Sunday, September 30, 2012

San Marino, Lonfernini e Bronzetti nuovi capitani reggenti

Come ogni 1 ottobre (e 1 aprile), cambio dei capitani reggenti a San Marino.
Al posto di Rattini, Socialista, e Righi, Democristiano, diventano capitani reggenti Teodoro Lonfernini, Democristiano, e Denise Bronzetti, Socialdemocratica (Partito dei Socialisti e dei Democristiani). Questa nomina sancisce la definitva rottura della coalizione di destra e la nascita di questa nuova grosse- koalition tra Democristiani e Socialdemocratici, alleati con Liberaldemocratici (Alleanza Popolare) e Conservatori (Noi Sammarinesi).

A novembre sono previste elezioni anticipate, visto che per legge a San Marino non sono permessi ribaltoni. Ad affrontarsi ci sranno questa grosse-koalition, sicura di vincere, contro una coalizione di sinitra e, probabilmente, una piccola coalizione formata dai vari partiti di destra che hanno deciso di rompere con i Democristiani.

Domenica prossima elezioni presidenziali in Venezuela

Domenica prossima elezioni presidenziali in Venezuela, secondo i sondaggi le più serrate da quando Chavez è diventato il presidente.
Ecco i candidati:

Hugo Chavez, Social-populista (Partito Socialista Unito), presidente uscente, al potere dal 1999 (ad eccezione di due giorni nel 2002 durante un tentato golpe militare).

Henrique Capriles, Liberal-conservatore (Movimento Prima la Giustizia). Appoggiano la loro candidatura anche i partiti storici del paese, come i Cristiano-democratici del Comitato dell'Organizzazione Politica Elettorale Indipendente - Partito Popolare, e i Socialdemocratici dell'Azione Democratica.

Oltre a questi due, gli unici che possono effettivamente lottare per la vittoria, ci sono comunque dei candidati minori:

Maria Bolivar, Partito Democratico Unito per la Pace e la Libertà
Orlando Chirinos, Partito del Socialismo e della Libertà

Reina Sequera, Partito del Potere dei Lavoratori
Luis Reyes, Evangelico-democratico (Organizzazione della Rivoluzione Autentica).

Tuesday, September 25, 2012

Lunedi elezioni parlamentari in Georgia

Elezioni parlamentari, lunedi, in Georgia.

I partiti/coalizioni che si giocano la vittoria sono:

Movimento Nazionale Unito: partito di ispirazione liberal-conservatore, del presidente Saakasvhili e del premier Merabishvili, e' considerato il favorito alle elezioni. Tuttavia, lo scandalo delle torture perptuate nei carceri georgiane, scoppiato poche settimane fa, ha causato una grossa defezione da parte dell'elettorato nei confronti del governo, tutto Liberal-conservatore, che potrebbe quindi causare una forte emoraggia di voti.

La coalizione unita di opposizione:

Sogno Georgiano - Georgia Democratica: partito nato da pochi mesi, di ispirazione social-liberale, cerca di incanalare su di se' tutti i voti delle opposizioni.

Partito Conservatore
Partito Repubblicano: di ispirazione liberale
L'Industria Salvera' la Georgia: di ispirazione conservator-industriale
Nostra Georgia - Democratici Liberi
Forum Nazionale: di ispirazione nazional-conservatrice

L'opposizione di ispirazione cristiana:
Movimento Cristiano Democratico
Democratici Europei: di ispirazione popolar-abhkazia

Accanto a queste tre coalizioni, si presentano anche questi altri piccoli partiti:
Nuove Destre: di ispirazione conservatrice
Partito Nazionale Democratico
Partito Laburista
Movimento per una Georgia Fiera (partito fondato dall'ex premier Nogaideli, ex alleato di Saakashvili)
Movimento Popolare
Georgia Libera
Liberta' - Patto di Zviad Gamsakhurdia
Kartuli Dasi
Societa' Merab Kostava
Consiglio dei Lavoratori
Unione degli Sportivi

Bielorussia, alle elezioni-farsa vincono i filo-Lukashenko

Vittoria scontata, alle elezioni parlamentari di domenicai in Bielorussia, dei candidati filo-Lukashenko.

Dei 110 candidati, al primo turno ne sono stati eletti 109.

