Malaysia, inizia il regno di Abdullah

Inizia ufficialmente oggi il regno malese di Abdullah, sultano del Pahang.
Abdullah prende il posto di Nazrin Shah, re ad interim per alcuni giorni dopo l'abdicazione di Muhammad V.

Palestina, il premier Hamdallah annuncia le proprie dimissioni

Il premier palestinese Rami Hamdallah, Socialista (Movimento di Liberazione - Al Fatah), ha annunciato le poprie dimissioni, dopo che il suo partito era da settimane contestato dalla popolazione per la sua politica di sicurezza interna.

Grecia, approvato l'accordo con la Macedonia sul cambio del nome della Macedonia in Macedonia del Nord

Con 153 voti favorevoli e 146 contrari, il parlamento greco ha approvato l'accordo stipulato con la Macedonia per il cambio del nome della Macedonia con Macedonia del Nord. In cambio di questo cedimento di Skopje, la Grecia riconosce ufficialmente il paese macedone e si impegna di non mettere il veto all'adesione del paese all'Unione Europea e alla NATO.

Lettonia, nasce il nuovo governo Karins

Con 61 voti favorevoli e 39 contrari, il parlamento lettone ha votato la fiducia al nuovo governo guidato da Arturs Krisjanis Karins, Liberal-conservatore (Unità), e formato, oltre che da Liberal-conservatori, anche da Conservatori (Nuovo Partito Conservatore), Conservator-populisti (Chi Possiede lo Stato), Liberaldemocratici (Movimento Per!), Liberali (Per lo Sviluppo) e Nazional-conservatori (Alleanza Nazionale "Tutti per la Lettonia!" Per i Padri e la Libertà/LNNK). Karins va a sostituire Maris Kucinskis, Conservatore-liepaja (Partito Liepaja), in carica dal 2016.

Malaysia, Abdullah indicato nuovo re

La conferenza dei governanti della Malaysia ha nominato come nuovo futuro re del paese il sultano del Pahang Abdullah.
Il mandato di Abdullah Ahmad Shah inizierà ufficialmente il 31 gennaio, quando andrà a sostituire il re ad interim Nazrin Shah, dopo l'abdicazione di Muhammad V.

Repubblica Democratica del Congo, Kamerhe indicato nuovo premier

Il neo-presidente della Repubblica Democratica del Congo di Felix Tshisekedi, Socialista (Unione per la Democrazia e il Progresso Sociale), ha indicato come nuovo premier Vital Kamerhe, Centro-socialista (Unione per la Nazione). Kamerhe nel passato ha collaborato sia col dittatore Mobutu, sia con i presidenti Kabila padre e figlio, ed era passato all'opposizione solo nel 2009.

Repubblica Democratica del Congo, inizia il mandato presidenziale di Tshisekedi

Inizia ufficialmente oggi il mandato presidenziale in Repubblica Democratica del Congo di Felix Tshisekedi, Socialista (Unione per la Democrazia e il Progresso Sociale). Tshisekedi prende il posto di Joseph Kabila, Socialdemocratico (Partito Popolare per la Ricostruzione e la Democrazia), in carica dal 2001.

Venezuela, il presidente del parlamento Guaidò si autoproclama presidente della repubblica

Il presidente del parlamento venezuelano Juan Guaidò, Centro-socialista (Volontà Popolare), si è autoproclamato presidente della repubblica ad interim, dopo che il parlamento stesso non ha riconosciuto le elezioni presidenziali che hanno visto la riconferma dell'uscente Nicolas Maduro, Social-populista (Partito Socialista Unito), elezioni che erano state boicottate dall'opposizione, dopo che ai suoi maggiori esponenti era stato impedito di candidarsi, e in cui si erano recati alle urne neanche il 50 % degli aventi diritto al voto. Gli Stati Uniti e quasi la totalità dei paesi del Sud America hanno riconosciuto Guaidò, anche se il potere al momento rimane saldamento in mano a Maduro.

Svezia, nasce il nuovo governo Lofven

Il premier svedese Stefan Lofven, Socialdemocratico (Partito Socialdemocratico) ha presentato il suo nuovo esecutivo, costituito da Socialdemocratici e Verdi (Partito Verde), e appoggiato esternamente da Liberali (Liberali), Liberaldemocratici (Partito Centrista) e Socialisti (Partito di Sinistra).

