guinea Bissau, posticipate al 2014 le elezioni generali

In accordo con tutti i maggiori partiti del paese e di Josè Ramos-Horta, politico est-timorese inviato nel paese dall'ONU come suo delegato, il presidente della Guinea Bissau Manuel Serifo Nhamadjo, Indipendente, e il premier Rui Darte de Barros, Indipendente, hanno posticipato le elezioni presidenziali e parlamentari previste per fine novembre, al 2014, per mancanza dei fondi necessari per organizzare una tornata elettorale seria e credibile.
Josè Ramos-Horta, visti i fondi che dovrebbero arrivare dall'ONU per fine anno, ha affermato che le elezioni dovrebbero svolgersi per febbraio - marzo 2014, e comunque entro la prima metà dell'anno. Questa tornata elettorale risulta di grande importanza, dopo il colpo di stato del generale Mamadu Ture Kuruma, Indipendente, del 2012, con il quale si era interrotta la normale via democratica del paese, anche se dopo qualche giorno Kuruma aveva lasciato la presidenza a Nhamadjo, in qualità di presidente del parlamento.

Mauritania, fra 11 giorni le elezioni parlamentari

Fra 11 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari mauritane. I maggiori partiti di opposizione (i Socialisti dell'Unione delle Forze Progressiste e i Socialdemocratici del Ragruppamento delle Forze Democratiche) hanno deciso di boicottare il voto, accusando il presidente Mohammed Ould Abdel Aziz, Conservatore (Unione per la Repubblica), al potere dal 2008 dopo un golpe militare, e dopo essere stato confermato presidente l'anno dopo.
I partiti che si presentano sono quindi:

Unione per la Repubblica: partito di istanze conservatrici, guidato dal presidente Aziz, che appoggia il governo di Moulaye Ould Mohamed Laghdaf, Indipendente
Raggruppamento Nazionale per la Riforma e lo Sviluppo - Partito Tewassoul: partito di istanze islamico-democratiche, vicino ai Fratelli Musulmani, è l'unico partito della coalizione di opposizione Coordinazione dell'Opposizione Democratica a non boicottare il voto, pur denunciando la deriva dittatoriale del regime di Aziz.
Alleanza Popolare Progressista: partito di istanze socialiste
Detonazione della Gioventù per la Nazione
Partito Repubblicano per la Democrazia e la Rinascita: partito di istanze centro-socialiste, è l'ex Partito Repubblicano Democratico Sociale, guidato dall'ex presidente Taya, passato da ideologia nazional-conservatrice dell'epoca a istanze di sinistra; è oggi all'interno del governo Laghdaf.
Unione Nazionale per la Democrazia e lo Sviluppo: partito di istanze centro-conservatrici, all'interno del governo Laghdaf.
Unione del Centro Democratico: partito all'interno del governo Laghdaf.
Rinnovazione Democratica
Partito El-Wiam
Ragruppamento Popolare per la Gente
Unione per la Democrazia e il Progresso
Alleanza per la Giustizia e la Democrazia/Movimento per la Rinascita: partito che difende gli interessi della popolazione nera del sud del paese
Partito El Karam
Partito El Vadila
Partito dell'Unità e dello Sviluppo
Partito dell'Autenticità Mauritana
Partito Unionista Socialdemocratico
Partito Ravah
Partito della Giustizia Democratica
Sawab: partito di istanze nazional-arabe
Partito di Dignità e Azione
Partito Nazionale El Inma
Partito del Ragruppamento Popolare
Fronte Popolare
Partito di Unione Democratica Sociale
Partito Congre de Mauritanie
Partito Socialista Democratico
Partito della Speranza
PMRC
Partito per la Rinascita
RNLD
Partito Democratico per la Pace e il Progresso
Partito Shura per lo Sviluppo
Partito Democratico Popolare
Partito El Islah
Ragruppamento per l'Uguaglianza
Partito Democratico della Gente
Partito Liberaldemocratico
Ragruppamento per l'Unità
Partito per l'Accordo Nazionale
Partito Ribat Democratico e Sociale
Coalizione PMC e CPR
Movimento Popolare
Partito della Consultazione Democratica
Partito del Dialogo e della Democrazia
Partito dell'Equità e della Difesa dei Diritti
Unione per la Costruzione
Partito della Terza Generazione
Unione Democratica della Gioventù
Partito della Civilizzazione e dello Sviluppo
Alleanza per la Democrazia
Unione Nazionale Democratica
Unione della Democrazia Diretta
Partito per le Riforme e l'Uguaglianza
Partito del Lavoro e dell'Uguaglianza
Partito Nuova Visione
Partito per la Democrazia e la Prosperità
Partito per la Giustizia e la Democrazia
Coalizione per la Madrepatria
Partito per la Giustizia e lo Sviluppo
Partito per una Mauritania Contemporanea
Unione delle Forze Sociali
Ragruppamento dei Giovani Nazionali
Partito della Generazione per un Futuro Democratico
Partito Socialdemocratico
Partito Wava

Monday, November 11, 2013

Maldive, il presidente Hassan prolunga il suo mandato

Su invito della Corte Suprema per evitare un vuoto di potere, dopo aver rifiutato per giorni, il presidente maldiviano ad interim Mohamed Waheed Hassan, Socialdemocratico (Partito dell'Unità Nazionale - Gaumee Itthihaad), ha accettato di prolungare il suo mandato presidenziale oltre l'11 novembre, giorno della scadenza del suo interim, fintanto che il nuovo presidente sarà eletto.
Il ballottaggio per le presidenziali dovrebbe svolgersi sabato prossimo, dopo che i vari turni elettorali erano stati per 3 volti rinviati o annullati per ricorsi.
Al momento della notizia i sostenitori del presidente deposto Nasheed, Liberal-conservatore (Partito Democratico), arrivato primo al primo turno, sono scesi in piazza per protestare contro questa mossa giudicandola una sorta di colpo di stato.

