Friday, November 30, 2012

Crisi istituzionale a Sao Tome' e Principe

Crisi istituzionale in Sao Tome' e Principe.
La settimana scorsa i Social-liberali (Forze per un Movimento di Cambimento Democratico - Partito Liberale), appoggiati dai Liberal-conservatori (Partito della Convergenza Democratica - Gruppo di Riflessione) e dai Socialdemocratici (Movimento per la Liberazione - Partito Socialdemocratico) avevano chiesto di mettere in calendario parlamentare una mozione di sfiducia al premier Patrice Trovoada, Centro-conservatore (Azione Democratica Indipendente), provocando di fatto l'ira dei Centro-conservatori stessi, i quali, per evitare la sfiducia del loro governo, decidono di lasciare il parlamento. Inoltre il presidente del parlamento, Centro-conservatore lui stesso, lascia l'incarico: in questo modo i Centro-conservatori cercano non tanto di mantenere Trovoada premier, quanto piuttosto di impedirne la sfiducia e quindi la formazione di un nuovo governo, chiedendo invece elezioni anticipate.
Il parlamento, pero', mercoledi 28 novembre si riunisce lo stesso, senza i Centro-conservatori, e con 29 voti favorevoli e 0 contrari (i Conservatori sarebbero stati 26) il governo Trovoada viene sfiduciato. Trovoada non accetta il risultato, dichiarando quella riunione parlamentare illeggittima, e si considera ancora premier del paese, affermando comunque di essere favorevole ad elezioni anticipate, rigettate invece dagli altri partiti.
Vedremo ora se e come la Corte Costituzionale o il presidente Manuel Pinto da Costa interverranno sulla vicenda.

Thursday, November 29, 2012

Romania, fra 10 giorni le elezioni parlamentari

Sono previste tra una decina di giorni le elezioni parlamentari in Romania, in cui la coalizione uscente, al potere da maggio dopo un ribaltone, dovrebbe riuscire ad ottenere agevolmente la maggioranza assoluta in parlamento. Prevista invece una brutta batosta per la coalizione del presidente Basescu, che comunque qualche mese fa è riuscito ad averla vinta su un tentato impeachment nei suoi confronti.
Questi i partiti che si presentano alle elezioni:

Coalizione Unione Social-liberale (coalizione al momento al governo, data come favorita nei sondaggi), formata da:
Partito Socialdemocratico: guidato dal premier Victor Ponta
Partito Nazionale Liberale: partito di ispirazione Liberale e guidato dall'ex presidente Crin Antonescu, fa parte del governo Ponta
Partito Conservatore: partito di ispirazione Centro-conservatrice, fa parte del governo Ponta
Unione Nazionale per il Progresso: partito di ispirazione Social-liberale, al momento appoggia esternamente il governo Ponta

Coalizione Alleanza di Destra, formata da:
Partito Democratico Liberale: partito di ispirazione Conservatrice, è guidato dal presidente Traian Basescu
Forza Civica: partito Liberal-conservatore è guidato dall'ex premier Mihai Razvan Ungureanu, fino a poche settimane fa Indipendente
Partito Nazionale Contadino - Partito Cristiano Democratico: partito di ispirazione Cristiana-democratica

Oltre a queste due grandi coalizioni, si presentano anche:
Partito Popolare - Dan Diaconescu: partito di ispirazione Nazional-populista, guidato dal presentatore televisivo Diaconescu, molti sondaggi lo danno come secondo partito, davanti alla stessa Alleanza di Destra
Partito della Grande Romania: partito di ispirazione Nazional-fascista
Unione Democratica Ungherese: partito di ispirazione Popolar-ungherese
Partito Popolare
Partito Ecologista
Partito Popolare per la Protezione Sociale
Partito Nazionale Cristiano Democratico: partito di ispirazione Nazional-cristiana
Alleanza Socialista: partito di ispirazione Marxista-Leninista
Partito Socialdemocratico dei Lavoratori

Infine, si presentano anche moltissimi partiti a difesa dei diritti delle varie minoranze etniche del paese (oltre all'Unione Democratica Ungherese, da sempre partito di peso nel panorama politico del paese):

Partito Popolare Ungherese Transilvano
Partito Socialdemocratico Rom: partito di ispirazione Social-rom
Forum Democratico Tedesco: partito di ispirazione Popolar-tedesca
Unione Armena
Unione Serba
Assemblea Macedone
Assemblea Italiana
Unione Bulgara del Banato
Unione Greca
Federazione delle Comunità Ebraiche
Comunità Russa dei Lipoveni
Unione Croata
Lega Albanese
Unione Democratica dei Turco-Islamici Tatari
Unione Ucraina
Unione Culturale Rutena
Unione Democratica Turca
Unione Democratica Slovacca e Ceca
Unione Polacca

