Estonia, Karis eletto nuovo presidente della repubblica

Il parlamento estone si è riunito per la seconda volta votare il nuovo presidente della repubblica, questi i voti del primo turno:

Alar Karis, Indipendente: 72 voti parlamentari
Schede bianche: 8
Assenti: 21

Avendo superato i 2/3 dei voti parlamentari, ossia 68 voti, Karis, al momento presidente del museo nazionale estone, è stato quindi nominato nuovo presidente della repubblica.
Il suo mandato inizierà ufficialmente l'11 ottobre, quando andrà a sostituire l'uscente Kersti Kaljulaid, Indipendente, in carica dal 2016.

Norvegia, fra 13 giorni le elezioni parlamentari

Fra 13 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari norvegesi; questi i partiti in lizza:

Partito di Destra: partito di ispirazione conservatrice, guidato dalla premier Erna Solberg, in carica dal 2013
Partito Laburista: partito di ispirazione laburista
Partito Centrista: partito di ispirazione centro-agraria
Partito Socialista di Sinistra: partito di ispirazione socialista
Partito Cristiano Popolare: partito di ispirazione cristiano-democratica, junior partner del governo Solberg
Partito di Sinistra: partito di ispirazione liberale, junior partner del governo Solberg
Partito del Progresso: partito di ispirazione conservator-populista
Partito Comunista: partito di ispirazione comunista
Partito Rosso: partito di ispirazione marxista
Partito dei Pensionati: partito di ispirazione conservator-pensionato
Partito dell'Ambiente - I Verdi: partito di ispirazione verde
I Cristiani: partito di ispirazione conservator-cristiana
Democratici: partito di ispirazione nazional-populista
Partito della Costa: partito di ispirazione conservator-agraria
Partito dei Pirati: partito di ispirazione liberal-populista
Alleanza - Alternativa: partito di ispirazione nazionalista
Partito della Salute
Iniziativa Femminista: partito di ispirazione femminista
Il Partito della Generazione
Partito Generazione
Salvare la Natura
L'Azione Popolare - No ai Pedaggi: partito contrario ai pedaggi autostradali
Partito Centrista: partito di ispirazione centrista
Partito dell'Industria e del Commercio
Attenzione al Paziente: partito che chiede l'ampliamento dell'ospedale della municipalità di Alta
Partito Capitalista: partito di ispirazione libertaria

Aruba, Paesi Bassi, Wever-Croes propone coalizione governativa

Il premier in pectore di Aruba, isola caraibica sotto sovranità olandese, Evelyn Wever-Croes, Social-indipendentista (Movimento Elettorale Popolare), ha proposto al governatore Alfonso Boekhoudt, Indipendente, una coalizione governativa formata da Social-indipendentisti e Laburisti (RAIZ - Radici), con Wever-Croes stesso premier. Vedremo se si riuscirà a formare questo esecutivo, e se otterrà la fiducia parlamentare.

Estonia, fallisce il primo tentativo di elezione del nuovo presidente

Il parlamento estone si è riunito per votare il nuovo presidente della repubblica, questi i voti del primo turno:

Alar Karis, Indipendente: 63 voti parlamentari
Voti bianchi: 16
Astensione: 1
Assenti: 21

Non avendo ottenuto 68 voti, ossia i 2/3 dei voti parlamentari, Karis non è stato eletto presidente, e sarà quindi necessario un secondo turno, previsto per domani. Karis è l'unico candidato, dal momento che è l'unico ad aver ottenuto la nomina da parte di 21 parlamentari, condizione necessaria per poter essere ammesso al voto. Il governo dei Liberali (Partito della Riforma) e dei Social-liberali (Partito di Centro), così come i Socialdemocratici (Partito Socialdemocratico) e i Conservatori (Isamaa - Madrepatria) hanno dichiarato di appoggiare Karis, mentre i Nazional-conservatore (Partito Conservatore Popolare), hanno dichiarato di votare contro la candidatura Karis.
Se nominato presidente, Karis andrà a sostituire Kersti Kaljulaid, Indipendente, la quale avrebbe anche voluto cercare un secondo mandato, ma, un po' a sorpresa, non è riuscita ad ottenere l'appoggio di 21 parlamentari per potersi candidare.