Sunday, November 10, 2013

Maldive, la Corte Suprema posticipa il ballottaggio di 6 giorni

Accogliendo le istanze del secondo classificato al primo turno, Yameen, Islamico-democratico (Partito Progressista), la Corte Suprema maldiviana ha posticipato di 6 giorni il ballottaggio presidenziale che si doveva svolgere oggi, a un solo giorno di distanza dal primo turno, vinto dall'ex presidente Nasheed, Liberal-conservatore (Partito Democratico), con Yameen arrivato secondo.
Questo slittamento provocherà un vuoto istituzionale, dal momento che il mandato del presidente ad interim Hassan, Socialdemocratico (Partito dell'Unità Nazionale - Gaumee Itthihaad), scade l'11 novembre, una settimana prima dello svolgimento del secondo turno. La Corte Suprema ha detto che il presidente uscente ha il diritto di rimanere presidente con pieni poteri fino all'elezione del suo successore, ma Hassan, già aspramente criticato per essere diventato presidente dopo le dimissioni di qualche anno fa di Nasheed, in una sorta di pronunciamento dell'esercito e della polizia, ha già fatto sapere di non essere intenzionato a prolungare il suo mandato oltre la sua scadenza naturale.

Saturday, November 9, 2013

Maldive, elezioni presidenziali: Nasheed e Yameen al ballottaggio

Dopo l'annullamento dei risultati di ottobre e il rinvio del voto fino ad oggi, si è finalmente svolto per la seconda volta il primo turno delle elezioni presidenziali nelle Maldive; questi i risultati:

Mohamed Nasheed, Liberal-conservatore (Partito Democratico): 46,93 % dei voti
Abdulla Yameen, Islamico-democratico (Partito Progressista): 29,272 % dei voti
Qasim Ibrahim, del Partito Repubblicano - Jumhooree: 23,35 % dei voti

Sono quindi Nasheed e Yamenn che si dovranno scontrare al secondo turno.
Ma si prospettano nuove difficoltà: dal momento che il mandato del presidente uscente, Mohamed Waheed Hassan, Socialdemocratico (Partito dell'Unità Nazionale - Gaumee Itthihaad) finisce l'11 novembre, la commissione elettorale ha deciso di far svolgere il secondo turno domani, ossia il giorno dopo il primo turno, con l'accordo di tutti e tre i candidati. Oggi però il Partito Progressista dice che necessita almeno di altre 48 ore per poter controllare e quindi firmare le liste elettorali, mossa indispensabile affinchè il voto possa ritenersi valido (la tornata di fine ottobre era stata infatti annullata dalla Corte Suprema proprio perchè Yameen e Ibrahim non avevano ancora firmato la lista degli aventi diritto al voto). Il Partito Democratico accusa quindi Yameen di voler solamente posticipare il voto, e favorire quindi il vuoto di potere in cui il paese rischia di trovarsi dopo l'11 novembre, e ha chiesto alla comunità internazionale di fare pressione affinchè il voto si svolga il più presto possibile.

Thursday, November 7, 2013

Tajikistan, Rakhmon confermato presidente

Si sono svolte le elezioni presidenziali tagike, questi i risultati:

Emomalii Rahmon, Nazional-conservatore (Partito Popolare Democratico): 83,92 % dei voti
Ismail Talbakov, Comunista: 5,04 % dei voti
Taliber Buhariyev, Agrario: 4,61 % dei voti
Alim Babayev, Partito delle Riforme Economiche: 3,91 % dei voti
Abduhalim Gaffarov, Socialista: 1,50 % dei voti
Saidcafar Ismanov, Liberal-conservatore (Partito Democratico): 1,02 % dei voti

Rakhmon è stato quindi confermato presidente e il suo nuovo mandato inizierà il 16 novembre.
Gli osservatori dell'OSCE considerano queste elezioni assolutamente non democratiche.

Nepal, fra 12 giorni le elezioni parlamentari

Fra 12 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari nepalesi; questi i partiti in lizza:

Partito del Congresso: partito di istanze socialiste, cui appartiene il presidente Ram Baran Yadav. Fa parte del governo uscente di Khil Raj Regmi, Indipendente
Partito Comunista - Unificato Marxista-Leninista: partito di istanze comuniste, attualmente al governo
Partito Comunista Unificato Maoista: partito di istanze maoiste, attualmente è al governo
Forum dei Diritti del Popolo Madhese: partito di istanze social-madhesi, attualmente al governo
Partito Sadbhavana Terai Madhes: partito di istanze conservator-madhesi
Partito Tarai - Madhes Loktantrik: partito di istanze socialdemocratiche-madhesi
Partito Janamorcha: partito di istanze social-comuniste
Partito dei Lavoratori Contadini: partito di istanze comuniste-agrarie
Partito Nazionale Democratico: partito di istanze conservatrici
Partito Nazionale Democratico Nepal: partito di istanze liberal-conservatrici
Forum dei Diritti del Popolo Madhese - Loktantrik: partito di istanze centro-socialiste e madhesi
Partito Sadbhavana - Anandidevi
Partito Sanghiya Loktantrik Rastriya Manch
Partito di Emancipazione Nazionale - Partito Rastriya Janamukti
Janata Dal: partito di istanze nazionalistiche e socialiste
Partito Comunista - Unificato
Partito Dalit Janajati
Partito Sadbhavana: partito di istanze conservatrici e monarchiche
Partito Sadbhavana Terai Madhes
Partito NepaRastriya
Partito Samajbadi Prajatantrik Janata
Partito Chure Bhawar Rastriya Ekta
Loktantrik Samajbadi Dal
Parivar Dal
Partito Comunista - Marxista Leninista
Partito Comunista - Unito  
Partito Rastriya Prajatantra: partito di istanze liberali
Rastriya Janamorcha
Partito Comunista - Marxista
Tamsaling Rastriya Dal
Rastriya Janata Dal
Partito Comunista - Marxisti Uniti
Partito Lok Kalyankari Janta
Partito Janabhavana Nepalese
Rastriya Janata Dal Nepal

Partito Janata Nepalese
Organizzazione Nazionale Mongola
Shanti Kshetra Parishad
Partito Shanti
Partito Rastriya Bikas
Partito Sukumbasi – Loktantrik
Partito Rastriya Bikas
Dalit Shramik Morcha
Partito Samajbad
Partito Muskan Sena
Congresso – Rastrabadi
Samyabadi Dal
Nawa Janabadi Morcha
Partito Hindu Prajatantrik
Partito Samata
Rastrabadi Yuba Morcha
Partito Lega Shanti Ekta
Partito Rastrabadi Ekta
Sa-Shakti
Partito Janamukti
Rastriya Loktantrik Dal
Nawa Prajatantrik Dal
Partito Liberale Samajbadi
Partito Rastriya Janakalayan
Il Partito Comunista - Maoista, partito nato da una scissione dei Maoisti, ha decso di boicottare il voto.