104 sono Indipendenti, tutti vicini al presidente.

3 sono esponenti del Partito Comunista, allineato al presidente.

1 Social-agrario (Partito Agrario, vicino al presidente).

1 Socialista (Partito Repubblicano del Lavoro e della Giusrtizia, filo-Lukashenko).

Le opposizioni accusano brogli e irregolarita', cosi come gli osservatori dell'OSCE; gli osservatori della CSI hanno invece giudicato le elezioni sostanzialmente democratiche.

Monday, September 24, 2012

Kazakhistan, Akhmetov nuovo premier

Il presidente del Kazakhistan, Nazarbayev, Social-liberale (Raggio di Luce della Madrepatria - Nur Otan), ha destituito oggi il premier Karim Massimov, Social-liberale pure lui, per metterlo alla guida dell'amministrazione presidenziale (carica piu' importante di quella di presidente del consiglio).
Al suo posto, e' stato nominato premier Serik Akhmetov, sempre Social-liberale.

Saturday, September 22, 2012

Etiopia, Desalegn confermato premier

Il parlamento etiope ha confermato come premier Hailemariam Desalegn, Social-sud-etiope (Fronte Democratico Popolare del Sud), fino ad oggi premier ad interim dopo la morte di Zenawi.
Assieme ai Social-sud-etiopi, al governo ci sono anche i Social-tigrini (Partito Popolare Democratico Rivoluzionario),  i Social-amhara (Movimento Democratico Nazionale di Amhara), i Social-oromo (Organizzazione Democratica Popolare di Oromo, i Social-somali (Partito Democratico Popolare Somalo), i Social-afar (Partito Democratico Nazionale Afar), i Social-harari (Lega Nazionale Harari), i Social-argoba (Organizzazione Democratica Popolare Argoba), e i Social-benishangul-gumuz (Partito Democratico Popolare Benishangul Gumuz).

Tuesday, September 18, 2012

Dominica, Williams nuovo presidente

Il presidente della Dominica Nicholas Liverpool, Indipendente, si e' dimesso oggi per problemi di salute; al suo posto il parlamento, all'unanimita' (19 voti su 19) ha nominato presidente Eliud Williams, Laburista, che rimarra' in carica fino al 2013, quindi fino al termine naturale della presidenza Liverpool.
L'opposizione Social-liberale del Partito Unito dei Lavoratori (che ha 2 seggi in parlamento), ha boicottato il voto parlamentare, criticando il modo in cui il premier Skerrit, Laburista, ha deciso per la sostituzione del presidente, a loro dire incostituzionale e svolta senza averli prima consultati.

La Dominica e' una repubblica parlamentare, in cui i poteri del presidente della repubblica sono molto limitati.

Monday, September 17, 2012

Bielorussia, domenica elezioni parlamentari

Elezioni parlamentari domenica in Bielorussia, paese governato dal presidente Lukashenko (considerato l'ultimo dittatore europeo).
I partiti che si contendono la vittoria, in elezioni che saranno viziate da sicuri brogli, sono:

Partito Belaya Rus: di ispirazione centro-conservatore, il partito e' nato nel 2007 ma non ha partecipato alle elezioni dell'anno successivo, anche se moltissimi deputati eletti come indipendenti sono poi entrati nel partito. E' considerato il partito di Lukashenko, anche se il presidente non ne e' mai entrato

Partito Agrario: di ispirazione social-agrario, anche questo partito e' filo-Lukashenko.

Partito Comunista: anche questo alleato a Lukashenko.

Partito Liberale Democratico: di ispirazione nazional-populista e favorevole all'unificazione della Bielorussia alla Russia, alleato a Lukashenko.

Partito di Sinistra Unita "Un Solo Mondo":  di ispirazione social-comunista, l'erede del Partito Comunista durante l'epoca sovietica, è da sempre critico nei confronti del presidente. Nel 1996 da questo partito sono usciti i filo-Lukashenko, che hanno quindi formato il Partito Comunista.

Partito Socialdemocratico: partito di opposzione.

Partito Repubblicano del Lavoro e della Giustizia: di ispirazione socialista, è a favore di Lukashenko.

Partito Socialista Sportivo: filo-Lukashenko.