Perù, il parlamento vota la fiducia al governo Bellido

Con 73 voti favorevoli e 50 contrari, il parlamento peruviano ha votato la fiducia al governo guidato da Guido Bellido, Social-comunista (Perù Libero). Bellido prende il posto di Violeta Bermudez, Indipendente, in carica da novembre 2020.

Macau, Cina, fra 13 giorni le elezioni parlamentari

Fra 13 giorni a Macau, città autonoma della Cina, si svolgeranno le elezioni parlamentari; questi i partiti e le coalizioni in lizza:

Unione Macao - Guandong: partito di ispirazione liberal-conservator-cinese
Unione per la Promozione del Progresso: partito di ispirazione social-cinese
Nuova Speranza: partito di ispirazione social-liberal-indipendentista
Unione per lo Sviluppo: partito di ispirazione centro-conservator-cinese
Guardare Civile
Sinergia
Nuovo Potere
Forza di Sviluppo
Piattaforma Huiqing
Promozione e Alleanza Pubblicitaria Legge Comune
Potere dei Pensieri Politici
Ou Mun Kong I
Associazione dei Cittadini Uniti: partito di ispirazione conservator-cinese, spostatosi più a destra

Il premier uscente è Hot Lata Seng, Indipendente filo-cinese.

Malaysia, Yaakob forma il suo governo

Il neo-premier malese Ismail Sabri Yaakob, Conservatore (Organizzazione Nazionale Unita), ha dato vita al suo nuovo governo, formato, oltre che dai Conservatori, anche da Conservator-islamici (Partito Islamico Pan-Malaysiano), Islamico-democratici (Partito Indigeno Unito), Conservator-cinesi (Associazione Cinese), Conservator-indiani (Congresso Indiano), Conservator-sabah (Partito Unito Sabah), Centro-conservatori (Partito di Unione Tradizionale Bumiputera), e Centro-sabah (Partito Popolare Unito Sabah), e appoggiato esternamente da Nazional-sabah (Partito della Solidarietà Sabah), Conservator-sarawak (Partito Popolare Sarawak), Liberali (Partito Movimento Popolare), Centro-sarawak (Partito Popolare Unito Sarawak), Social-sarawak (Partito Democratico Progressista), e Social-sabah (Partito Progressista Sabah).

Bulgaria, alla Ninova il compito di formare il nuovo governo

Il presidente bulgaro Rumen Radev, Indipendente, ha dato a Korneliya Ninova, Socialista (Partito Socialista), il compito di tentare di formare il nuovo esecutivo, in qualità di leader del terzo partito del parlamento, dopo che i candidati del primo e del secondo partito hanno fallito il loro tentativo.
Anche il tentativo della Ninova sembra però destinato al fallimento, dal momento che sia i Conservator-populisti (C'è un Certo Popolo), che i Conservatori (Cittadini per lo Sviluppo Europeo - Gerb), hanno detto che non si stringeranno un accordo con i Socialisti. Nel caso anche il tentativo della Ninova dovesse fallire, la costituzione prevede il ritorno alle elezioni, le terze in un anno.

Marocco, fra 13 giorni le elezioni parlamentari

Fra 13 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari marocchine, questi i partiti in lizza:

Partito della Giustizia e dello Sviluppo: partito di ispirazione islamico-democratico, guidato dal premier Saad Eddine El Othmani, in carica dal 2017
Movimento Popolare: partito di ispirazione liberale, junior partner del governo Othmani
Partito del Progresso e del Socialismo: partito di ispirazione socialista, junior partner del governo Othmani
Raggruppamento Nazionale degli Indipendenti: partito di ispirazione liberal-conservatore, junior partner del governo Othmani
Partito Indipendentista - Istiqlal: partito di ispirazione conservatrice
Partito dell'Autenticità e della Modernità: partito di ispirazione social-liberale
Unione Socialista delle Forze Popolari: partito di ispirazione socialdemocratica, junior partner del governo Othmani
Fronte delle Forze Democratiche: partito di ispirazione social-comunista
Unione Costituzionale: partito di ispirazione liberal-monarchica, junior partner del governo Othmani
Partito Laburista: partito di ispirazione laburista
Movimento Democratico e Sociale: partito di ispirazione social-monarchico
Partito Verde di Sinistra: partito di ispirazione social-verde
Partito Sociale di Centro
Alleanza dell'Accordo e della Restaurazione
Partito dell'Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile: partito di ispirazione verde
Nuovo Partito Democratico
Partito della Rinascita
Partito della Rinascita e dell'Uguaglianza
Federazione della Sinistra Democratica: partito di ispirazione demo-socialista
Partito della Rinascita e della Virtù: partito di ispirazione conservator-islamica
Partito dell'Unione e della Democrazia 
Unione per la Democrazia
Partito Nazionale Democratico: partito di ispirazione nazional-conservatrice
Partito della Speranza
Partito della Libertà e della Giustizia Sociale
Partito della Società Democratica
Partito Democratico dell'Indipendenza
Partito Socialista Unificato: partito di ispirazione centro-socialista