Wednesday, November 6, 2013

Cile, fra 11 giorni elezioni parlamentari

Fra 11 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari cilene; queste le liste in lizza:

Nuova Maggioranza, coalizione formata da:
Partito Democratico Cristiano: partito di istanze cristiano-democratiche
Partito per la Democrazia: partito di istanze socialdemocratiche
Partito Socialista: partito di istanze socialiste
Partito Radicale Socialdemocratico: partito di istanze social-liberali
Partito Comunista: partito di istanze comuniste
Movimento Sociale Ampio: partito di istanze marxiste

Nuova Costituzione per il Cile, coalizione formata da:
Partito Ecologista Verde: partito di istanze social-verdi
Partito dell'Uguaglianza: partito di istanze social-libertarie

Se tu chiedi, il Cile cambia, coalizione formata da:
Partito Liberale: partito di istanze liberali
Partito Progressista: partito di istanze centro-socialiste

Alleanza, coalizione attualmente al governo formata da:
Rinnovamento Nazionale: partito di istanze liberal-conservatrici, guidato dal presidente uscente Pinera
Unione Democratica Indipendente: partito di istanze conservatrici

Al di fuori di ogni lista, si presentano anche:
Partito Regionalista degli Indipendenti: partito di istanze centriste
Partito Umanista: partito di istanze social-comuniste

Tuesday, November 5, 2013

Cile, fra 12 giorni le elezioni presidenziali

Fra 12 giorni si svolgeranno le elezioni presidenziali cilene; questi i candidati in lizza:

Evelyn Matthei, Conservatore (Unione Democratica Indipendente), appoggiata anche dai Liberal-conservatori (Rinnovamento Nazionale), del presidente uscente Pinera
Michelle Bachelet, Socialista, presidente dal 2006 al 2010, appoggiata anche da Cristiano-democratici, Social-liberali (Partito Radicale Socialdemocratico),  Socialdemocratici (Partito per la Democrazia), Cristiano-sociali (Cittadini di Sinistra), Comunisti e Marxisti (Movimento Sociale Ampio)
Marcel Claude, Social-comunista (Partito Umanista), appoggiato anche da Sinistra Unita
Ricardo Israel, Centrista (Partito Regionalista degli Indipendenti)
Marcel Enrique-Ominami, Centro-socialista (Partito Progressista), appoggiato anche da Liberali e dal partito Socialismo Allendista
Tomas Jocelyn-Holt, Indipendente, ex membro del Partito Cristiano Democratico e poi del Partito Liberale
Roxana Miranda, Social-libertari (Partito dell'Uguaglianza)
Franco Parisi, Indipendente, di ideologia di centro-destra
Alfredo Sfeir, Social-verde (Partito Ecologista Verde)

I sondaggi prevedono una netta vittoria dell'ex presidente Bachelet, che potrebbe anche riuscire ad evitare il ballottaggio (dove, eventualmente, dovrebbe affrontare la Matthei).

Sunday, November 3, 2013

Georgia, dal 20 novembre Garibashvili nuovo premier

Il premier georgiano Bidzina Ivanishvili, Social-liberale (Sogno Georgiano - Georgia Democratica), come già anticipato da tempo, annuncia le sue dimissioni da primo ministro il 20 novembre. Al suo posto andrà il suo compagno di partito Irakli Garibashvili. Il suo esecutivo sarà sempre formato da Social-liberali, Nazional-conservatori (Forum Nazionale) e Liberali (Partito Repubblicano).

Thursday, October 31, 2013

Perù, Villaneueva nuovo premier

Il presidente peruviano Ollanta Humala, Social-populista (Movimento Nazionalista), ha destituito oggi il premier Juan Jimenez Mayor, Indipendente, sostituendolo con Cesar Villanueva, del Movimento Indipendente Regionale Nuova Amazzonia, fino a questo momento presidente del governo regionale di San Martin.

Wednesday, October 30, 2013

Swaziland, Dlamini confermato premier

In seguito alle elezioni parlamentari di qualche settimana fa, il re dello Swaziland Mswati III ha riconfermato premier Barnabas Sibusiso Dlamini, Indipendente.
In  vista delle elezioni, Dlamini era stato sostiuito ad interim con Vincent Mhlanga, Indipendente, che aveva avuto dal re il compito di organizzare le elezioni.

Monday, October 28, 2013

Madagascar, elezioni presidenziali: Robinson e Rajaonarimampianina al ballottaggio

Si è svolto il primo turno delle elezioni presidenziali malgascie, questi i risultati:

Jean-Louis Robinson, Liberale (Partito Arcobaleno - Avana): 23,98 % dei voti
Hery Rajaonarimampianina, Liberaldemocratico (Nuove Forze - Hery Vaovao ho an'i Madagasikara): 15,17 % dei voti
Hajo Andriainarivelo, Malagasy Miara Miainga: 9,93 % dei voti
Roland Ratsiraka, MTS: 8,14 % dei voti
Camille Vital, Hiaraka Isika: 6,59 % dei voti
Edgard Razafindravahi, Indipendente: 4,65 % dei voti
Saraha Georget Rabeharisoa, Verde (Partito Verde - Antoko Maitso): 4,36 % dei voti
Pierrot Rajaonarivelo, MDM: 2,64 % dei voti
Joseph Randriamampionona, RTM: 2,41 % dei voti
William Ratrema, HM: 2,27 % dei voti
Benjamin Radavidson Andriamparany, FFF: 2,21 % dei voti
Jean Eugene Voninahitsy, LES AS: 2,09 % dei voti
Julien Razafimanazato, ESD: 1,71 % dei voti
Brigitte Rabemananantsoa, AMP: 1,33 % dei voti
Sylvain Rabetsaroana, PNJ Mazava Sylvain: 1,30 % dei voti
Roindefo Monja, Monima: 1,28 % dei voti
Rakoto Andrianirina Fetison, RDS: 1,01 % dei voti
Clement Zafisolo Ravalisaona, AME: 1,00 % dei voti
Laza Razafiarison, Avotra Ho An'ny Firenena: 0,91 % dei voti
Tabera Randriamanantsoa, Kintana: 0,89 % dei voti
Rakotomaharo Rajemison, Mamafisoa: 0,84 % dei voti
Patrick Rajaonary, Vonejo Madagasikara: 0,83 % dei voti
Jean Lahiniriko, KML: 0,79 % dei voti
Roland Rabeharison (aka Vahombey), Indipendente: 0,67 % dei voti
Djacoba Tehindrazanarivelo, ENNA: 0,55 % dei voti
Ratsimbalson Faharo, Indipendente: 0,53 % dei voti
Patrick Raharimanana, Vitatsika Io: 0,43 % dei voti
Michael Dofo, MIM: 0,32 % dei voti
William Noelson, Mitm: 0,26 % dei voti
Fleury Lezava, HARENA: 0,24 % dei voti
Guy Ratrimoarivony, HOP: 0,24 % dei voti
Jean Rakoto, RJP: 0,21 % dei voti
Freddy Tinason, Obama: 0,21 % dei voti

