Moldova, la Gavrilita indicata come nuova premier

In seguito alle elezioni parlamentari di poche settimane fa, la presidente moldava Maia Sandu, Liberal-conservatrice (Partito di Azione e Solidarietà), ha nominato come nuova premier la sua compagna di partito Natalia Gavrilita. Se confermata dal parlamento - cosa abbastanza scontata, dal momento che i Liberal-conservatori detengono la maggioranza assoluta dei seggi parlamentari, la Gavrilita andrà a sostituire Aureliu Ciocoi, Indipendente, premier ad interim da dicembre.

Bulgaria, a Nikolov l'incarico di formare il nuovo governo

In seguito alle elezioni politiche di qualche settimana fa, il presidente bulgaro Rumen Radev, Indipendente, ha dato l'incarico di formare il nuovo governo a Plamen Nikolov, Indipendente, indicato dai Conservator-populisti (C'è un Certo Popolo), che detengono la maggioranza relativa nel nuovo parlamento. Se confermato dal parlamento, Nikolov andrà a sostituire il generale Stefan Yanev, Indipendente, premier ad interim da alcune settimane.

Perù, Bellido nuovo premier

Il neo-presidente peruviano Pedro Castillo, Social-comunista (Perù Libero), ha nominato Guido Bellido, Social-comunista, nuovo premier del paese, a capo di un governo formato da Social-comunisti, Centristi (Partito Umanista) e Indipendenti, e con l'appoggio sicuro anche di Verdi (Nuovo Perù), Comunisti (Partito Comunista), Marxisti (Partito Comunista - Patria Rossa) e Socialisti (Movimento dei Socialisti). Se confermato dal parlamento, voto non sicuro dal momento che la maggioranza dei seggi parlamentari è in mano ai vari partiti di destra, Bellido andrà a sostituire Violeta Bermudez, Indipendente, in carica da novembre 2020.

Santa Lucia, Pierre nuovo premier

In seguito alle elezioni parlamentari di qualche giorno fa, Philip Joseph Pierre, Laburista (Partito Laburista), è stato nominato nuovo primo ministro di Santa Lucia. Pierre prende il posto di Allen Chastanet, Conservatore (Partito dei Lavoratori Uniti), in carica dal 2016.

Perù, inizia il mandato presidenziale di Castillo

Inizia ufficialmente oggi il mandato presidenziale peruviano di Pedro Castillo, Social-comunista (Perù Libero). Castillo, eletto presidente qualche settimana fa, prende il posto di Francsico Sagasti, Social-liberale (Partito Porpora - Morado), in carica ad interim da settembre 2020.

Zambia, fra 15 giorni le elezioni parlamentari

Fra 15 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari zambiane, questi i partiti in lizza:

Fronte Patriottico: partito di ispirazione socialista, guidato dal presidente Edgar Lungu
Patrioti per un Progresso Economico
Alleanza Popolare per il Cambiamento
Nuovo Partito dell'Eredità: partito di ispirazione liberal-conservatrice
Combattenti per la Libertà Economica: partito di ispirazione marxista
Partito della Restaurazione Nazionale: partito di ispirazione conservatrice
Uniti per uno Sviluppo Sostenibile
Forum per la Democrazia e lo Sviluppo: partito di ispirazione social-liberale
Movimento della Leadership
Partito Cristiano Democratico: partito di ispirazione cristiano-democratica
Congresso Nazionale Democratico: partito di ispirazione laburista, nato nel 2018 da una scissione del Fronte Patriottico
Partito dell'Unità Nazionale e del Progresso
Partito Dorato
Partito Verde: partito di ispirazione verde
Movimento per un Cambiamento Democratico
Partito Socialista: partito di ispirazione marxista-leninista
Partito Democratico: partito di ispirazione liberaldemocratica
Partito Unito per lo Sviluppo Nazionale: partito di ispirazione liberale
Movimento per la Democrazia Multi-Partitica: partito di ispirazione socialdemocratica
Zambia Prospera, Unita e in Pace
Partito Nazionale Unito per l'Indipendenza: partito di ispirazione centro-socialista

Zambia, fra 15 giorni le elezioni presidenziali

Fra 15 giorni si svolgeranno le elezioni presidenziali zambiane, questi i candidati in lizza:

Edgar Lungu, Socialista (Fronte Patriottico), presidente uscente, in carica dal 2015
Enock Tonga, Movimento Terza Liberazione
Sean Tembo, Patrioti per un Progresso Economico
Andyford Banda, Alleanza Popolare per il Cambiamento
Chishala Kateka, Liberal-conservatore (Nuovo Partito dell'Eredità)
Kasonde Mwenda, Marxista (Combattenti per la Libertà Economica)
Stephen Nyirendra, Conservatore (Partito della Restaurazione Nazionale)
Lazarus Chisela, Uniti per uno Sviluppo Sostenibile
Richard Silumbe, Movimento della Leadership
Highvie Hamududu, Partito dell'Unità Nazionale e del Progresso
Fred M'membe, Marxista-leninista (Partito Socialista)
Harry Kalaba, Partito Democratico
Hakainde Hichilema, Liberale (Partito Unito per lo Sviluppo Nazionale)
Nevers Mumba, Socialdemocratico (Movimento per la Democrazia Multi-Partitica)
Charles Chanda, Zambia Prospera, Unita e in Pace
Trevor Mwamba, Centro-socialista (Partito Nazionale Unito per l'Indipendenza)

Samoa, Malielagoi accetta di lasciare il potere alla Mataafa

In Samoa, dopo la decisione della Corte di Appello, Tuila'epa Sailele Malielagoi, Conservatore (Partito per la Protezione dei Diritti Umani), ha accettato ufficialmente di lasciare la carica di primo ministro a Fiame Naomi Mataafa, Liberal-conservatrice (Fede nel Nostro Unico Dio).

Santa Lucia, i Laburisti vincono le elezioni

Si sono svolte le elezioni parlamentari in Santa Lucia, questi i risultati:

Laburisti (Partito Laburista): 50.14 % dei voti e 13 seggi parlamentari
Conservatori (Partito dei Lavoratori Uniti): 42.91 % dei voti e 2 seggi parlamentari
Indipendenti: 2 seggi parlamentari

Non riescono ad eleggere nessun parlamentare:

Verdi (Partito Nazionale Verde): 0.31 % dei voti

I Conservatori del premier Allen Chastanet, in carica dal 2016, perdono quindi la maggioranza parlamentare, e pertanto il potere passerà molto probabilmente ai Laburisti.

Vietnam, Chinh confermato premier

Con 479 voti favorevoli e 0 contrari, il nuovo parlamento vietnamita ha confermato premier del paese Pham Minh Chinh, Comunista (Partito Comunista), in carica da aprile

Libano, a Mikati il compito di formare il nuovo governo

Con 72 voti favorevoli, 42 schede bianche e 1 astensione, il parlamento libanese ha indicato Najib Azmi Mikati, Socialdemocratico (Movimento Azm) come nuovo primo ministro.
Pertanto, il presidente Michel Aoun, Liberal-conservatore (Movimento Patriottico Libero), ha dato a Mikati il compito di formare il nuovo esecutivo.

Vietnam, Phuc confermato presidente

Con 483 voti favorevoli e 0 contrari, il parlamento vietnamita ha confermato Nguyen Xuan Phuc, Comunista (Partito Comunista) presidente della repubblica, in carica da aprile.

Tunisia, il presidente Saied scioglie il governo, congela il parlamento e si autoconferisce il potere esecutivo

Il presidente tunisino Kais Saied, Indipendente, ha deciso di sciogliere il governo di Hichem Mechichi, Indipendente, e di congelare il parlamento, dopo che da giorni il paese è percorso da manifestazioni popolari contro la politica del governo in ambito economico e di come sta fronteggiando l'emergenza COVID-19. Saied ha anche detto che si autoconferisce il potere esecutivo, e che formerà un governo con uomini suoi fedeli, che rimarrà in carica fintanto che la situazione tornerà sotto controllo.
Gli Islamico-democratici (Partito della Rinascita - Enhada), che detengono la maggioranza relativa in parlamento, hanno accusato il presidente di aver effettuato un colpo di stato, e hanno dichiarato che il parlamento continuerà a funzionare.

Bulgaria, i Conservator-populisti aperti a tutti i partiti parlamentari per la formazione di un nuovo governo, esclusi i Conservatori

In seguito alle elezioni di qualche giorno fa, Slavi Trifonov, leader dei Conservator-populisti (C'è un Certo Popolo), che detengono la maggioranza relativa in parlamento, ha detto che il suo partito inizierà i colloqui con tutti i partiti presenti in parlamento per la formazione di un nuovo esecutivo, ad eccezione dei Conservatori (Cittadini per lo Sviluppo Europeo - Gerb), con i quali, ha affermato, il suo partito non stringerà mai alleanze.