Partito BFP - Fronte Popolare: di ispirazione Conservatrice, è il maggior partito di opposizione che partecipa alle elezioni.

Non partecipa al voto il Partito Civile Unito (di ispirazione Liberal-conservatrice), per protestare contro l'arresto di loro esponenti per le loro idee politiche.


Esito delle elezioni scontato, quindi: sara' da vedere se il premier Mikhail Myasnikovich, Indipendente, appoggiato dai Social-agrari e dai Comunisti, unici due partiti presenti nel parlamento uscente, dopo le elezioni sara' confermato alla presidenza del consiglio, o se invece sara' sostituito con qualche altra personalita'.

Thursday, September 13, 2012

Libia, Abu Shagur nominato nuovo premier

Con 96 voti parlamentari, sui 200 totali, nominato nuovo premier del paese Mustafa Abu Shagur, Indipendente, appoggiato dagli Islamico-democratici del Partito Giustizia e Sviluppo e dai Social-liberali del Fronte Nazionale.

Sconfitto, per soli 2 voti, l'ex premier e favorito alla vigilia Jibril, leader dei Liberal-conservatori dell'Alleanza delle Forze Nazionali, che avevano stravinto le elezioni parlamentari di luglio, senza pero' riuscire a raggiungere la maggioranza assoluta in parlamento.

Nei prossimi giorni Abu Shagur dovra' formare il suo nuovo governo: vedremo se cerchera' di includere anche uomini del Fronte Nazionale, cosi da formare un governo di unita' nazionale, o se invece decidera' di formare un governo filo-islamico.

Elezioni parlamentari nei Paesi Bassi, vittoria dei Liberali del premier uscente Rutte


Concluse le elezioni parlamentari nei Paesi Bassi, che hanno visto la vittoria dei Liberali del premier uscente Mark Rutte, seguiti a ruota dai Laburisti. Sconfitti invece gli euro-scettici, sia a destra (i Nazional-populisti di Wilders in particolare) che a sinistra (i Social-comunisti su tutti, che fino a pochi giorni fa erano considerati la vera sorpresa delle elezioni).

Questi sono i risultati nel dettaglio:

Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (liberali): 26.5 % dei voti e 41 seggi.
Partito Laburista: 24.7 % dei voti e 38 seggi.
Partito per la Libertà (nazional-populisti): 10.1 % dei voti e 15 seggi.
Partito Socialista (social-comunisti): 9.6 % dei voti e 15 seggi
Appello Cristiano Democratico (cristiano-democratici): 8.5 % dei voti e 13 seggi.
Democrazia '66 (social-liberali): 7.9 % dei voti e 12 seggi.
Unione Cristiana (conservator-cristiani): 3.1 % dei voti e 5 seggi.
Sinistra Verde (social-verdi): 2.3 % dei voti e 4 seggi.
Partito Politico Riformato (nazional-calvinisti): 2.1 % dei voti e 3 seggi.
Partito per gli Animali: 1.9 % dei voti e 2 seggi.
50-Plus (social-pensionati): 1.9 % dei voti e 2 seggi.


Iniziano oggi le consultazioni tra i vari partiti per formare il nuovo governo. Rutte, essendo il leader del maggior partito, sara' molto probabilmente il nuovo premier, e probabile sara' la formazione di un governo di centro-sinistra tra Liberali e Laburisti, forse con l'entrata come junior-partner dei Social-liberali.

Monday, September 10, 2012

Somalia, Hassan Sheikh Mohamoud nuovo presidente

Nominato oggi nuovo presidente somalo Hassan Sheickh Mohamoud, Islamico-democratico (Partito per la Pace e lo Sviluppo), battendo al secondo scrutinio parlamentare, per 190 voti contro 90, l'ex presidente Ahmed.
Al primo scrutinio Ahmed aveva ottenuto 64 voti, Mohamoud 60, il primo ministro Ali 32.

Sunday, September 9, 2012

Angola, risultati definitivi delle elezioni parlamentari; Dos Santos confermato presidente


Pubblicati i risultati definitivi delle elezioni parlamentari in Angola.

Movimento Popolare per la Liberazione (Socialisti, guidati dal presidente Josè Eduardo Dos Santos): 71,84 % dei voti e 175 seggi.