Vanno quindi al ballottaggio del 20 dicembre Robinson, vicino all'ex presidente Ravalomanana, e Rajaonarimampianina, vicino invece al presidente uscente Rajoelina.

Argentina, risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari argentine;

Questi i risultati per il la camera dei deputati

Social-liberali (Partito Giustizialista - Fronte per la Vittoria): 33,15 % dei voti e 132 deputati
Fronte Progressista Civico e Sociale, coalizione formata da Centro-socialisti (Coalizione Civica ARI), da Socialdemocratici (Unione Civica Radicale), da Socialisti (Partito Socialista), dal Partito GEN, dai Social-nazionali (Movimento degli Uomini Liberi del Sud), da Centro-conservatori (Partito Democratico Progressista), da Unità Popolare e dai Comunisti (Partito Comunista): 23,95 % dei voti e 61 deputati
Liberal-conservatori (Partito Giustizialista - Fronte di Rinnovamento): 17,03 % dei voti e 19 deputati
Conservatori (Proposta Repubblicana): 9,00 % dei voti e 18 deputati
Fronte di Sinistra e dei Lavoratori, coalizione formata da Trotskisti (Partito dei Lavoratori), da Social-trotskisti (Partito Socialista dei Lavoratori) e da Comunisti-trotskisti (Sinistra Socialista): 5,11 % dei voti e 3 deputati
Conservator-cordoba (Unione per Cordoba): 2.28 % dei voti e 3 deputati
Uniti per la Libertà e il Lavoro: 2.08 % dei voti e 3 deputati
Indipendenti: 15 deputati

Questi i risultati per il senato:

Social-liberali (Partito Giustizialista - Fronte per la Vittoria): 32,13 % dei voti, e 11 senatori
Conservatori (Proposta Repubblicana): 14.23 % dei voti e 2 senatori
Fronte Progressista Civico e Sociale, coalizione formata da Centro-socialisti (Coalizione Civica ARI), da Socialdemocratici (Unione Civica Radicale), da Socialisti (Partito Socialista), dal Partito GEN, dai Social-nazionali (Movimento degli Uomini Liberi del Sud), da Centro-conservatori (Partito Democratico Progressista), da Unità Popolare e dai Comunisti (Partito Comunista): 11.31 % dei voti e 1 senatore
Fronte Civico per Santiago: 4.37 % dei voti e 2 senatori
Conservator-chaco (Unione per Chaco): 4.18 % dei voti e 1 senatore
Conservator-entre-rios (Unione per Entre Rios) 3.99 % dei voti e 1 senatore
Fronte Popolare di Salta: 3.01 % dei voti e 1 senatore
Nazional-nequen (Movimento Popolare Nequen): 2.78 % dei voti e 2 senatori
Fronte Popolare: 2.59 % dei voti e 1 senatore
Fronte Progressista: 1.80 % dei voti e 1 senatore
Movimento Popolare della Terra del Fuoco: 1 senatore

Non eleggono senatori:
Socialdemocratici (Unione Civica Radicale): 4.24 % dei voti
Trotskisti (Partito dei Lavoratori): 3.17 % dei voti
Tutti noi siamo Salta: 2.80 % dei voti
Fronte di Sinistra e dei Lavoratori, coalizione formata da Trotskisti (Partito dei Lavoratori), da Social-trotskisti (Partito Socialista dei Lavoratori) e da Comunisti-trotskisti (Sinistra Socialista): 2.34 % dei voti
Via Popolare: 0.93 % dei voti
Autodeterminazione e Libertà: 0.93 % dei voti
Fronte Progressista Ampio: 0.83 % dei voti
Partito di Rinascita di Salta: 0.82 % dei voti
Compromesso Civico di Neuquen: 0.77 % dei voti
Nuova Sinistra: 0.45 % dei voti
Movimento degli Uomini Liberi del Sud: 0.34 % dei voti
Unione Popolare: 0.31 % dei voti
Sinistra per una Opzione Socialista: 0.25 % dei voti
Unione degli Abitanti di Neuquen: 0.22 % dei voti
Partito Popolare: 0.21 % dei voti
Fronte Progressista del Sud: 0.20 % dei voti
Unione Federale: 0.19 % dei voti

Dal momento che questa tornata elettorale coinvolge sono una parte dei parlamentari, i Social-liberali della presidente Fernandez de Kirchner e del presidente ad interim Amado Boudou mantengono la maggioranza assoluta nel parlamento, ma perdono i 2/3 dei seggi, facendo quindi fallire i possibili piani della Fernandez di cambiare la costituzione così da permetterle di candidarsi alle prossime presidenziali.