Haiti, Lambet riconosce Henry come nuovo premier e presidente ad interim

Si conclude definitivamente la crisi istituzionale haitiana in seguito alla uccisione di Jovenel Moise, Liberal-conservatore (Partito Tet Kale - Partito delle Teste Rasate). Dopo che Claude Joseph, Indipendente, ha accettato di dare il premierato, e quindi anche la presidenza ad interim, a Ariel Henry, Socialdemocratico (Inite - Unità Patriottica), anche il presidente del senato Joseph Lambert, di Azione Cooperativa per Costruire Haiti, ha deciso di riconoscere l'autorità di Henry, non rivendicando più la carica di presidente della repubblica che il senato gli aveva dato in una votazione non riconosciuta nè da Joseph nè da Henry.
Fondamentale l'intervento diplomatico degli Stati Uniti per portare le varie fazioni ad un compromesso.

Samoa, risolta la crisi istituzionale, Mataafa ufficialmente nuova premier

Risolta la crisi istiuzionale in Samoa:
La Corte di Appello ha ufficialmente riconosciuta valida la cerimonia di investitura di nuova primo ministro del paese di Fiame Naomi Mataafa, Liberal-conservatrice (Fede nel Nostro Unico Dio) avvenuta il 24 maggio, per cui la Mataafa sostituisce ufficialmente Tuila'epa Sailele Malielagoi, Conservatore (Partito per la Protezione dei Diritti Umani), come presidente del consiglio del paese.

Mali, attentato al presidente Goita, illeso

Il presidente maliano Assimi Goita, Indipendente, è stato vittima di un tentato attentato: mentre si trovava in una moschea della capitale Bamako, è stato avvicinato da un uomo con un coltello che ha cercato di ucciderlo. Le notizie sono scarse, ma sembra ufficiale che Goita sia riuscito a sfuggire all'attentato riportando nessuna ferita.

Bosnia Erzegovina, inizia la presidenza della presidenza tripartita di Komsic

Inizia ufficialmente oggi la presidenza della presidenza tripartita della Bosnia Erzegovina di Zeljko Komsic, Socialista (Fronte Democratico), esponente della minoranza crota. Komsic prende il posto di Milorad Dodik, Social-nazional-serbo (Alleanza dei Socialdemocratici Indipendenti), esponente della minoranza serba. Dodik prende il posto di Sefik Dzaferovic, Islamico-democratico (Partito dell'Azione Democratica), esponente della minoranza bosgnacca. Oltre a Komsic e a Dodik, l'altro presidente del paese è il  bosgnacco Sefik Dzaferovic, Islamico-democratico (Partito dell'Azione Democratica).

Messico, fra 11 giorni referendum

Fra 11 giorni si svolgerà un referendum in Messico, nel quale verrà chiesto ai cittadini se gli ex presidenti della repubblica possano essere giudicati per corruzione per fatti svolti durante il loro mandato presidenziale, o se invece devono godere di immunità.
Il tema del referendum è contestato: il presidente Andreas Manuel Lopez Obrador, Social-populista (Movimento di Rigenerazione Nazionale) afferma che al momento il presidente gode di immunità, mentre molti costituzionalisti affermano che già adesso il presidente può essere accusato e condannato per corruzione.

Haiti, Joseph accetta di riconoscere Henry come nuovo premier e presidente ad interim

Dopo giorni di confusione, il presidente ad interim haitiano Claude Joseph, Indipendente, ha riconosciuto come nuovo primo ministro Ariel Henry, Socialdemocratico (Inite - Unità Patriottica), che va quindi a sostituirlo.  Come premier, Henry è anche il presidente della repubblica ad interim, fintanto che non si svolgeranno le elezioni, previste per dicembre.
Sembra invece sfumata la possibilità di Joseph Lambert, di Azione Cooperativa per Costruire Haiti, di essere il nuovo presidente della repubblica: nominato presidente ad interim dal senato, gode dell'appoggio solo dei senatori, e anche la comunità internazionale, Stati Uniti in primis, hanno chiesto a Lambert di farsi da parte e di riconoscere Henry come presidente ad interim.