Unione Nazionale per la Totale Indipendenza (Conservatori): 18,66 % e 32 seggi.

Ampia Convergenza per la Salvezza (Centro-conservatori): 6 % e 16 seggi.

Partito di Rinascita Sociale (Socialdemocratici): 1,7 % e 3 seggi.

Fronte di Liberazione Nazionale (Cristiano-democratici): 1,13 % e 2 seggi.

Confermato presidente Josè Eduardo Dos Santos, dal momento che la costituzione prevede che diventa automaticamente presidente della repubblica il leader del partito che alle elezioni ottiene più voti.

L'opposizione ha accusato brogli, mentre gli osservatori dei paesi africani, che pure denunciano una fazosità da parte dei media, tutti favorevoli ai Socialisti, non hanno riscontrato grosse irregolarità. Da notare che, comunque nessun paese occidentale ha mandato propri osservatori per vigilare sul voto.

Mercoledì elezioni parlamentati nei Paesi Bassi

Mercoleì prossimo sono in programma elezioni parlamentari anticipate nei Paesi Bassi, dopo che il 23 aprile il governo di Rutte, Liberale, affiancato dai Cristiano-democratici, era caduto a causa di dissidi con i Nazional-populisti, che garantivano l'appoggio esterno, su materie economiche.

I partiti che si contendono la maggioranza sono:

Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia: di ispirazione liberale, guidato dal premier Mark Rutte, favorevole a politiche economiche tipicamente liberali. In ambito europeo il partito, seppur filo-europeo, è contrario a dare troppi aiuti ai paesi mediterranei in difficoltà, come la Grecia, anche se sembra comunque possibilista, visto che, in caso di vittoria alle elezioni, se vorrà formare un governo, i suoi partner politici sono invece favorevoli a tali aiuti. I sondaggi lo danno come primo partito.

Partito Laburista: di ispirazione laburista, da 10 anni all'opposizione, i sondaggi lo danno come seconda forza politica. Favorevole a mantenere intatto il welfare del paese, in ambito europeo è a favore degli aiuti ai paesi mediterranei in difficoltà.

Partito Socialista: di ispirazione social-comunista, è favorevole a mantenere intatto il welfare del paese, ma, in ambito europeo, è contrario a mantenere gli aiuti ai paesi europei in difficoltà, anzi, a volte dà l'idea di essere addirittura contrario all'Unione Europea stessa. Dato come terzo partito nei sondaggi.

Appello Cristiano Democratico: di ispirazione cristiano-democratico, il partito, filo-europeo, era il maggior partito fino al 2010, anno in cui ha subito un vero e proprio tracollo elettorale. I sondaggi lo danno ancora in perdita di consensi.

Partito per la Libertà: nazional-populista e anti-europeo, xenofobo e razzista, il partito sta subendo una perdita di consensi, dovuto soprattutto al fatto che ormai per gli Olandesi, ora, i probelmi non riguardano più tanto l'integrazione degli stranieri nel tessuto sociale, quanto soprattutto la situazione economica.

Democrazia '66: partito social-liberale e filo-europeo, si è dichiarato pronto a formare un governo di coalizione con i Liberali.

Sinistra Verde: partito di ispirazione social-verde.

Unione Cristiana: di ispirazione conservator-cristiana, in alcuni aspetti vicini a idee nazionalistiche e vagamente xenofobe.

Oltre a questi partiti, ce ne sono anche altri di piccole dimensioni, che difficilmente potranno far entrare dei loro esponenti nel prossimo parlamento.

Friday, September 7, 2012

Kirghizistan, nuovo governo Satybaldiyev

Nominato oggi dal presidente Atambayev, Socialdemocratico, il nuovo primo ministro kirghizo, Zhantoro Satybaldiyev, Indipendente.

Il primo settembre si era infatti dimesso il premier Babanov, Liberal-populista (Partito della Repubblica), dopo che i Conservatori (Ar-Namys) e i Social-liberali (Partito Socialista Ata Meken), suoi partner di governo assieme ai Socialdemocratici, avevano deciso di passare all'opposizione, in disaccordo con le sue politiche economiche. Dopo l'interim del Liberal-populista Aaly Karashev, ora la nomina del nuovo governo, in cui siedono i Socialdemocratici, i Social-liberali e i Conservatori, che assieme riescono a formare una maggioranza di 69 parlamentari su 120.
A questi, si aggiungono anche 11 deputati ribelli dell'opposizione Liberal-populista e Nazional-conservatrice (Terra dei Padri - Ata-Zhurt), che hanno deciso, contro la volonta' dei loro leader, di schierarsi a favore del nuovo esecutivo.