Sunday, October 27, 2013

Georgia, Margvelashvili eletto presidente

Si sono svolte le elezioni presidenziali in Georgia; questi i risultati:

Giorgi Margvelashvili, Social-liberale (Sogno Georgiano - Georgia Democratica): 62,11 % dei voti
David Bakradze, Liberal-conservatore (Movimento Nazionale Unito): 21,73 % dei voti
Nino Burjanadze, Conservatore (Movimento Democratico - Georgia Unita): 10,18 % dei voti
Shalva Natelashvili, Laburista: 2,88 % dei voti
Giorgi Targamadze, Cristiano-democratico (Movimento Cristiano-Democratico): 1,06 % dei voti
Koda Davitashvili, Popolare: 0,60 % dei voti
Zurab Kharatishvili, Georgiani-abkhaziani (Democratici Europei): 0,23 % dei voti
Levan Chachua, Indipendente: 0,19 % dei voti
Nino Chanishvili, Indipendente: 0,14 % dei voti 

Sergo Javakhidze, Movimento per una Georgia Giusta: 0,13 % dei voti

Giorgi Liluashvili, Indipendente: 0,12 % dei voti

Akaki Asatiani, Nazionalista (Unione dei Tradizionalisti): 0,10 % dei voti


Mikheil Saluashvili, Indipendente: 0,08 % dei  voti


Teimuraz Mzhavia, Democristiano (Partito Popolare Cristiano Democratico): 0,07 % dei voti

Mamuka Melikishvili, Indipendente: 0,06 % dei voti

Giorgi Chikhladze, Indipendente: 0,05 % dei voti

Nestan Kirtadze, Indipendente: 0,05 % dei voti

Tamaz Bibiluri, Indipendente: 0,04 % dei voti

Avtandil Margiani, Indipendente: 0,04 % dei voti

Nugzar Avaliani, Indipendente: 0,04 % dei voti

Kartlos Gharibashvili, Indipendente: 0,03 % dei voti

Mamuka Chokhonelidze, Indipendente: 0,02 % dei voti

Teimuraz Bobokhidze, Indipendente: 0,02 % dei voti



Senza quindi dover ricorrere al ballottaggio, Giorgi Margvelashvili, Social-liberale (Sogno Georgiano - Georgia Democratica) è diventato il nuovo presidente goergiano, prendendo il posto di Saakashvili, Liberal-conservatore (Movimento Nazionale Unito), al potere dal 2004, anno in cui guidò il golpe che depose il dittatore Shevardnadze, Indipendente.
Il potere di Margvelashvili però, che entrerà ufficialmente in carica il 27 novembre 2013, sarà notevolmente minore rispetto al suo predecessore, dal momento che una riforma costituzionale voluta da Saakashvili stesso prevede la trasformazione della Georgia da repubblica presidenziale a repubblica parlamentare dal 2014.

Saturday, October 26, 2013

Repubblica Ceca, i risultati delle elezioni parlamentari


Si sono svolte le elezioni parlamentari ceche, questi i risultati:

Socialdemocratici (Partito Socialdemocratico): 20,45 % dei voti e 50 seggi parlamentari
Liberal-populisti (Sì 2011 - Iniziativa dei Cittadini Scontenti): 18,65 % dei voti e 47 seggi parlamentari
Comunisti (Partito Comunista): 14,91 % dei voti e 33 seggi parlamentari
Liberal-conservatori (Tradizione, Responsabilità, Prosperità '09): 11,99 % dei voti e 26 seggi parlamentari
Conservatori (Partito Civico Democratico): 7,72 % dei voti e 16 seggi parlamentari
Conservator-populisti (Alba della Democrazia Diretta): 6,88 % dei voti e 14 seggi parlamentari
Cristiano-democratici (Unione Cristiana Democratica - Partito Popolare): 6,78 % dei voti e 14 seggi parlamentari

Non passano lo sbarramento del 5 % dei voti, e quindi non ottengono nessun seggio:

Verdi (Partito dei Verdi): 3,19 % dei voti
Liberal-populisti (Partito dei Pirati): 2,66 % dei voti
Libertari (Partito dei Cittadini Liberi): 2,46 % dei voti
Socialisti (Partito dei Diritti Civili - Zemanovci): 1,61 % dei voti
Nazional-populisti (Partito dei Lavoratori di Giustizia Sociale): 0,86 % dei voti
Centristi (Movimento del Cambiamento Politico): 0,57 % dei voti
Nazionalisti (Politica 21 - Coraggio, Blocco Prima la Sovranità): 0,42 % dei voti
Sovranità - Blocco Jana Bobosikova, alleanza formata da Euroscettici (Politika 21) e dai Nazional-conservatori (Partito del Senso Comune): 0,27 % dei voti
Liberaldemocratici (Partito dei Cittadini): 0,26 % dei voti
Monarchici (Corona Ceca): 0,17 % dei voti
Social-liberali (Socialisti Nazionali - Sinistra del 21° Secolo): 0,07 % dei voti
Populisti (Partito dei Cittadini Indipendenti): 0,02 % dei voti
Vota Pr. Block www.cibulka.net: 0,02 % dei voti
Social-rom (Partito Democratico dei Rom): 0,01 % dei voti
Cittadini 2011: < 0,01 % dei voti
Demo-liberali (Club dei Non Membri di Partito): < 0,01 % dei voti


Rischia di saltare quindi la previsione pre-elettorale, che vedeva, dopo le votazioni, la formazione di un governo di minoranza Socialdemocratico, appoggiato esternamente da Socialisti e Comunisti: con il non superamento dello sbarramento dei Socialisti e con il risultato dei Comunisti al di sotto delle aspettative della vigilia, questo ipotetico governo godrebbe infatti solo di 83 voti sui 200 totali.
I Socialdemocratici dovranno cercare quindi una difficile alleanza con qualche altro partito, difficile perchè tutti gli altri partiti in parlamento sono di orientamento di destra.
Poco probabile, anche se possibile, la formazione di una coalizione variegata di destra, con Socialdemocratici e Comunisti all'opposizione.

Friday, October 25, 2013

Lussemburgo, Bettel incaricato a formare il nuovo governo

In seguito alle elezioni parlamentari di qualche giorno fa, il granduca del Lussemburgo Enrico ha incaricato Xavier Bettel, Liberale (Partito Democratico) di cercare di formare il nuovo esecutivo, dopo che il suo partito, assieme ai Socialisti (Partito Socialista dei Lavoratori) e ai Verdi, che assieme detengono la maggioranza assoluta in parlamento, hanno stipulato un'alleanza.
Molto probabilmente quindi finirà l'era del premier uscente Jean-Claude Juncker, Cristiano-democratico (Partito Popolare Cristiano Sociale), al potere dal 1995, il cui partito nelle elezioni era comunque riuscito a mantenere la maggioranza relativa dei seggi.