Wednesday, November 28, 2012

Ucraina, il premier Azarov si e' dimesso

Il premier ucraino Mykola Azarov, Conservator-russo (Partito delle Regioni), assieme ad altri 8 suoi ministri, ha presentato le dimissioni al presidente Yanukovich, dopo essere stato eletto parlamentare nelle elezioni di qualche settimana fa. Infatti la legge impone ad ogni deputato appena eletto di lasciare il precedente lavoro.
Vedremo ora quale sara' la prossima mossa del presidente Yanukovich, in vista dela prima riunione del parlamento neo-eletto, a dicembre: la situazione politica sembra essere di stallo, in quanto i Conservator-russi, seppur nettamente in maggioranza in parlamento, non hanno pero' i numeri per governare da soli, e i loro ex partner di governo, i Comunisti, hanno dichiarato di non voler piu' far parte di un governo da loro guidati. Potrebbero essere comunque sufficienti i voti dei molti Indipendenti eletti, ma un loro appoggio fondamentale rischierebbe di dar vita ad una maggioranza parlamentare molto posticcia e poco affidabile.

Ghana, fra 10 giorni le elezioni generali

Fra 10 giorni si svolgeranno in Ghana le elezioni presidenziali e parlamentari.

I candidati alle presidenziali sono:

John Dramani Mahama, Socialdemocratico (Congresso Nazionale Democratico), presidente uscente, e' in carica dal 24 luglio 2012 in qualita' di vicepresidente, dopo la morte per infarto del presidente John Mills.
Nana Addo Dankwa Akufo-Addo, Conservatore (Nuovo Partito Patriottico), figlio dell'ex presidente Edward Akufo-Addo, in carica dal 1970 al 1972 (periodo in cui la carica presidenziale era solo cerimoniale, priva di qualsiasi potere).
Michael Abu Sakara Foster, Socialista (Partito della Convenzione Popolare, partito del primo presidente del paese, Nkrumah)
Paa Kwesi Nduom, Social-liberale (Partito Progressista Popolare, partito nato da una scissione della Convenzione Nazionale Popolare)
Ayariga Hassan, Laburista (Convenzione Nazionale Popolare)
Akwasi Addai Odike, del Partito Fronte Unito
Henry Herbert Lartey, del Grande Partito Popolare Consolidato
Jacob Osei Yeboah, Indipendente

Nelle elezioni parlamentari, oltre ai partiti gia' citati, si presentano anche i:

Social-nazionali (Partito Nazionale Democratico, partito nato da pochissimi giorni da una scissione liberale del Congresso Nazionale Democratico). La loro candidata alle presidenziali, Konadu Agyeman Rawlings, moglie dell'ex presidente Rawlings (1979 e 1981-2001) non e' stata accettata per vizi di forma nella procedura di candidatura.
Partito Democratico Popolare
Partito della Nuova Visione
Partito Unito della Rinascita
Partito Popolare Indipendente
Partito Popolare Sì
Partito della Libertà

Se nessuno dei candidati otterra' piu' del 50 % dei voti gia' al primo turno, e' previsto il ballottaggio il 28 dicembre.

Tutti i sondaggi danno per scontato il ballottaggio tra Mahama e Akufo-Addo (o comunque la vittoria al primo turno di uno di questi due candidati), e pochissime chance per gli altri partiti anche solo per poter sperare di entrare in parlamento.

Tuesday, November 27, 2012

Burkina Faso, domenica le elezioni parlamentari

Domenica prossima sono in programma le elezioni parlamentari in Burkina Faso, dopo le proteste di piazza di aprile 2011 che hanno causato un rimpasto di governo, con la nomina a premier di Luc-Adolphe Tiao, Socialista (Congresso per la Democrazia e il Progresso). Il paese e' comunque una repubblica presidenziale, in cui i maggiori poteri sono in mano al presidente Blaise Compaore', Socialista.
I partiti a contendersi la vittoria sono:

Congresso per la Democrazia e il Progresso: di ispirazione socialista, partito del presidente Compaore', negli ultimi 20 anni ha sempre governato il paese da solo.
Alleanza per la Democrazia e la Federazione: partito di ispirazione liberale.
Unione per la Rinascita - Movimento Sankrista: partito di ispirazione socialdemocratica
Unione per il Progresso e la Riforma
Partito per la Democrazia e il Socialismo + Partito dei Costruttori
Unione per la Repubblica
Verdi
Convenzione delle Forze Democratiche
Organizzazione per la Democrazia e il Lavoro
Unione Nazionale per la Democrazia e lo Sviluppo
Alternativa Faso
Ragruppamento per la Democrazia e il Socialismo
Convenzione Nazionale per il Progresso
Partito per la Rinascita Nazionale
Alleanza Nazionale per lo Sviluppo + Partito della Giustizia Sociale
Fronte delle Forze Sociali
Ragruppamento dei Repubblicani
Movimento Africano della Gente
Ragruppamento degli Ecologisti