Zambia, inizia ufficialmente il mandato presidenziale di Hichilema

Inizia ufficialmente oggi in Zambia il mandato presidenziale di Hakainde Hichilema, Liberale (Partito Unito per lo Sviluppo Nazionale). Hichilema prende il posto di Edgar Lungu, Socialista (Fronte Patriottico), in carica dal 2015

Tunisia, il presidente Saied prolunga la sospensione del parlamento "fino a prossimo ordine"

Il presidente tunisino Kais Saied, Indipendente, ha deciso di prlungare "fino a nuovo ordine" il parlamento del paese, poco prima che scadessero i 30 giorni di sospensione da lui voluta un mese fa. Il paese è ancora senza primo ministro, con il presidente Saied che, ad ora, detiene il potere esecutivo. I partiti accusano il presidente di un vero e proprio golpe istituzionale.

Svezia, il premier Lofven annuncia le proprie dimissioni per novembre

Il premier svedese Stefan Lofven, Socialdemocratico (Partito Socialdemocratico), ha annunciato che in novembre lascerà la premiership, in modo tale da favorire la formazione di una nuova leadership del Partito Socialdemocratico in vista delle elezioni politiche, previste per l'anno successivo.

Zambia, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari zambiane, questi i risultati:

Liberali (Partito Unito per lo Sviluppo Nazionale): 46.64 % dei voti e 82 seggi parlamentari
Socialisti (Fronte Patriottico): 35.30 % dei voti e 63 seggi parlamentari
Partito dell'Unità Nazionale e del Progresso: 0.28 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Indipendenti: 10 seggi parlamentari
Nominati: 11 seggi

Non riescono ad eleggere nessun parlamentare:

Marxisti-leninisti (Partito Socialista): 1.20 % dei voti
Liberaldemocratici (Partito Democratico): 1.05 % dei voti
Alleanza Popolare per il Cambiamento: 0.37 % dei voti
Centro-socialisti (Partito Nazionale Unito per l'Indipendenza): 0.27 % dei voti
Social-liberali (Forum per la Democrazia e lo Sviluppo): 0.09 % dei voti
Movimento della Leadership: 0.08 % dei voti
Cristiano-democratici (Partito Cristiano Democratico): 0.07 % dei voti
Socialdemocratici (Movimento per la Democrazia Multi-Partitica): 0.07 % dei voti
Laburisti (Congresso Nazionale Democratico): 0.07 % dei voti
Liberal-conservatori (Nuovo Partito dell'Eredità): 0.04 % dei voti
Partito Dorato: 0.02 % dei voti
Conservatori (Partito della Restaurazione Nazionale): 0.01 % dei voti
Uniti per uno Sviluppo Sostenibile: 0.01 % dei voti
Zambia Prospera, Unita e in Pace: 0.01 % dei voti
Movimento per un Cambiamento Democratico: 0.01 % dei voti
Verdi (Partito Verde): 0.01 % dei voti
Movimento Terza Liberazione
Patrioti per un Progresso Economico: <0.01 % dei voti
Marxisti (Combattenti per la Libertà Economica): <0.01 % dei voti

Barbados, dal 30 novembre il paese diventa una repubblica, la governatrice generale Mason sarà la prima presidente

Il parlamento delle Barbados ha deciso che il paese diventerà ufficialmente una repubblica il 30 novembre, svincolandosi definitivamente dal Regno Unito, come aveva deciso l'anno scorso la premier Mia Mottley, Laburista (Partito Laburista). Prima presidente del paese sarà l'odierna governatrice generale Sandra Mason, Indipendente.