Sao Tomè e Principe, ballottagio tra Nova e da Costa

Si è svolto il primo turno delle elezioni presidenziali di Sao Tomè e Principe, questi i risultati:

Carlos Vila Nova, Liberal-conservatore (Azione Democratica Indipendente): 39.47 % dei voti
Guilherme Posser da Costa, Socialdemocratico (Movimento per la Liberazione - Partito Socialdemocratico): 20.75 % dei voti
Delfim Neves, Liberale (Partito della Convergenza Democratica - Gruppo di Riflessione): 16.88 % dei voti
Abel Bom Jesus, Indipendente: 3.58 % dei voti
Maria das Neves, Indipendente: 3.32 % dei voti
Julio Silva, Socialista (Movimento dei Cittadini Indipendenti - Partito Socialista): 1.99 % dei voti
Victor Monteiro, Indipendente: 1.82 % dei voti
Moises Viegas, Indipendente: 1.63 % dei voti
Carlos Neves, Liberaldemocratico (Unione MDFM/UDD): 0.89 % dei voti
Aurelio Martins, Indipendente: 0.66 % dei voti
Sousa Pontes, Indipendente: 0.52 % dei voti
Manuel Do Rosario, Indipendente: 0.47 % dei voti
Miques Joao Bonfim, Indipendente: 0.47 % dei voti
Elsa Pinto, Indipendente: 0.44 % dei voti
Elsa Garrido, Social-verde (Movimento Socialdemocratico - Partito Verde): 0.44 % dei voti
Jorge Amado, Indipendente: 0.40 % dei voti
Carlos Stock, Indipendente: 0.26 % dei voti
Eugenio Tiny, Indipendente: 0.25 % dei voti
Olinto Neves, Indipendente: 0.12 % dei voti

Dal momento che nessun candidato ha ottenuto più del 50 % dei voti, si andrà al ballottaggio tra Carlo Vila Nova e Guilherme Posser da Costa, previsto per l'8 agosto.

Nepal, il governo Deuba ottiene la fiducia parlamentare

Con 165 voti favorevoli e 83 contrari, il parlamento nepalese ha votato la fiducia al governo guidato da Sher Bahadur Deuba, Socialdemocratico (Partito del Congresso), e formato da Socialdemocratici, Social-federalisti (Partito Janata Samajbadi - Partito Socialista Popolare), Maoisti (Partito Comunista - Centro Maoista), e Social-comunisti (Partito Comunista - Socialista Unificato, partito nato da una scissione del Partito Comunista - Marxista Leninista contraria all'uscita dal governo).

Swaziland, Cleopas Dlamini nuovo premier

Il re dello Swaziland Mswati III ha nominato come nuovo primo ministro Cleopas Dlamini, Indipendente, che va a sostituire Themba Masuku, Indipendente, premier ad interim da più di sei mesi. La nomina di Dlamini arriva dopo settimane di proteste popolari contro il governo del paese, accusato di immobilismo e di non fare nulla per fronteggiare la grave crisi economica in cui lo Swaziland è precipitato. La situazione sociale ora sembra essere tornata alla normalità, anche per l'energico intervento della polizia, che ha causato una ventina di morte tra i manifestanti, ma inizialmente la situazione sembrava molto più critica, tanto che voci, seppure mai confermate, dicevano che il re era fuggito all'estero per scampare ad una eventuale rivolta popolare.

Libano, il presidente Aoun rifiuta la lista dei minsitri proposta da Hariri, che di conseguenza rimette il mandato

Il presidente libanese Michel Aoun, Liberal-conservatore (Movimento Patriottico Libero), ha rifiutato la lista dei ministri che il premier in pectore libanese Saad Hariri, Liberale (Movimento del Futuro), gli ha proposto. Di conseguenza Hariri ha deciso di rimettere il mandato da premier indicato.

Libano, il premier in pecotre Hariri presenta il proprio governo

Dopo mesi di stallo politico, il premier in pectore libanese Saad Hariri, Liberale (Movimento del Futuro), ha presentato al presidente Michel Aoun, Liberal-conservatore (Movimento Patriottico Libero), la lista dei ministri del suo nuovo governo, foramto da soli uomini tecnici.
Vedremo ora se il presidente accetterà la lista e, in caso favorevole, se verrà votata la fiducia dal parlamento.