Partito per la Democrazia e il Progresso - Partito Socialista
Partito Patriottico per lo Sviluppo
Partito per l'Indipendenza del Lavoro e della Giustizia
Unione per la Rinascita Democratica - Movimento Sankarista
Partito dell'Indipendenza
Movimento Patriottico per la Rinascita
Partito per l'Unita' Nazionale e per lo Sviluppo
Convenzione Nazionale Democratica
Ragruppamento delle Forze Indipendentiste - Partito della Gioventu'
Alternativa - Partito per il Socialismo e per le Riforme
Unione delle Forze Centriste
Alleanza per la Rinascita Democratica e l'Integrazione
Movimento Progressista Africano
Alleanza delle Forze Progressiste
Partito Popolare
Movimento Popolare per il Socialismo - Partito Federale
Unione dei Patrioti per lo Sviluppo
Unione dei Democratici per il Progresso Sociale
Conenzione Nazionale per le Riforme
Unione delle Forze Progressiste
Alleanza per la Democrazia
Organizzazione Pro-Democrazia e per la Difesa della Natura
Partito Repubblicano per l'Indipendenza Totale
Partito per la Rinascita della Democrazia
Partito Socialista Unificato
Unione Nazionale per l'Indipendenza e la Solidarieta'
Partito per il Progresso e la Rinascita Nazionale
Consiglio Nazionale per la Rinascita - Movimento Sankarista
Partito Nazionale dei Socialdemocratici
Movimento Pan-Africano
Unione per un Movimento Popolare
Unione Sociale
Partito Progressita Patriottico
Convenzione per la Democrazia e la Liberta'
Unione per la Rinascita Democratica
Movimento per il Progresso e le Riforme
Consiglio Popolare per l'Azione
Movimento Patriottico per l'Alternanza
Fronte Patriottico per le Riforme
Partito per la Protezione dell'Ambiente - Movimento Progressista
Movimento Popolare per la Democrazia
Unione per la Democrazia e lo Sviluppo
Alleanza per la Repubblica e la Democrazia
Movimento Patriottico per i Giovani Patriottici
Nuovo Ragruppamento Politico
Unione delle Forze Democratiche
Partito Centrista per la Democrazia e il Progresso
Unione Nazionale per la Democrazia e il Progresso
Unione delle Forze Democratiche e Progressiste
Partito Fasocrate

Le ultime consultazioni elettorali si sono sempre svolte in un clima sereno e sono state sempre dichiarate sostanzialmente libere dagli osservatori internazionali, pur denunciando una non imparzialita' da parte dei mass-media.

Friday, November 23, 2012

Sierra Leone, Koroma confermato presidente

Il presidente uscente Ernest Bai Koroma, Socialista (Congresso di Tutto il Popolo) è stato confermato presidente della Sierra Leone già al primo turno, ottenendo il 58,7 % dei voti.

Questi i risultati degli altri candidati:
Julius Maada Bio, Liberale (Partito Popolare): 37,4 % dei voti
Charles Francis Margai, Social-liberale (Movimento Popolare per il Cambiamento Democratico): 1,3 % dei voti
Joshua Albert Carew (Partito Democratico dei Cittadini): 1 % dei voti
Eldred Collins (Partito Fronte Rivoluzionario Unito): 0,6 % dei voti
Gibrilla Kamara (Partito Democratico Popolare): 0,4 % dei voti
Kandeh Baba Conteh (Partito della Pace e della Liberazione): 0,3 % dei voti
Mohamed Bangura (Movimento Democratico Unito): 0,2 % dei voti
 James Obai Fullah (Partito Popolare Nazionale Unito): 0,2 % dei voti

I risultati delle elezioni parlamentari non sono ancora stati resi noti, ma, visti i risultati delle presidenziali, è molto probabile che i nuovi deputati apparteranno solo ai due maggiori partiti del paese, oltre ai 12 seggi che per legge vanno ai vari capi delle comunità locali.

Thursday, November 22, 2012

Lituania, Butkevicius nuovo premier

Algirdas Butkevicius, Socialdemocratico, è stato oggi nominato premier della Lituania dal neo-parlamento, ottenendo 90 voti favorevoli, 40 voti contrari e 4 astenuti.

Il suo governo sarà formato da Socialdemocratici, Nazional-conservatori (Ordine e Giustizia), Conservator-polacchi (Azione Elettorale dei Polacchi) e Social-liberali (Partito Laburista).
Alla fine quindi la presidente Dalia Grybauskaite ha dovuto accettare la formazione di un governo con i Social-liberali, i cui leader sono accusati di corruzione, anche se sembra abbia messo come clausola al premier Butkevicius di non mettere al governo uomini implicati in processi.