Malaysia, Yaakob ufficialmente nuovo premier

Il parlamento malese si è riunito per votare il nuovo primo ministro, questi i risultati:

Ismail Sabri Yaakob, Conservatore (Organizzazione Nazionale Unita): 114 voti
Anwar Ibrahim, Social-liberale (Partito Popolare della Giustizia): 105 voti

Yaakob è stato quindi nominato nuovo primo ministro del paese, e va a sostituire il dimissionario Muhyiddin Yassim, Islamico-democratico (Partito Indigeno Unito).
Ora Yaakob dovrà formare il suo nuovo governo.

Bulgaria, Mitov rinuncia a formare il nuovo governo

Il premier in pectore bulgaro Daniel Mitov, Indipendente, ha rimesso il mandato esplorativo al presidente Rumen Radev, Indipendente, dal momento che non è riuscito a trovare una maggioranza in parlamento: solo Conservatori (Cittadini per lo Sviluppo Europeo - Gerb) e Cristiano-democratici (Unione delle Forze Democratiche) hanno infatti dichiarato che lo avrebbero appoggiato. Nei prossimi giorni il presidente Radev dovrà quindi indicare un nuovo primo ministro, questa volta indicato dal terzo partito in parlamento, ossia i Socialisti (Partito Socialista), ma anche questo tentativo probabilmente andrà a vuoto, dal momento che i Centro-populisti (C'è un Certo Popolo), che detengono la maggioranza relativa in parlamento, hanno già detto che non voteranno mai a favore di un governo il cui premier sia stato indicato da un altro partito: molto probabilmente questo stallo parlamentare porterà a nuove elezioni, le terze del 2021.

Malaysia, Yaakob nominato nuovo primo ministro

Il re malese Abdullah ha nominato nuovo primo ministro Ismail Sabri Yaakob, Conservatore (Organizzazione Nazionale Unita), al posto del dimissionario Muhyiddin Yassim, Islamico-democratico (Partito Indigeno Unito). Yaakob deve ora essere confermato dal parlamento, conferma che appare scontata dal momento che, oltre ai Conservatori, anche Conservator-islamici (Partito Islamico Pan-Malaysiano), Islamico-democratici, Nazional-sabah (Partito della Solidarietà Sabah), Conservator-cinesi (Associazione Cinese), Conservator-indiani (Congresso Indiano), Conservator-sabah (Partito Unito Sabah), Conservator-sarawak (Partito Popolare Sarawak), Centro-conservatori (Partito di Unione Tradizionale Bumiputera), Liberali (Partito Movimento Popolare), Centro-sabah (Partito Popolare Unito Sabah), Centro-sarawak (Partito Popolare Unito Sarawak), Social-sarawak (Partito Democratico Progressista), e Social-sabah (Partito Progressista Sabah), hanno dichiarato che voteranno a favore di Yaakob. Successivamente Yaacob dovrà poi formare il suo esecutivo.

Afghanistan, il vice di Ghani, Saleh, si auto-proclama presidente

Il vice-presidente afghano Amrullah Saleh, Indipendente, dopo la fuga all'estero del presidente Ashraf Ghani, Indipendente, si è auto-proclamato presidente del paese, e ha detto che non scenderà mai a patti con i Fondamentalisti-islamici (Talebani). Il proclama di Saleh è del tutto aleatorio, dal momento che la quasi totalità del paese, capitale Kabul compresa, è ora sotto il controllo dei Fondamentalisti-islamici, sotto la guida di Hibatullah Akhundzada.