Santa Lucia, fra 11 giorni le elezioni parlamentari

Fra 11 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari in Santa Lucia, questi i partiti in lizza:

Partito dei Lavoratori Uniti: partito di ispirazione conservatrice, guidato dal premier Allen Chastanet, in carica dal 2016
Partito Laburista: partito di ispirazione laburista
Partito Nazionale Verde: partito di ispirazione verde

Nepal, nasce il nuovo governo Deuba

Nasce ufficialmente il nuovo governo nepalese guidato da Sher Bahadur Deuba, Socialdemocratico (Partito del Congresso), e formato da Socialdemocratici, Social-federalisti (Partito Janata Samajbadi - Partito Socialista Popolare) e Maoisti (Partito Comunista - Centro Maoista, partito rinato pochi mesi fa).
La nascita di questo governo pone quindi fine alla crisi istituzionale che vedeva scontrarsi il presidente Bidhaya Devi Bhandari, Comunista (Partito Comunista - Unificato Marxista-Leninista), che voleva sciogliere il parlamento, e la Corte Suprema, che invece aveva giudicato lo scioglimento del parlamento incostituzionale dal momento che in parlamento era presente una maggioranza per la formazione di un nuovo governo, seppure di opposizione rispetto al presidente. Deuba, già premier tra il 1995 e il 1997, tra il 2001 e il 2002, tra il 2004 e il 2005 e tra il 2017 e il 2018, prende il posto di Khadga Prasad Oli, Comunista, in carica dal 2018.

Nepal, la Corte Suprema ordina che venga dato a Deuba il compito di formare il nuovo governo

Continua la crisi istituzionale in Nepal. La Corte Suprema ha annullato la decisione del presidente Bidhaya Devi Bhandari, Comunista (Partito Comunista - Unificato Marxista-Leninista), di sciogliere il parlamento, e ha ordinato a Bhandari stesso di dare il compito di formare il nuovo esecutivo al leader dell'opposizione ed ex premier Sher Bahadur Deuba, Socialdemocratico (Partito del Congresso). Bhandari aveva invece sciolto il parlamento e indetto elezioni anticipate dopo che il suo compagno di partito Khadga Prasad Oli aveva perso la maggioranza in parlamento.

Aruba, Paesi Bassi, a Wever-Croes il compito di formare il nuovo governo

In seguito alle elezioni di qualche settimana fa, il governatore di Aruba, isola caraibica sotto sovranità olandese, Alfonso Boekhoudt, Indipendente, ha dato l'incarico di formare il nuovo governo alla premier uscente Evelyn Wever-Croes, Social-indipendentista (Movimento Elettorale Popolare).

Etiopia, i Social-liberali ottengono la maggioranza assoluta in parlamento

Si sono svolte le elezioni parlamentari etiopi, questi i risultati:

Liberaldemocratici (Partito della Prosperità): 410 seggi parlamentari
Nazional-amhari (Movimento Nazionale di Amhara): 5 seggi parlamentari
Liberali (Cittadini per la Giustizia Sociale): 4 seggi parlamentari
Partito Popolare Democratico Gedeo: 2 seggi parlamentari
Indipendenti: 2 seggi parlamentari

Non sono riusciti ad eleggere nessun parlamentare:

Socialdemocratici (Forum di Unità Democratica Federale - Medrek)
Social-tigrini (Fronte di Liberazione Popolare)
Social-oromo (Fronte di Liberazione Oromo)
Social-somali (Fronte di Liberazione Nazionale Ogaden)
Federalisti (Partito dell'Unità di Tutti gli Etiopi)
Conservatori (Partito Balderas)

I Liberaldemocratici del premier Abiy Ahmed, in carica dal 2018, hanno quindi mantenuto la maggioranza assoluta in parlamento. Le opposizioni accusano brogli e irregolarità.

Slovenia, al referendum vince il sì

In Slovenia si è svolto un referendum per abrogare delle leggi che permetterebbero uno sfruttamento intensivo dell'acqua; questi i risultati:

Sì: 86.58 % dei voti
No: 13.42 % dei voti

Le leggi, fortemente volute dal governo di Janez Jansa, Conservatore (Partito Democratico), vengono quindi abrogate.