Hanno votato la fiducia alla sua nomina, oltre che agli uomini dei 3 partiti che formeranno il nuovo governo, anche i Nazionalisti de La Via del Coraggio, gli Agrari dell'Unione dei Contadini e dei Verdi e alcuni altri singoli esponenti degli altri partiti.

Wednesday, November 21, 2012

Costa d'Avorio, Duncan nuovo premier

Il presidente ivoriano Alassane Ouattara, Liberal-conservatore (Ragruppamento dei Repubblicani) ha nominato oggi nuovo premier del paese Daniel Kablan Duncan, Conservatore (Partito Democratico - Ragruppamento Democratico Africano), dopo che qualche giorno fa aveva destituito Ahoussou-Kouadio.
Non cambia la maggioranza parlamentare: oltre ai Conservatori, e' formata anche dai Liberal-conservatori del presidente, dai Liberali del Movimento Patriottico, dall'Unione per la Democrazia e la Pace, dal Movimento Popolare del Grande Ovest e dal Movimento per la Giustizia e la Pace.

Tuesday, November 20, 2012

Nepal, posticipate le elezioni a primavera 2013

Le elezioni per l'assemblea costituente nepalese, previste per fine novembre, sono state posticipate, dopo un lungo braccio di ferro tra governo e opposizione, alla primavera del 2013, cosi come chiedeva il presidente Yadav, Socialista (Partito del Congresso). Il governo, che spingeva invece ad avere elezioni entro il 2012, ha accettato la posticipazione dopo che anche la commissione elettorale ha dichiarato di non poter garantire il corretto svolgimento delle elezioni, visto che il paese si trova ancora senza costituzione, neppure una provvisoria.
E' comunque scontro frontale tra governo, guidato da Baburam Bhattaria, Maoista (Partito Comunista Unificato - Maoista), e composto anche da Conservator-madhesi (Partito della Buona Volonta' - Partito Sadbhavana), Socialdemocratici-madhesi (Partito Tarai Madhes Loktantrik) e Social-madhesi (Forum dei Diritti del Popolo Mahese), e opposizione, che chiede a gran voce le dimissioni del governo prima di poter anche solo abbozzare un'intesa con la maggioranza.

Monday, November 19, 2012

Vanuatu, Kilman confermato premier

Sato Kilman, Social-liberale (Partito Progressista Popolare) e' stato confermato oggi premier di Vanuatu, con 29 voti favorevoli, contro i 23 andati all'ex premier Natapei, Socialista (Partito della Nostra Terra).
Il governo Kilman e' formato, oltre che dai Social-liberali (Partito Progressita Popolare), anche da Cristiano-democratici (Movimento della Riunificazione per il Cambiamento), Centro-socialisti (Gruppo Iauko), Socialdemocratici (Partito Nazionale Unito) e Verdi, ed è appoggiato esternamente da Socialdemocratici-melanesiani (Partito Nazionale) e Social-melanesiani (Partito Progressista Melanesiano).

Thursday, November 15, 2012

Il governo libico di Zeidan ha giurato oggi

Ha giurato oggi il nuovo governo libico, guidato da Ali Zeidan, Liberale (Partito Nazionale per lo Sviluppo e il Welfare), e formato da Indipendenti, Islamico-democratici (Partito di Giustizia e Costruzione) e da Liberal-conservatori (Alleanza delle Forze Nazionali).

Costa d'Avorio, cade il governo Ahoussou-Kouadio

Il presidente ivoriano Alassane Ouattara, Liberal-conservatore (Ragruppamento dei Repubblicani) ha sciolto il governo di Jeannot Ahoussou-Kouadio, Conservatore (Partito Democratico - Ragruppamento Democratico Africano), dopo che i Conservatori si erano dichiarati contrari alla legge proposta dal presidente, e comunque passata in parlamento, volta ad una tutela ed emancipazione della donna.

Il governo Ahoussou-Kouadio era formato, oltre che dai Conservatori, anche dai Liberal-conservatori del presidente, dai Liberali del Movimento Patriottico, dall'Unione per la Democrazia e la Pace, dal Movimento Popolare del Grande Ovest e dal Movimento per la Giustizia e la Pace.

Wednesday, November 14, 2012

Giappone, indette elezioni anticipate per il 16 dicembre '12

Il premier giapponese Yoshihiko Noda, Social-liberale (Partito Democratico), ha annunciato che venerdi sciogliera' anticipatamente il parlamento, indicendo elezioni anticipate per il 16 dicembre.
Quesa decisione segue l'accordo tra Social-liberali, Nazional-conservatori (Nuovo Partito Popolare, alleati di governo ai Social-liberali) e Conservatori (Partito Liberaldemocratico, maggior partito di opposizione) sulla nuova legge elettorale e sulla diminuzione dei seggi parlamentari, due leggi che altrimenti non sarebbero passate senza l'accordo anche dell'opposizione.