Tajikistan, il 6 novembre le elezioni presidenziali

Il 6 novembre si svolgeranno le elezioni presidenziali tagike; questi i candidati in lizza:

Emomalii Rahmon, Nazional-conservatore (Partito Popolare Democratico), presidente uscente, al potere dal 1992
Alim Babayev, Partito delle Riforme Economiche
Abduhalim Gaffarov, Socialista
Taliber Buhariyev, Agrario
Saidcafar Ismanov, Liberal-conservatore (Partito Democratico)
Ismail Talbakov, Comunista

Il Partito Socialdemocratico ha deciso di boicottare il voto, mentre la candidata del Partito di Rinascita Islamica, unico vero partito di opposizione del paese, non è stata ammessa alla competizione per non essere riuscita ad avere una sottoscrizione popolare sufficiente per la candidatura.
Scontata la conferma di Rahmon.

Tuesday, October 22, 2013

Maldive, elezioni presidenziali fissate per il 9 novembre

La Commissione Elettorale maldiviana ha fissato il nuovo primo turno presidenziale per il 9 novembre, con l'eventuale secondo turno fissato per il 16 novembre, dopo che i precedenti tentativi sono stati annullati dalla Corte Suprema.
Si potrebbe quindi verificare un vuoto istituzionale, visto che il mandato ad interim del presidente Mohamed Waheed Hassan, Socialdemocratico (Partito dell'Unità Nazionale - Gaumee Itthihaad) si dovrebbe concludere l'11 novembre.
Vederemo se questa volta le elezioni si svolgeranno regolarmente.

Monday, October 21, 2013

Guinea, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari guineane, questi i risultati:

Socialisti (Ragruppamento Popolare): 46.26 % dei voti e 53 seggi parlamentari
Liberal-conservatori (Unione delle Forze Democratiche della Guinea): 30.48 % dei voti e 37 seggi parlamentari
Liberali (Unione delle Forze Repubblicane): 7.00 % dei voti e 10 seggi parlamentari
Partito della Speranza per lo Sviluppo Nazionale: 2.55 % dei voti e 2 seggi parlamentari
Unione per il Progresso: 1.71 % dei voti e 2 seggi parlamentari
Raggruppamento per lo Sviluppo Integrale: 1.62 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Guinea per Tutti: 1.47 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Unione per il Progresso e la Rinascita: 1.12 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Unione per la Democrazia e lo Sviluppo: 1.09 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Partito del Lavoro e della Solidarietà: 1.04 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Nuova Generazione per la Repubblica: 0.80 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Partito per la Rinascita e il Progresso: 0.65 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Uniti per lo Sviluppo: 0.62 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Generazione per la Riconciliazione, l'Unione e la Prosperità: 0.58 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Partito Nazionale per la Rinascita: 0.56 % dei voti parlamentari e 1 seggio parlamentare

Non riescono ad eleggere nemmeno un parlamentare

Nazional-kissi (Partito Popolare): 0.50 % dei voti
Nazional-conservatori (Partito dell'Unità e del Progresso): 0.43 % dei voti
Unione delle Forze Democratiche: 0.42 % dei voti
Unione per la Nuova Repubblica: 0.34 % dei voti
Socialdemocratici (Partito Democratico - Ragruppamento Democratico Africano): 0.33 % dei voti
AFIA: 0.25 % dei voti
ADC-BOC: 0.16 % dei voti
PDP: 0.15 % dei voti
PUSG: 0.51 % dei voti
UNED: 0.12 % dei voti
GRD: 0.07 % dei voti
FRONDEG: 0.04 % dei voti
DG: 0.04 % dei voti
Raggruppamento per una Guinea Prospera: 0.04 % dei voti
Generazione Cittadina: 0.02 % dei voti
Raggruppamento per l'Unità e lo Sviluppo: 0.01 % dei voti

I Socialisti del presidente Alpha Condè ha ottenuto quindi la maggioranza relativa dei seggi, ma necessita di alleanze per poter formare un governo; i maggiori partiti di opposizione hanno accusato brogli e irregolarità. Anche gli osservatori internazionali parlano di elezioni non del tutto democratiche.
Vedremo se il governo di Mohamed Said Fofana, Indipendente, verrà confermato.

Camerun, elezioni parlamentari: vittoria dei Conservatori

Si sono svolte le elezioni parlamentari camerunensi, questi i risultati:

Conservatori (Raggruppamento Democratico Popolare): 148 seggi parlamentari
Socialdemcratici (Fronte Socialdemocratico): 18 seggi parlamentari
Liberal-conservatori (Unione Nazionale per la Democrazia e il Progresso): 5 seggi parlamentari
Unione Democratica: 4 seggi parlamentari
Socialisti (Unione per le Genti del Camerun): 3 seggi parlamentari
Movimento per la Difesa della Repubblica: 1 seggio parlamentare
Movimento di Rinascita: 1 seggio parlamentare

I Conservatori del presidente Paul Biya, come era prevedibile, vincono le elezioni: vedremo se il premier Philemon Yang, Conservatore, formato anche dai Liberal-conservatori, sarà confermato.

Sunday, October 20, 2013

Lussemburgo, svoltesi le elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari lussemburghesi, questi i risultati:

Cristiano-democratici (Partito Popolare Cristiano Sociale): 33,66 % dei voti e 23 seggi parlamentari
Socialisti (Partito Socialista dei Lavoratori): 20,28 % dei voti e 13 seggi parlamentari
Liberali (Partito Democratico): 18,27 % dei voti e 13 seggi parlamentati
Verdi: 10,13 % dei voti e 6 seggi parlamentari
Conservatori (Partito Riformista di Alternativa Democratica): 6,65 % dei voti e 3 seggi parlamentari
Social-comunisti (La Sinistra): 4,92 % dei voti e 2 seggi parlamentari

Fuori dal parlamento, perchè al di sotto dello sbarramento del 4 %:

Liberal-populisti (Partito dei Pirati): 2,94 % dei voti
Comunisti (Partito Comunista): 1,64% dei voti
Partito per una Piena Democrazia: 1.50 % dei voti

Anche se il Partito Popolare Cristiano Sociale rimane largamente il primo paese del paese, per la prima volta dal 1979 rischia di andare all'opposizione, visto che Liberali, Verdi e Socialisti hanno i numeri per formare una governo di coalizione alternativo. L'ago della bilancia saranno quindi i Liberali, che potrebbero comunque anche decidere di allearsi con i Cristiano-democratici e di permettere quindi al premier uscente Jean-Claude Junker, al potere dal 1995, di essere confermato.