Algeria, Sellal nuovo primo ministro

Dopo le elezioni parlamentari di maggio, si forma il nuovo governo in Algeria.

Il nuovo primo ministro e' Abdelmalek Sellal, Socialista (Fronte di Liberazione Nazionale), partito che alle elezioni aveva ottenuto il 17,35 % dei voti e 208 seggi (su 462).
All'interno del governo non ci sono esponenti di altri partiti, nemmeno del secondo piazzato, i Nazional-conservatori del Raggruppamento Nazionale per la Democrazia, ex partito alleato dei Socialisti, ma da qualche tempo in rotta di collisione con loro.

Al momento non sembrano aver preso piede le idee di innovamento volute dal presidente Boutlefika, Socialista pure lui, seppure con un passato Nazional-conservatore, che negli ultimi mesi, visti anche i vari movimenti riformatrici negli altri paesi del Nord-Africa, aveva chiesto e promesso una svolta nel potere del paese.

Thursday, September 6, 2012

Messico, ufficiale la distribuzione dei seggi parlamentari

Dopo 2 mesi dalle elezioni, la corte elettorale ha annunciato ufficialmente la distribuzione dei seggi nel prossimo parlamento messicano (la vittoria di Nieto, Socialista  del Partito Rivoluzionario Istituzionale, era invece gia' stata proclamata da tempo, cosi come i voti andati per ogni partito).

Camera dei Deputati

Social-liberali (Partito Rivoluzionario Istituzionale): 207 seggi
Conservatori (Partito d'Azione Nazionale): 114 seggi
Socialisti (Partito della Rivoluzione Democratica): 101 seggi
Verdi (Partito Ecologista Verde): 33 seggi
Laburisti (Partito Laburista): 19 seggi
Socialdemocratici (Movimento dei Cittadini): 16 seggi
Liberali (Partito Nuova Alleanza): 10 seggi

Senato

Social-liberali (Partito Rivoluzionario Istituzionale): 52 seggi
Conservatori (Partito d'Azione Nazionale): 38 seggi
Socialisti (Partito della Rivoluzione Democratica): 22 seggi
Verdi (Partito Ecologista Verde): 9 seggi
Laburisti (Partito Laburista): 4 seggi
Socialdemocratici (Movimento dei Cittadini): 2 seggi
Liberali (Partito Nuova Alleanza): 1 seggio


Da notare che la coalizione tra Social-liberali e Verdi, che hanno sostenuto Nieto alla presidenza, sfiorano ma non raggiungono la maggioranza assoluta nella camera dei deputati, cosi come al senato.
Vedremo se tenteranno di far avvicinare a sè i Socialdemocratici (comunque non sufficienti al senato) o se invece tenteranno un approccio con gli storici rivali Conservatori, che gia' negli ultimi mesi hanno tenuto con loro un comportamento piu' conciliante.

Sunday, September 2, 2012

Angola, vittoria del partito del presidente Dos Santos

Secondo i primi risultati provvisori, alle elezioni parlamentari angolane ha stravinto il Movimento Popolare per la Liberazione, di ispirazione Socialista, del presidente Josè Eduardo Dos Santos, che sarà quindi riconfermato presidente.
Secondo i primi risultati, i Socialisti hanno ottenuto il 74 % dei voti circa, mentre i Conservatori dell'Unione Nazionale per la Totale Indipendenza, il 18 % circa.
Terzi, molto staccati, i Centro-conservatori dell'Ampia Convergenza per la Salvezza, con circa il 5 %.

Molto alta l'astensione, visto che è andato al voto meno della metà della popolazione, e solo poco più del 30 % nella capitale Luanda, storica roccaforte dei Socialisti.

I Conservatori hanno denunciato irregolarità, e annunciano di andare per vie legali per contestare i risultati.

I risultati definitivi dovrebbero arrivare entro 2 settimane.