I sondaggi, al momento, danno in vantaggio i Conservatori, anche se e' altissima la percentuali di chi, al momento, non si riconosce in nessun partito.

Palau, Remengesau nuovo presidente


Questi i risultati delle elezioni presidenziali palauane:

Tommy Remengesau Junior, Indipendente (presidente dal 2001 al 2009): 58,9 % dei voti
Johnson Toribiong, Indipendente (presidente uscente): 41,1 % dei voti

Remengesau tornera' quindi alla presidenza della repubblica del piccolo stato oceanico; il suo mandato iniziera' il 15 gennaio 2013.

Sunday, November 11, 2012

Fiji, Nailatikau confermato presidente

Il premier fijiano Josaia Voreqe Bainimarama, che governa il paese dal 2006, dopo aver preso il potere con un golpe militare, ha confermato oggi alla presidenza, per i prossimi tre anni, il generale Ratu Epeli Nailatikau, Indipendente, alla presidenza dal 2009.

Secondo l'accordo siglato con Australia e Nuova Zelanda, Bainimarama dovrebbe organizzare libere elezioni per la fine del 2013, per riportare così la democrazia nel paese.

Elezioni parlamentari in San Marino, vittoria della coalizione Democristiani - Socialdemocratici

Questi i risultati delle elezioni parlamentari a San Marino:

San Marino Bene Comune, formata da:
Democristiani (Partito Democratico Cristiano) + Conservatori (Noi Sammarinesi): 29,47 % dei voti e 21 seggi
Socialdemocratici (Partito dei Socialisti e dei Democratici): 14,32 % dei voti e 10 seggi
Liberaldemocratici (Alleanza Popolare): 6,67 % dei voti e 4 seggi

Intesa per il Paese, formata da:
Social-liberali (Partito Socialista): 12,10 % dei voti e 7 seggi
Crisitano-democratici (Unione per la Repubblica): 8,375% dei voti e 5 seggi
Popolari (Partito Popolare) + Nazional-conservatori (Alleanza Nazionale): 1,72 % dei voti e 0 seggi

Cittadinanza Attiva, formata da:
Comunisti (Rifondazione Comunista) + Social-comunisti (Partito della Sinistra - Zona Franca): 9,14 % dei voti e 5 seggi 
Socialisti (Civico 10): 6,69 % dei voti e 4 seggi
Social-verdi (Movimento Civico Rinnovamento, Equità, Trasparenza, Ecosostenibilità): 6,28 % dei voti e 4 seggi
Per San Marino: 2,81 % dei voti e 0 seggi
San Marino 3.0: 1,84 % dei voti e 0 seggi

Vittoria quindi netta della coalizione tra Democristiani, Conservatori, Socialdemocratici e Liberaldemocratici, che ha ottenuto la maggioranza assoluta in parlamento; visto che, inoltre, la loro coalizione ha ottenuto più del 50% + 1 dei voti, non è nemmeno necessario un secondo turno.

Elezioni presidenziali slovene, al ballottaggio Pahor e Turk

Si è svolto il primo turno delle elezioni presidenziali in Slovenia:

Borut Pahor, Socialdemocratico: 40,01 % dei voti
Danilo Turk, Indipendente: 35,83 % dei voti
Milan Zver, Conservatore (Partito Democratico): 24,16 % dei voti

Vanno quindi al ballottaggio previsto per il 2 dicembre l'ex premier Pahor e il presidente uscente Turk.

A sorpresa, quindi, la vittoria al primo turno è andato a Pahor, quando invece tutti i sondaggi davano nettamente in vantaggio (con probabilità di vittoria già al primo turno) Turk. Brutto segnale, invece, per il premier Jansa, il cui candidato è arrivato terzo (e ultimo).
Il ballottaggio sarà quindi tra due esponenti di sinistra: Pahor, espressione della socialdemocrazia, Turk della liberaldemocrazia di sinistra.
Al secondo turno è comunque favorito Turk, in quanto, anche se non si sono ancora espressi, è probabile che i partiti di centro-destra al governo (a parte i Liberali della Lista Civica, che già al primo turno hanno appoggiato Pahor) decidano di appoggiarlo, per evitare che il loro avversario storico Pahor possa diventare il nuovo presidente.