Moldova, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari moldave, questi i risultati:

Liberal-conservatori (Partito di Azione e Solidarietà): 52.80 % dei voti e 63 seggi parlamentari
Socialisti (Partito Socialista) + Comunisti (Partito Comunista): 27.17 % dei voti e 22 seggi parlamentari ai Socialisti e 10 ai Comunisti
Nazional-conservatori (Partito Sor): 6.17 % dei voti e 6 seggi parlamentari

Non riescono ad eleggere nessun parlamentare:

Cristiano-democratici-russi (Nostro Partito) + Conservator-russi (Pro Patria): 4.24 % dei voti
Conservatori (Partito Piattaforma della Dignità e della Verità): 2.38 % dei voti
Socialdemocratici (Partito Democratico): 1.94 % dei voti
Conservator-populisti (Partito Democrazia in Casa): 1.36 % dei voti
Liberaldemocratici (Partito Casa Costruire l'Europa - Pace): 1.31 % dei voti
Social-populisti (Partito dell'Azione Unita - Congresso Civico): 0.82 % dei voti
Nazional-rumeni (Alleanza per l'Unione dei Rumeni): 0.49 % dei voti
Social-liberali (Partito dello Sviluppo e del Consolidamento): 0.46 % dei voti
Conservator-rumeni (Partito di Unità Nazionale): 0.45 % dei voti
Speranza: 0.21 % dei voti
Partito del Cambiamento: 0.17 % dei voti
Partito del Potere del Popolo: 0.12 % dei voti
Laburisti (Partito dei Lavoratori): 0.10 % dei voti
Social-cristiani-rumeni (Nuova Opzione Storica): 0.10 % dei voti
Cristiano-democratici (Partito della Legge e della Giustizia): 0.10 % dei voti
Filo-russi (Partito delle Regioni): 0.09 % dei voti
Verdi (Partito Ecologista Verde): 0.09 % dei voti
Patrioti: 0.06 % dei voti
Nuovo Partito: 0.01 % dei voti

I Liberal-conservatori della presidente Maia Sandu hanno quindi ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi parlamentari.

Bulgaria, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari bulgare anticipate, questi i risultati: 


Conservator-populisti (C'è un Certo Popolo): 23.60 % dei voti e 64 seggi parlamentari
Conservatori (Cittadini per lo Sviluppo Europeo - Gerb) + Cristiano-democratici (Unione delle Forze Democratiche): 23.39 % dei voti e 63 seggi parlamentari
Socialisti (Partito Socialista) + Socialdemocratici (Alternativa per la Rinascita) + Social-comunisti (Sinistra) + Comunisti (Partito Comunista) + Ecoglanost + Movimento per l'Umanesimo Sociale: 13.34 % dei voti e 36 seggi parlamentari
Social-liberali (Sì Bulgaria) + Verdi (I Verdi) + Liberal-conservatori (Democratici per una Forte Bulgaria): 12.40 % dei voti e 34 seggi parlamentari
Liberal-turchi (Movimento per i Diritti e le Libertà): 10.53 % dei voti e 29 seggi parlamentari
Social-liberal-populisti (Alzati Bulgaria) + Social-ecologisti (Movimento 21) + Conservator-agrari (Unione Popolare Agraria) + Centro-conservatori (Movimento per i Cittadini) + Conservator-europei-federalisti (Volt) + Il Trio Avvelenato + Partito Popolare Unito: 4.96 % dei voti e 14 seggi parlamentari

Non riescono ad eleggere nessun parlamentare:

Nazional-conservatori (Movimento Nazionale - Organizzazione Rivoluzionaria Macedone Interna) + Nazional-conservator-populisti (Movimento Volja) + Nazionalisti (Fronte Nazionale per la Salvezza): 3.12 % dei voti
Conservator-nazionalisti (Rinascita): 2.93 % dei voti
Centro-populisti (Estate): 1.79 % dei voti
Nazional-fascisti (Attacco Unione Nazionale - Attack): 0.46 % dei voti
Social-conservatori (Unione di Sinistra per una Repubblica Pulita e Sana): 0.37 % dei voti
Liberal-conservator-populisti (Repubblicani per la Bulgaria): 0.31 % dei voti
Associazione Nazionale della Destra: 0.29 % dei voti
Unione Nazionale - Nuova Democrazia: 0.17 % dei voti
Populisti (Voce del Popolo): 0.17 % dei voti
Libertà: 0.16 % dei voti
Bulgaria del Lavoro e della Ragione: 0.14 % dei voti
Movimento Insieme per il Cambiamento: 0.12 % dei voti
Moralità, Iniziativa, Patriottismo: 0.12 % dei voti
Social-verdi (Partito Verde): 0.12 % dei voti
Democrazia Diretta: 0.11 % dei voti
Brigata: 0.08 % dei voti
Salire: 0.03 % dei voti