Estonia, fra 13 giorni il parlamento si riunisce per nominare il nuovo presidente

Fra 13 giorni in Estonia inizia il processo parlamentare per la nomina del nuovo presidente della repubblica. La costituzione prevede che sia il parlamento a nominare il presidente, per cui non ci sono candidati ufficiali, ma solo personalità che si sono dichiarate interessati, ossia:

Kersti Kaljulaid, Indipendente, presidente uscente, in carica dal 2016
Henn Polluaas, Nazional-conservatore (Partito Conservatore Popolare)
Tarmo Soomere, Indipendente

Queste candidature non sono comunque vincolanti, dal momento che sono i parlamentari a dire chi sarà candidato all'elezioni, nominando loro candidati tra il 26 e il 28 agosto: solo chi otterrà l'appoggio di almeno 21 parlamentari, potrà essere ufficialmente un candidato. Per poter essere eletto presidente, il candidato dovrà quindi ottenere almeno i 2/3 dei voti, altrimenti la palla passerà ad un collegio elettorale, formato da parlamentari e rappresentati dei governi locali.
La conferma della Kaljulaid non è per niente scontata, dal momento che il premier Kaja Kallas, Liberale (Partito della Riforma) ha fatto recentemente dichiarazioni tiepide nei confronti della Kaljulaid, considerata troppo divisiva.
La nomina della presidenza potrebbe anche causare uno strappo nel governo, dal momento che i Social-liberali (Partito di Centro), partner dei Liberali, punterebbero alla carica presidenziale, magari con l'ex premier Juri Ratas, ma i Liberali si sono dichiarati, anche in questo caso, tiepidi nei confronti di un esponente Social-liberale alla presidenza della repubblica, preferendo invece almeno una personalità iscritta a nessun partito.

Iran, Raisi forma il suo governo

Il neo-presidente iraniano Ebrahim Raisi, Islamico-democratico (Associazione Combattente Clericale), ha formato il suo esecutivo, cui fanno parte, oltre agli Islamico-democratici, anche Fondamentalisti-islamici (Fronte della Stabilità della Rivoluzione Islamica), Islamico-conservatori (Partito degli Esecutori di Costruzione) Conservatori (Partito della Moderazione e dello Sviluppo), Liberal-conservator-islamici (Coalizione Islamica), Centristi (Fronte di Resistenza Islamica), e Liberali (Fronte della Partecipazione Islamica).

Madagascar, formato il nuovo governo Ntsay

Il premier malgascio Christopher Ntsay, Indipendente, ha formato il suo nuovo governo, costituito da Social-liberali (Gioventù Democratica) e Indipendenti.

Malaysia, il premier Yassim si è dimesso

Il premier malese Muhyiddin Yassim, Islamico-democratico (Partito Indigeno Unito), ha consegnato le dimissioni del proprio governo al re Abdullah. La decisione del premier arriva dopo che i Conservatori (Organizzazione Nazionale Unita) avevano deciso di lasciare il suo governo e passare all'opposizione, critiando la politica economica del premier, così come il modo con il quale il governo sta fronteggiando la crisi sanitaria causata da COVID-19, considerata dai Conservatori troppo debole. Il re ha comunque deciso che Yassim rimarrà premier fintanto che non si formerà un nuovo governo.

Canada, indette elezioni anticipate

D'accordo con la governatrice Mary Simon, Indipendente, il premier canadese Justin Trudeau, Liberale (Partito Liberale), ha sciolto il parlamento e indetto elezioni anticipate per il 20 ottobre, due anni prima della sua scadenza naturale. Trudeau è convinto infatti che dopo le elezioni il suo partito ottenga la maggioranza assoluta in parlamento, rispetto ad adesso dove il suo partito ha solo la maggioranza relativa e il suo governo è quindi un governo di minoranza.

Afghanistan, Kabul viene conquistata dai Fondamentalisti-islamici, il prediente Ghani fugge in Tajikistan

Shock in Afghanistan: dopo un'avanzata velocissima e incredibile, i Fondamentalisti-islamici (Talebani) hanno occupato quasi tutto il paese e hanno conquistato la stessa capitale Kabul. Il presidente Ashraf Ghani, Indipendente, è fuggito, rifugiandosi in Tajikistan. Il potere è passa quindi al leader dei Fondamentalisti-islamici Hibatullah Akhundzada.