Saturday, November 10, 2012

Vanuatu, arrivati i risultati delle elezioni parlamentari

E' stata resa nota la distribuzione dei seggi del prossimo parlamento di Vanuatu, in seguito alle elezioni parlamentari del 30 ottobre, anche se le percentuali di voto non sono ancora note in maniera definitiva:

Socialisti (Partito della Nostra Terra): 11,29 % dei voti e 8 seggi
Social-liberali (Partito Progressista Popolare, il partito del premier Sato Kilman): 8,01 % dei voti e 6 seggi
Conservatori (Unione dei Partito Moderati): 12,19 % dei voti e 5 seggi
Socialdemocratici (Partito Nazionale Unito): 6,20 % dei voti e 4 seggi
Liberali (Partito della Terra e della Giustizia): 6,02 % dei voti e 4 seggi
Verdi (Confederazione Verde): 3,51 % dei voti e 3 seggi
Nazional-conservatori (Nagriamel): 4,23 % dei voti e 3 seggi
Cristiano-democratici (Movimento della Riunificazione per il Cambiamento, partito nato da una scissione a sinistra e filo-Kilman dell'Unione dei Partiti Moderati): 5,75 % dei voti e 3 seggi
Centro-socialisti (Gruppo Iauko, partito nato da una scissione a destra e filo-Kilman del Partito della Nostra Terra): 3,68 % dei voti e 3 seggi
Social-melanesiani (Partito Progressista Melanesiano): 2,81 % dei voti e 2 seggi
Partito Natatok Democratico Popolare e Autoctono: 1,59 % dei voti e 2 seggi
Liberal-conservatori (Partito Repubblicano): 3,01 % dei voti e 1 seggio
Socialdemocratici-melanesiani (Partito Nazionale): 1,62 % dei voti e 1 seggio
Liberaldemocratici: 2,48 % dei voti e 1 seggio
Partito del Servizio Popolare: 0,77 % dei voti e 1 seggio
Partito Progressista dello Sviluppo: 0,50 % dei voti e 1 seggio
Indipendenti:  4 seggi

Non riescono ad eleggere nessun parlamentare

Partito Presidenziale: 2,40 % dei voti
Partito Democratico: 1,75 % dei voti
Associazione della Comunità Nazionale: 1,56 % dei voti
Laburisti (Partito Laburista): 0,98 % dei voti
Partito Melanesiano Fren: 0,89 % dei voti
Unione del Fronte di Liberazione: 0,63 % dei voti
Partito Repubblicano Progressista: 0,56 % dei voti
Partito di Azione Popolare: 0,54 % dei voti
Cultura delle 15 Isole Vemarana: 0,47 % dei voti
Partito Democratico delle Riforme: 0,44 % dei voti
Movimento Bong Ol Chief: 0,37 % dei voti
Fronte Unito Tanna: 0,32 % dei voti
Movimento Indipendente: 0,21 % dei voti
Partito Liberale: 0,15 % dei voti
Partito Prima la Famiglia: 0,12 % dei voti
Partito Cristiano Democratico: 0,08 % dei voti
Sistema Universale Etnico: 0,07 % dei voti
VLDP: 0,05 % dei voti
Partito della Libertà: 0,02 % dei voti
Partito Democratico e Liberale per il Cambiamento: 0,02 % dei voti

Il premier Kilman ha dichiarato di voler tentare di formare un nuovo governo, allargando la sua vecchia coalizione, formata da Social-liberali, Centro-conservatori, Centro-socialisti, Liberal-conservatori, Liberali, Socialdemocratici e Verdi, ora priva di una maggioranza nel nuovo parlamento, a nuovi partiti.
Tuttavia anche i Socialisti, forti dell'essere il primo partito nel nuovo parlamento e dell'alleanza con i Conservatori, si sono dichiarati pronti a coalizzare attorno a sè una nuova maggioranza parlamentare per formare un nuovo governo e riportare all'opposizione Kilman.

Friday, November 9, 2012

Stati Uniti, distribuzione dei seggi nel parlamento

Oltre alle elezioni presidenziali, negli Stati Uniti si sono svolte anche le elezioni per Congresso e Senato.

Il Congresso rimane in mano ai Conservatori, mentre il Senato ai Social-liberali.

In particolare:

Congresso

Partito Repubblicano (Conservatori): 228 seggi
Partito Democratico (Social-liberali): 180 seggi
Da assegnare: 27 seggi

Senato:

Partito Democratico (Social-liberali): 53 seggi
Partito Repubblicano (Conservatori): 47 seggi.

Sierra Leone, la prossima settimana elezioni presidenziali e parlamentari

Elezioni generali sabato prossima in Sierra Leone.

Per le elezioni presidenziali sono 9 i candidati che si contendono la vittoria, anche se 2 sono quelli che hanno effettive possibilita' di vincere:

Ernest Bai Koroma, Socialista (Congresso di Tutto il Popolo), presidente uscente.
Julius Maada Bio, Liberale (Partito Popolare). Nel 1992 Bio aveva partecipato al golpe militare che aveva destituito il presidente Momoh, e dato il potere al capitano Strasser; quindi nel 1996 organizzera' un nuovo golpe, destituendo Strasser e diventando presidente per alcune settimane, durante le quali organizza libere elezioni.