Saturday, October 19, 2013

Maldive, ancora rinviato il primo turno delle presidenziali

A pochissime ore dall'inizio del primo turno delle elezioni presidenziali maldiviane, dopo che già quello svolto qualche settimana fa era stato annullato dalla Corte Suprema per brogli, la polizia è entrata nell'ufficio della Commissione Elettorale, intimando la non consegna delle schede nei vari edifici di voto, annullando di fatto il voto. La decisione della polizia, mossasi autonomamente perchè senza ordini diretti nè dal governo nè dalla giustizia, avviene dopo che la Corte Suprema aveva dichiarato non possibile il voto (pur non prendendo ufficialmente nessun'altra decisione) visto che solamente uno dei vari candidati (ossia solo l'ex presidente Nasheed) aveva posto la firma sulla lista degli elettori, fatto indispensabile per poter dare il via alle operazioni di voto.
Il presidente uscente Mohamed Waheed Hassan, Socialdemocratico (Partito dell'Unità Nazionale - Gaumee Itthihaad), che era arrivato quarto nel primo turno poi annullato e che ha quindi deciso di ritirare la propria candidatura, ha chiesto a tutte le forze politiche di trovare un accordo affinchè le operazioni di voto possano svolgersi prima dell'11 novembre, giorno in cui teoricamente il suo mandato presidenziale dovrebbe terminare.
Stati Uniti, Unione Europea e India hanno criticato questo nuovo slittamento del voto, chiedendo in maniera forte lo svolgimento delle elezioni.

Thursday, October 17, 2013

Argentina, fra 10 giorni le elezioni parlamentari

Fra 10 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari argentine; questi gli schieramenti in lizza:

Partito Giustizialista - Fronte per la Vittoria: partito di ispirazione social-liberale, guidato dalla presidente Cristina Fernandez de Kirchner, al potere dal 2007. Dal 7 ottobre 2013, dal momento che la Kirchner si è dovuta recare in ospedale per una operazione, l'interim presidenziale è andato al vicepresidente Amado Boudou, Social-liberale, che dovrebbe mantenere l'interim per due mesi.
Proposta Repubblicana: partito di ispirazione conservatrice
Partito Giustizialista: partito di ispirazione liberal-conservatrice
Fronte Progressista Civico e Sociale: coalizione che si pone a sinistra del Partito Giustizialista - Fronte per la Vittoria, è formato da:
- Coalizione Civica ARI: partito di ispirazione centro-socialista
- Unione Civica Radicale: partito di ispirazione socialdemocratica
- Partito Socialista: partito di ispirazione socialista
- Partito GEN
- Movimento degli Uomini Liberi del Sud: partito di ispirazione social-nazionale
- Partito Democratico Progressista: partito di ispirazione centro-conservatrice
- Unità Popolare
- Partito Comunista: partito di ispirazione comunista
Fronte di Sinistra e dei Lavoratori, coalizione formata da:
Partito dei Lavoratori: partito di ispirazione trotskista
Partito Socialista dei Lavoratori: partito di istanze social-trotskisti
Sinistra Socialista: partito di istanze comuniste-trotskiste

Wednesday, October 16, 2013

Norvegia, nasce il governo della Solberg


Erna Solberg, Conservatore (Partito di Destra), ha presentato oggi il suo governo, formato, oltre che dai Conservatori, anche dai Conservator-populisti (Partito del Progresso). Fuori dal governo, ma che comunque ne garantiscono l'appoggio esterno, ci sono anche i Cristiano-democratici (Partito Cristiano Popolare) e i Liberali (Partito di Sinistra), così che in parlamento l'esecutivo Solberg gode della fiducia di 96 parlamentari su 169. La Solberg prende quindi il posto di Jens Stoltenberg, Laburista, che era al potere dal 2005.


Georgia, fra 11 giorni il primo turno delle elezioni presidenziali

Fra 11 giorni si svolgerà il primo turno delle elezioni presidenziali georgiane; i candidati in lizza sono:

Giorgi Margvelashvili, Social-liberale (Sogno Georgiano - Georgia Democratica), appoggiato anche dai Nazional-conservatori (Forum Nazionale) e dai Liberali (Partito Repubblicano)
David Bakradze, Liberal-conservatore (Movimento Nazionale Unito)
Nino Burjanadze, Conservatore (Movimento Democratico - Georgia Unita), ex presidente ad interim dal 2003 al 2004 e tra il 2007 e il 2008.
Shalva Natelashvili, Laburista
Giorgi Targamadze, Cristiano-democratico (Movimento Cristiano-Democratico)
Dashgyn Gulmammadov, Nazional-turco (Giovani Democratici)
Koda Davitashvili, Popolare
Zurab Kharatishvili,Georgiano-abkhazio (Democratici Europei)
Mikheil Saluashvili, Indipendente

Sergo Javakhide, Indipendente
Levan Chachua, Indipendente
Giorgi Liluashvili, Indipendente

Nino Chanishvili, Indipendente
Akaki Asatiani, Nazionalista (Unione dei Tradizionalisti)
Mamuka Chokhonelidze, Indipendente

Mamuka Melikishvili, Indipendente
Teimuraz Mzhavia, Democristiano (Partito Popolare Cristiano Democratico
Kartlos Gharibashvili, Indipendente
Giorgi Chikhladze, Indipendente

Avtandil Margiani, Indipendente

Nugzar Avaliani, Indipendente

Tamaz Bibiluri, Indipendente

Nestan Kirtadze, Indipendente

Teimuraz Bobokhidze, Indipendente





Il vincente andrà a sostituire il presidente Mikhail Saakashvili, Liberal-conservatore, al potere dal 2004 a parte una parentesi di qualche mese della Burjanadze tra il 2007 e il 2008.
Da notare che, con una riforma costituzionale, la Georgia, con l'insediamento del nuovo presidente della repubblica, diventerà da repubblica presidenziale a repubblica parlamentare, e che quindi il presidente eletto avrà sostanzialmente solo poteri simbolici.