Zambia, Hichilema vince le elezioni presidenziali

Si sono svolte le elezioni presidenziali zambiane, questi i risultati:

Hakainde Hichilema, Liberale (Partito Unito per lo Sviluppo Nazionale): 59.02 % dei voti
Edgar Lungu, Socialista (Fronte Patriottico): 38.71 % dei voti
Harry Kalaba, Partito Democratico: 0.53 % dei voti
Andyford Banda, Alleanza Popolare per il Cambiamento: 0.42 % dei voti
Fred M'membe, Marxista-leninista (Partito Socialista): 0.35 % dei voti
Highvie Hamududu, Partito dell'Unità Nazionale e del Progresso: 0.22 % dei voti
Chishala Kateka, Liberal-conservatore (Nuovo Partito dell'Eredità): 0.17 % dei voti
Charles Chanda, Zambia Prospera, Unita e in Pace: 0.14 % dei voti
Lazarus Chisela, Uniti per uno Sviluppo Sostenibile: 0.11 % dei voti
Nevers Mumba, Socialdemocratico (Movimento per la Democrazia Multi-Partitica): 0.10 % dei voti
Enock Tonga, Movimento Terza Liberazione: 0.07 % dei voti
Trevor Mwamba, Centro-socialista (Partito Nazionale Unito per l'Indipendenza): 0.06 % dei voti
Sean Tembo, Patrioti per un Progresso Economico: 0.04 % dei voti
Stephen Nyirendra, Conservatore (Partito della Restaurazione Nazionale): 0.04 % dei voti
Richard Silumbe, Movimento della Leadership: 0.03 % dei voti
Kasonde Mwenda, Marxista (Combattenti per la Libertà Economica): 0.03 % dei voti

A sorpresa quindi Hichilema ha sconfitto il presidente uscente Lungu e ha vinto le elezioni. Lungu ha però accusato irregolarità: vedremo se accetterà i risultati e lascerà pacificamente il potere oppure farà resistenza.

Madagascar, il presidente destituisce tutti i ministri del governo Ntsay, confermando solo il premier stesso

Il presidente malgascio Andry Rajoelina, Social-liberale (Gioventù Democratica), ha deciso di destituire tutti i ministri del governo. Ha confermato solo il premier Christopher Ntsay, Indipendente. La decisione del presidente arriva mentre il paese si trova in una grave crisi per mancanza di cibo, e dopo che varie personalità militari sono state accusate dal presidente stesso di voler organizzare un colpo di stato.

Siria, Arnous forma il suo nuovo governo

Il premier siriano Hussein Arnous, Social-nazionale (Partito Baath), ha formato il suo nuovo esecutivo, cui fanno parte Social-nazionali e uomini indipendenti.

Polonia, i Cristiano-democratici passano all'opposizione

In Polonia i Cristiano-democratici (Accordo), in contrasto con la politica economica del premier, hanno deciso di lasciare il governo di Mateusz Morawiecki, Nazional-conservatore (Legge e Giustizia), e di passare all'opposizione. In particolare i Cristiano-democratici si sono dichiarati contrari ad una legge che prevederebbe che tutti i media polacchi debbano essere retti da capitali europei: molti analisti hanno visto questa mossa come un tentativo del governo di silenziare una delle maggiori tv private del paese, al momento controllata dalla holding statunitense Discovery.
Ora il governo di Morawiecki è formato solo da Nazional-conservatori e da Nazional-cristiani (Polonia Unita).

Bulgaria, Nikolov rinuncia a presentare il proprio governo al parlamento

Il premier in pectore bulgaro Plamen Nikolov, Indipendente, ha deciso di rinunciare a proporre il proprio governo al parlamento, dal momento che è certo non otterrà la fiducia. Infatti solo i Conservator-populisti (C'è un Certo Popolo), che parteciperebbero al governo, e i Socialisti (Partito Socialista) avevano garantito l'appoggio del suo esecutivo.
Il leader dei Conservator-populisti Slavi Trifonov prospetta quindi nuove elezioni, anche se l'ultima parola spetta al presidente della repubblica Rumen Radev, Indipendente, che in realtà non sembra così favorevole ad una terza tornata elettorale in pochi mesi.

Bulgaria, Nikolov propone un governo di minoranza

In seguito ai colloqui con i vari partiti in parlamento, il premier bulgaro in pectore Plamen Nikolov, Indipendente, ha proposto al presidente della repubblica Rumen Radev, Indipendente, un governo di minoranza, formato da Conservator-populisti (C'è un Certo Popolo) e uomini Indipendenti. Ora questo governo, per entrare in funzione, dovrà ottenere il voto di fiducia parlamentare: voto non scontato, dal momento che, oltre ai Conservator-populisti, al momento solo i Socialisti (Partito Socialista) hanno garantito il voto di fiducia.