Gli altri 7 candidati sono:
Charles Francis Margai, Social-liberale (Movimento Popolare per il Cambiamento Democratico)
Mohamed Bangura, del Movimento Democratico Unito
Kandeh Baba Conteh, del Partito della Pace e della Liberazione
Gibrilla Kamara, del Partito Democratico Popolare
Joshua Albert Carew, del Partito Democratico dei Cittadini
Eldred Collins, del Partito Fronte Rivoluzionario Unito
James Obai Fullah, del Partito Popolare Nazionale Unito


Per le elezioni parlamentari, i partiti che si contendono la vittoria sono:

Congresso di Tutto il Popolo: partito di ispirazione Socialista, e' il partito del presidente Koroma, e al momento la maggioranza relativa in parlamento.
Partito Popolare: partito che negli ultimi anni ha lasciato le istanze conservatrici avvicinandosi a quelle Liberali, e' stato al potere dal 1998 al 2007.
Movimento Popolare per il Cambiamento Democratico: partito di ispirazione Social-liberale
Partito Popolare Nazionale Unito: partito molto forte negli anni '90, negli ultimi anni e' invece stato relegato in posizioni sempre piu' marginali.
Partito della Pace e della Liberazione: partito formato da uomini fedeli all'ex dittatore Koroma, che ha guidato il paese dal 1997 al 1998, e quindi una vera e propria guerra civile contro governo centrale e forze dell'ONU fino al 1999.
Movimento Democratico Unito: partito nato da una scissione del Movimento Popolare per il Cambiamento Democratico
Partito Fronte Rivoluzionario Unito: partito nato dalle ceneri dell'omonimo Fronte che ha dato vita dal 1991 al 2002 ad una sanguinosissima guerra civile nel paese, fronte in quel tempo finanziato dal dittatore liberiano Taylor.
Alleanza Nazionale Democratica: unico partito che non ha proposto un proprio candidato alle elezioni presidenziali.
Partito Democratico dei Cittadini
Partito Democratico Popolare

Wednesday, November 7, 2012

Stati Uniti, Obama riconfermato presidente

Barack Obama, Social-liberale (Partito Democratico) ha vinto le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, riconfermandosi presidente per altri 4 anni.
Ha vinto in 26 stati + DC, contro i 24 vinti da Romney, ottenendo 332 grandi elettori, contro i 206 di Romney.

Qui nello specifico gli stati e i grandi elettori andati ai 2 candidati:

Barack Obama:

District of Columbia  3
California  55
Connecticut  7
Colorado 9
Deleware  3
Florida  29
Hawaii  4
Illinois  20
Iowa  6
Maine  4
Maryland  10
Massachussets  11
Michigan  16
Minnesota  10
Nevada  6
New Hampshire  4
New Jersey  14
New York  29
New Mexico  5
Ohio  18
Oregon  7
Pennsylvania  20
Rhode Island  4
Vermont  3
Virginia  13
Washington  12
Wisconsin  10

Mitt Romney

Alabama  9
Alaska  3
Arkansas  6
Arizona  11
Georgia  16
Idaho  4
Indiana  11
Kansas  6
Kentucky  8
Lousiana  8
Mississippi  6
Missouri  10
Montana  3
Nebraska  5
North Carolina  15
North Dakota  3
Oklahoma  7
South Carolina  9
South Dakota  3
Tennessee  11
Texas  38
Utah  6
West Virginia  5
Wyoming  3

Queste invece le percentuali per quanto riguarda i voti popolari:

Barack Obama, Social-liberale (Partito Democratico): 50.3 % dei voti
Mitt Romney, Conservatore (Partito Repubblicano): 48.1 % dei voti
Gary Johnson, Liberare (Partito Libertario): 1 % dei voti
Jill Stein, Verde: 0.3 % dei voti
Rocky Anderson, Socialdemocratico (Partito della Giustizia): 0.1 % dei voti
Virgil Goode, Nazional-conservatore (Partito della Costituzione): 0.1 % dei voti
Roseanne Barr, Social-pacifista (Partito della Pace e della Liberta'): 0.1 % dei voti

I Grandi Elettori si riuniranno il 17 dicembre per eleggere ufficialmente il nuovo presidente.

Monday, November 5, 2012

Paesi Bassi, nasce il secondo governo Rutte

Il nuovo governo olandese ha giurato oggi nelle mani della regina Beatrice.

A guidare l'esecutivo rimane Mark Rutte, leader dei Liberali e premier uscente.
Il governo e' formato dai Liberali (Partito Popolare per la Liberta' e la Democrazia) e dai Laburisti, rispettivamente il primo e il secondo partito delle elezioni di settembre.