Haiti, crisi istituzionale: sia Joseph che Lambert si dichiarano presidenti ad interim

Crisi istituzionale ad Haiti dopo l'assassinio del presidente Jovenel Moise, Liberal-conservatore (Partito Tet Kale - Partito delle Teste Rasate).
Secondo la costituzione, in caso di morte del presidente la presidenza della repubblica dovrebbe passare al presidente della Corte Suprema, ma questa carica è da alcune settimane vacante in seguito della morte del presidente per COVID-19.
Per non lasciare il paese in un vuoto di potere, il primo ministro Claude Joseph, Indipendente si è auto-proclamato presidente della repubblica ad interim, ma ora il Senato, con 8 voti favorevoli e 2 astensioni, ha dichiarato nuovo presidente della repubblica ad interim il proprio presidente Joseph Lambert, di Azione Cooperativa per Costruire Haiti. Joseph ha però deciso di ignorare la decisione del senato.
La situazione è ancora più esplosiva perchè Moise, il giorno prima di essere ucciso, aveva nominato come nuovo primo ministro Ariel Henry, Socialdemocratico (Inite - Unità Patriottica), che però non era ancora stato proclamato ufficialmente al momento della morte di Moise. Ora il senato ha anche confermato il premierato ad Henry, ma anche questa decisione è stata, al momento, ignorata da Joseph.

Svezia, nasce il nuovo governo Lofven

Il premier svedese Stefan Lofven, Socialdemocratico (Partito Socialdemocratico), ha formato il suo nuovo governo, costituito, come quello precedente sempre retto da lui, da Socialdemocratici e Verdi (Partito Verde).

Nuova Caledonia, Francia, Mapou nominato nuovo presidente

In Nuova Caledonia, isola del Pacifico sotto sovranità francese, il parlamento si è nuovamente riunito per eleggere il nuovo presidente del consiglio. Questi i risultati dei voti:

Louis Mapou, Social-indipendentista (Partito di Liberazione Kanak): 6 voti parlamentari
Thierry Santa, Conservatore (Futuro con Confidenza): 4 voti parlamentari
Voti bianchi: 1


Mapou è stato quindi nominato nuovo presidente del consiglio, e va a sostituire proprio Santa. Il governo si era invece già formato, costituito da Conservatori, Social-indipendentisti e Risveglio Oceanico.

Algeria, Benabderrahmane forma il proprio governo

Il premier algerino Aimene Benabderrahmane, Indipendente, ha formato il suo nuovo governo, costituito solo da uomini Indipendenti.

Israele, inizia il mandato presidenziale di Herzog

E' iniziato ufficialmente oggi il mandato presidenziale israeliano di Isaac Herzog, Indipendente, nominato nuovo presidente qualche settimana fa dal parlamento. Herzog prende il posto di Reuven Rivlin, Conservatore (Likud - Consolidamento), in carica dal 2014.

Svezia, Lofven confermato premier

Il parlamento svedese ha confermato il premier dimissionario Stefan Lofven, Socialdemocratico (Partito Socialdemocratico), come nuovo premier, dal momento che solo 173 parlamentari - il limite era 174 - hanno votato contro di lui. Centosedici parlamentari hanno votato a favore di Lofven si sono schierati, mentre 60 si sono astenuti.
Ora Lofven dovrà dare vita al suo nuovo esecutivo.

Haiti, ucciso il presidente Moise

Il presidente haitiano Jovenel Moise, Liberal-conservatore (Partito Tet Kale - Partito delle Teste Rasate), è stato ucciso, sembra durante un assalto nella sua residenza. La presidenza è passata ad interim al premier Claude Joseph, Indipendente.
Moise aveva appena indicato come nuovo primo ministro Ariel Henry, Socialdemocratico (Inite - Unità Patriottica).

Aruba, Paesi Bassi, a LaSorte e Werleman il compito di trovare una maggioranza

Ad Aruba, isola caraibica sotto sovranità olandese, in seguito alle elezioni parlamentari di qualche giorno fa, il governatore Alfonso Boekhoudt, Indipendente, ha dato l'incarico di trovare una maggioranza in parlamento che garantisca la formazione di un nuovo esecutivo a Tisa Lasorte, Indipendente, e a Eddy Weleman, Indipendente.