Moldova, il governo Gavrilita ottiene la fiducia parlamentare

Con 61 voti favorevoli su 101, il parlamento moldavo ha votato la fiducia al governo guidato da Natalia Gavrilita, Liberal-conservatrice (Partito di Azione e Solidarietà), e costituito da Liberal-conservatori e uomini Indipendenti.

Santa Lucia, nasce ufficialmente il nuovo governo Pierre

Nasce ufficialmente oggi il nuovo governo di Santa Lucia guidato da Philip Joseph Pierre, Laburista (Partito Laburista), e formato da soli Laburisti.

Moldova, la Gavrilita forma il suo governo

La premier moldava in pectore Natalia Gavrilita, Liberal-conservatrice (Partito di Azione e Solidarietà), ha formato il suo governo, costituito da Liberal-conservatori e uomini Indipendenti. Ora dovrà ottenere la fiducia del parlamento per entrare ufficialmente in carica e sostituire quello di Aureliu Ciocoi, Indipendente, in carica da dicembre 2020.

Messico, il referendum non passa per bassa affluenza

Si è svolto in Messico il referendum nel quale veniva chiesto ai cittadini se gli ex presidenti della repubblica potessero essere giudicati per corruzione per fatti svolti durante il loro mandato presidenziale, o se invece debbano godere di immunità. Questi i risultati:

Sì: 98.44 % dei voti
No: 1.56 % dei voti

Tuttavia, poichè solo il 7.11 % degli aventi diritto al voto si è recato al voto, il referendum non passa. Il presidente Andreas Manuel Lopez Obrador, Social-populista (Movimento di Rigenerazione Nazionale), favorevole al referendum, ha detto comunque di essere contento del risultato e che si muoverà per far approvare una legge che vada in tal senso.

Armenia, Pashinyan forma il suo nuovo governo

In seguito alle elezioni parlamentari di qualche settimana fa, il presidente armeno Armen Sarkissian, Indipendente, ha dato il compito di formare il nuovo governo al premier uscente Nikol Pashinyan, Social-liberale (Contratto Civile), la cui coalizione ha vinto le elezioni. Pashinyan ha quindi dato vita al suo nuovo esecutivo, formato da soli Social-liberali e Indipendenti, e appoggiato esternamente da Liberali (Partito della Potente Patria) e Laburisti (Partito Laburista Unito).

Iran, inizia il mandato presidenziale di Raisi

Inizia ufficialmente oggi il mandato presidenziale iraniano di Ebrahim Raisi, Islamico-democratico (Associazione Combattente Clericale), eletto presidente qualche settimana fa. Raisi prende il posto di Hassan Rohuani, Conservatore (Partito della Moderazione e dello Sviluppo), in carica dal 2013.

Siria, Arnous confermato premier

Il presidente siriano Bashir Assad, Social-nazionale (Partito Baath), rieletto presidente alcune settimane fa, ha confermato alla carica di primo ministro Hussein Arnous, Social-nazionale, in carica dal 2020. Ora Arnous dovrà cercare di formare il suo nuovo governo.

Madagascar, il presidente Rajoelina accusa l'esercito di voler effettuare un golpe

Il presidente malgascio Andry Rajoelina, Social-liberale (Gioventù Determinata), ha accusato parte dell'esercito e della polizia di aver cercato di effettuare un colpo di stato, cercando addirittura di assassinarlo. Subito dopo, ha deposto alte cariche militari e della polizia. Uomini vicini al presidente hanno accusato la Francia di essere parte integrante al tentato golpe, anche se Rajoelina ha preferito non esprimersi su questo punto; la Francia ha invece smentito categoricamente ogni coinvolgimento, affermando invece di essere disponibile a dare tutto l'aiuto possibile al presidente.

Myanmar, il generale Hlaing si auto-proclama premier

Il generale golpista birmano Min Aung Hlaing, Indipendente, si è auto-proclamato primo ministro del paese. Pur promettendo elezioni libere e democratiche in futuro, ha anche affermato che l'interim militare al governo potrebbe durare fino al 20232.