Entrano quindi al governo i Laburisti, da cui erano fuori dal 2010, mentre escono i Cristiano-democratici (Appello Cristiano Democratico), veri sconfitti delle elezioni, dal 2002 in ogni esecutivo.

In parlamento questo governo puo' contare su 79 seggi (41 Liberali e 38 Laburisti) su 150.

Thursday, November 1, 2012

Libia, il governo di Zeidan ottiene la fiducia

Il governo libico di Ali Zeidan, Liberale (Partito Nazionale per lo Sviluppo e il Welfare), ha ottenuto la fiducia dal parlamento, con 105 voti favorevoli, 9 contrari e 18 astenuti.

Il governo, oltre che dai Liberali, e' formato da Indipendenti, Islamico-democratici (Partito di Giustizia e Costruzione) e da Liberal-conservatori (Alleanza delle Forze Nazionali).

Slovenia, la settimana prossima primo turno delle elezioni presidenziali

Domenica 11 novembre si svolgera' in Slovenia il primo turno delle elezioni presidenziali.
I candidati che si presentano sono:

Danilo Turk, Indipendente: presidente uscente, e' appoggiato dai partiti liberali del paese, da sempre molto forti in Slovenia, ma che nelle ultime elezioni parlamentari sono stati quasi cimpletamente spazzati via.
Borut Pahor, Socialdemocratico: ex premier, e' il candidato dell'opposizione di sinistra.
Milan Zver, Conservatore (Partito Democratico): e' il candidato appoggiato dalla coalizione governativa del premier Jansa.

I sondaggi danno nettamente favorito il presidente uscente Turk, anche se non dovrebbe superare il 50% gia' al primo turno, rendendo necessario il ricorso al ballottaggio.

La Slovenia e' una repubblica parlamentare, in cui i poteri del presidente sono modesti.

San Marino, elezioni parlamentari anticipate fra 10 giorni

Domenica 11 novembre si svolgeranno le elezioni parlamentari anticipare a San Marino, dopo la rottura della coalizione di centro-destra che aveva vinto le elezioni del 2008.
Queste le coalizioni in lizza in queste elezioni, tutte molto eterogenee al loro interno:

San Marino Bene Comune, formata da:
Partito Democratico Cristiano: partito di ispirazione democristiana
Partito dei Socialisti e dei Democratici: partito di ispirazione socialdemocratica
Noi Sammarinesi: partito di ispirazione conservatrice
Alleanza Popolare: partito di ispirazione liberaldemocratica

Intesa per il Paese, formata da:
Unione per la Repubblica: partito di ispirazione cristiano-democratica
Partito Socialista: partito di ispirazione social-liberale
Partito Popolare: partito di ispirazione popolare
Alleanza Nazionale: partito di ispirazione nazional-conservatrice

Cittadinanza Attiva, formata da:
Rifondazione Comunista: partito di ispirazione comunista
Partito della Sinistra - Zona Franca: partito di ispirazione social-comunista
Civico 10: partito di ispirazione socialista

Si presentano infine altri tre partiti, al di fuori di ogni coalizione :

Movimento Civico R.E.T.E: partito di ispirazione social-verde
Per San Marino
San Marino 3.0


I sondaggi danno la coalizione San Marino Bene Comune in netto vantaggio.

Stati Uniti, elezioni presidenziali la settimana prossima

Elezioni presidenziali martedi prossimo negli Stati Uniti. Questi i candidati che si contendono la vittoria:

Barack Obama, Social-liberale (Partito Democratico), presidente uscente
Mitt Romney, Conservatore (Partito Repubblicano).

Oltre a loro due, si sono presentati anche altri 4 candidati, con comunque nessuna possibilita' di vittoria:

Gary Jonhson, Liberale (Partito Libertariano)
Jill Stein, Verde
Virgil Good, Nazional-conservatore (Partito della Costituzione)
Rocky Anderson, Socialdemocratico (Partito della Giustizia).


I sondaggi danno lievemente in vantaggio il presidente uscente Obama.

Palau, elezioni presidenziali la prossima settimana

Martedi prossimo si svolgeranno le elezioni presidenziali a Palau.
Ad affrontarsi saranno il presidente uscente Johnson Toribiong, Indipendente, e l'ex presidente (dal 2001 al 2009) Tommy Remengesau Junior, Indipendente.

Il 26 settembre si erano svolte le primarie (sostanzialmente il primo turno), con le quali si decidevano i due che avrebbero partecipato alle elezioni presidenziali. Questi i risultati delle primarie:

Tommy Remengesau Junior, Indipendente: 49.08 % dei voti
Jonhson Tribiong, Indipendente: 32.95 % dei voti
Sandra Pierantozzi, Indipendente: 17.96 % dei voti.

Visto il risultato delle primarie, e' poco probabile che Toribiong venga riconfermato.