Sao Tomè e Principe, fra 12 giorni il primo turno delle elezioni presidenziali

Fra 12 giorni si svolgerà il primo turno delle elezioni presidenziali di Sao Tomè e Principe, questi i candidati:

Guilherme Posser da Costa, Socialdemocratico (Movimento per la Liberazione - Partito Socialdemocratico), già premier tra il 1999 e il 2001
Jorge Amado, Indipendente, esponente del Movimento per la Liberazione - Partito Socialdemocratico
Elsa Garrido, Social-verde (Movimento Socialdemocratico - Partito Verde)
Aurelio Martins, Indipendente, esponente del Movimento per la Liberazione - Partito Socialdemocratico
Miques Joao Bonfim, Indipendente, esponente del Movimento Socialdemocratico - Partito Verde
Victor Monteiro, Indipendente, esponente del Movimento per la Liberazione - Partito Socialdemocratico
Carlos Neves, Liberaldemocratico (Unione MDFM/UDD, partito nato dall'unione delle Forze per un Movimento di Cambiamento Democratico - Partito Liberale con l'Unione dei Democratici per la Cittadinanza e lo Sviluppo)
Delfim Neves, Liberale (Partito della Convergenza Democratica - Gruppo di Riflessione, partito passato più a sinistra)
Elsa Pinto, Indipendente, esponente del Movimento per la Liberazione - Partito Socialdemocratico
Julio Silva, Socialista (Movimento dei Cittadini Indipendenti - Partito Socialista, l'ex Movimento dei Cittadini Indipendenti, passato ad istanze più a sinistra)
Eugenio Tiny, Indipendente
Carlos Vila Nova, Liberal-conservatore (Azione Democratica Indipendente, partito passato anche ad istanze conservatrici)
Maria das Neves, Indipendente, esponente del Movimento per la Liberazione - Partito Socialdemocratico, già premier tra il 2002 e il 2004
Carlos Stock, Indipendente, esponente dell'Azione Democratica Indipendente
Olinto Neves, Indipendente, esponente dell'Unione MDFM/UDD
Abel Bom Jesus, Indipendente
Moises Viegas, Indipendente
Manuel Do Rosario, Indipendente
Sousa Pontes, Indipendente

Il presidente uscente è Evaristo do Espirito Santo Carvalho, Liberal-conservatore, in carica dal 2016. L'eventuale secondo turno è previsto per l'8 agosto.

Samoa, ennesimo capitolo nella crisi istituzionale

Non si ferma la crisi istituzionale e politica alle Samoa.
A un giorno dalla data di apertura del nuovo parlamento, così come ordinato dalla Corte Suprema, interviene oggi il presidente dello stato Va'aletoa Sualavi II, Indipendente, il quale afferma che la costituzione dà solo a lui il potere di convocare il parlamento, posticipando quindi la prima seduta del nuovo parlamento al 2 agosto.
La decisione del presidente è giustificata dal fatto che solo in quella data saranno eletti anche gli ultimi due deputati che mancano all'appello, e che quindi solo in quel momento il parlamento sarà al completo. L'opposizione accusa invece il presidente di parzialità, visto che in questo momento i Liberal-conservatori (Fede nel Nostro Unico Dio) hanno la maggioranza dei seggi e potrebbero eleggere nuova premier Fiame Naomi Mataafa, Liberal-conservatrice, che andrebbe quindi a sostituire Tuila'epa Sailele Malielagoi, Conservatore (Partito per la Protezione dei Diritti Umani).
Vedremo se domani la Corte Suprema farà un nuovo proclama.

Svezia, Kristersson rinuncia a formare il nuovo governo, l'incarico torna a Lofven

Il premier in pectore svedese Ulf Kristersson, Conservatore (Partito di Coalizione Moderata), ha rinunciato a formare il nuovo esecutivo, non disponendo di una maggioranza in parlamento. Il presidente del parlamento Andreas Norlen, Conservatore ha quindi ridato il compito di formare il nuovo governo al premier dimissionario Stefan Lofven, Socialdemocratico (Partito Socialdemocratico).

Unione Europea, inizia il semestre sloveno di presidenza del Consiglio Europeo

Terminato il semestre portoghese, inizia oggi il semestre di presidenza sloveno del Consiglio Europeo, sotto la guida, fino al 31 dicembre 2021, del primo ministro sloveno Janez Jansa, Conservatore (Partito Democratico, branca slovena del Partito Popolare Europeo).