Tuesday, October 15, 2013

Repubblica Ceca, fra 10 giorni le elezioni parlamentari

Il 25 e 26 ottobre si svolgeranno in Repubblica Ceca le elezioni parlamentari; questi i partiti in lizza:

Partito Socialdemocratico: partito di ispirazione socialdemocratica, fuori dal governo dal 2006, a parte una parentesi nel 2009-2010 nel governo di grande coalizione di Fisher, è il maggior partito di opposizione.
Partito Civico Democratico: partito di ispirazione conservatrice, al potere fino a giugno, quando il premier Necas, leader del partito, si era dimesso per questione di corruzione che lo avevano lambito
Politica 21 - Coraggio, Blocco Prima la Sovranità: partito di ispirazione nazionalista
Partito dei Lavoratori di Giustizia Sociale: partito di ispirazione nazional-populista
Corona Ceca: partito di ispirazione monarchica
Tradizione, Responsabilità, Prosperità '09: partito di ispirazione liberal-conservatrice, al potere fino a giugno
Club dei Non Membri di Partito: partito di ispirazione liberale
Movimento del Cambiamento Politico: partito di ispirazione centrista
Partito dei Diritti Civili - Zemanovci: partito di ispirazione socialista, guidato dal presidente Milos Zeman, è l'unico partito che appoggia il governo di Jiri Rusnok, Indipendente
Partito dei Verdi
Socialisti Nazionali - Sinistra del 21° Secolo: partito di ispirazione social-liberale, nato da una fazione del Partito Socialdemocratico guidato dall'ex premier Paroubek.
Sì 2011 - Iniziativa dei Cittadini Scontenti: partito di spirazione liberale e populista
Partito dei Cittadini Liberi: partito di ispirazione liberaltaria
Unione Cristiana Democratica - Partito Popolare: partito di ispirazione cristiano-democratica
Alba della Democrazia Diretta: partito di ispirazione conservator-populista, nato da una fazione dell'Unione Cristiana Democratica - Partito Popolare e parte del partito Affari Pubblici
Cittadini 2011: partito di ispirazione demo-liberale
Partito Democratico dei Rom: partito di ispirazione social-rom
Politika 21: partito euroscettico, e Partito del Senso Comune: partito di ispirazione nazional-conservatrice, coalizzati assieme in Sovranità - Blocco Jana Bobosikova
Partito Comunista
Partito dei Cittadini Indipendenti: partito di ispirazione populista
Partito dei Pirati: partito di ispirazione liberal-populista
Vota Pr. Block www.cibulka.net

Da notare come i Conservator-populisti di Affari Pubblici, partito al governo fino a giugno, abbiano deciso di non presentari al voto.
I sondaggi danno nettamente favoriti i Socialdemocratici, e sembrano prevedere il superamento dei Liberal-conservatori sui Conservatori come maggior partito dello schieramento di destra.

Monday, October 14, 2013

Madagascar, fra 11 giorni il primo turno delle elezioni presidenziali

Fra 11 giorni si svolgerà il primo turno delle elezioni presidenziali malgasce, che cercheranno di concludere la fase di transizione dopo il colpo di stato che nel 2009 ha deposto il preisidente Marc Ravalomanana, Centro-liberale (Io Amo il Madagscar) , mettendo al potere l'allora sindaco della capitale Antananarivo Andry Rajoelina, Social-liberale (Gioventù Determinata). Dal 2011 il premier è Omer Beriziki, Liberale (Liberalismo Economico e Azione Democratica per la Ripresa Nazionale - Leader-Fanilo).
Dopo mesi di estenuanti dibattiti e incontri, i 3 uomini forti del paese, ossia il presidente Rajoelina e i due ex presidenti Ravalomanana e Didier Ratsiraka, Socialista (Associazione per la Rinascita - Pilastro e Struttura della Salvezza), così come il premier Beriziki, hanno deciso di non presentarsi alle elezioni.
Questi sono i candidati in lizza:

Jean-Louis Robinson, Liberale (Partito Arcobaleno - Avana), vicino all'ex presidente Ravalomanana
Henry Rajaonarimampianina, Liberaldemocratico (Nuove Forze - Hery Vaovao ho an'i Madagasikara), appoggiato dal presidente uscente Rajoelina
Hajo Andriainarivelo, Malagasy Miara Miainga
Camille Vital, Hiaraka Isika, premier malgascio dal 2009 al 2011, alleato del presidente Rajoelina
Roland Ratsiraka, MTS, nipote dell'ex presidente Didier Ratsiraka
Edgard Razafindravahi, Indipendente
Saraha Georget Rabeharisoa, Verde (Partito Verde - Antoko Maitso)
Joseph Randriamampionona, RTM
Benjamin Radavidson Andriamparany, FFF, ex ministro di Ravalomanana
William Ratrema, HM
Pierrot Rajaonarivelo, MDM, alleato dell'ex presidente Ratsiraka
Julien Razafimanazato, ESD
Jean Eugene Voninahitsy, LES AS
Sylvain Rabetsaroana, PNJ Mazava Sylvain
Brigitte Rabemananantsoa, AMP
Laza Razafiarison, Avotra Ho An'ny Firenena
Roindefo Monja, Monima, premier per breve tempo nel 2009, alleato di Rajoelina
Rakotomaharo Rajemison, Mamafisoa
Rakoto Andrianirina Fetison, RDS
Clement Ravalisaona, AME
Tabera Randriamanantsoa, Kintana
Patrick Rajaonary, Vonejo Madagasikara
Roland Rabeharison (aka Vahombey), Indipendente
Jean Lahiniriko, KML
Ratsimbalson Faharo, Indipendente
Djacoba Tehindrazanarivelo, ENNA
Patrick Raharimanana, Vitatsika Io
William Noelson, Mitm
Michael Dofo, MIM
Fleury Lezava, HARENA
Jean Rakoto, RJP, alleato all'ex presidente Ravalomanana
Guy Ratrimoarivony, HOP
Freddy Tinason, Obama