Burkina Faso, Dabirè nuovo premier

Il presidente del Burkina Faso Roch Marc Christrian Kaborè, Laburista (Movimento Popolare per il Progresso), ha nominato nuovo premier Christphe Dabirè, Indipendente, che va a sostituire il dimissionario Paul Kaba Thieba, Indipendente.

Madagascar, Ntsay confermato premier

Il nuovo presidente malgascio Andry Rajoelina, Social-liberale (Gioventù Determinata), ha riconfermato premier Christian Ntsay, Indipendente.

El Salvador, fra 13 giorni le elezioni presidenziali

Fra 13 giorni si svolgeranno le elezioni presidenziali salvadoregne, questi i candidati in lizza:

Hugo Martinez, Socialista (Fronte Farabundo Marti per la Liberazione), partito del presidente uscente Salvador Sanchez Ceren, al potere dal 2014.
Carlos Calleja, Liberal-conservatore (Alleanza Repubblicana Nazionalista), appoggiato anche dai Nazional-conservatori (Partito della Concertazione Nazionale), dai Cristiano-democratici (Partito Democratico Cristiano) e Centro-conservatori (Democrazia)
Josuè Alvarado, Centrista (Andiamo)
Nayib Bukele, Conservatore (Grande Alleanza per l'Unità Nazionale)

Nel caso nessuno otterrà più del 50 % dei voti, si andrà al ballottaggio, previsto per il 10 marzo.

Madagascar, il premier Ntsay si dimette

Dopo l'inaugurazione del nuovo presidente malgascio Andry Rajoelina, Social-liberale (Gioventù Determinata), il premier Christian Ntsay, Indipendente, ha annunciato le proprie dimissioni, per permettere al nuovo presidente di formare un governo a lui più congeniale.

Burkina Faso, il premier Thieba si dimette

Il premier del Burkina Faso Paul Kaba Thieba, Indipendente, ha presentato oggi le proprie dimissioni al presidente Faso Roch Marc Christrian Kaborè, Laburista (Movimento Popolare per il Progresso), dopo che da giorni nel paese è montata la protesta contro la politica economica del governo.

Madagascar, inizia il mandato presidenziale di Rajoelina

Inizia ufficialmente oggi il mandato presidenziale malgascio di Andry Rajoelina, Social-liberale (Gioventù Determinata), eletto presidente poche settimane fa. Rajoelina, già presidente del paese tra il 2009 e il 2014, prende il posto di Rivo Rakotovao, Liberaldemocratico (Nuove Forze), presidente ad interim da qualche mese.

Svezia, Lofven confermato premier

Con 115 voti favorevoli e 77 astensioni, il parlamento svedese, dopo mesi di stallo, ha confermato premier l'uscente Stefan Lofven, Socialdemocratico (Partito Socialdemocratico). Hanno votato a favore Socialdemocratici e Verdi (Partito Verde), mentre si sono astenuti Liberali (Liberali), Liberaldemocratici (Partito Centrista) e Socialisti (Partito di Sinistra). Sono stati 153 i voti contrari, più di quelli a favore, ma comunque meno del 50 % dei parlamentari, e quindi per le regole svedesi Lofven è comuqnue confermato premier.

Svezia, a Lofven il compito di formare il nuovo esecutivo

Il presidente del parlamento svedese Andreas Norlen, Conservatore (Partito di Coalizione Moderata), dà per la terza volta l'incarico di formare il nuovo esecutivo al premier uscente Stefan Lofven, Socialdemocratico (Partito Socialdemocratico).
Rispetto ai tentativi precedenti, questa volta Lofven potrebbe farcela: ha infatti dalla sua un accordo per formare il nuovo governo con Liberali (Liberali), Liberaldemocratici (Partito Centrista) e Verdi (Partito Verde), e la benevolenza dei Socialisti (Partito di Sinistra), che hanno annunciato che potrebbero astenersi durante il voto di fiducia, così da permettere a Lofven di insediarsi.
I Socialisti inizialmente avevano chiesto di poter entrare nel governo, ma Liberali e Liberaldemocratici si sono opposti ad entrare in coalizione con loro.

Armenia, Pashinyan confemrato premier

In seguito alle elezioni politiche di alcuni giorni fa, il presidente armeno Armen Sarkissian, Indipendente, ha confermato come primo ministro Nikol Pashinyan, Liberale (Contratto Civile). Pashinyan ha già formato il suo governo, in cui sono presenti Liberali, Centro-liberali (Repubblica - Partito Hanrapetutyun), e Indipendenti, e che gode dell'appoggio esterno anche dei Demo-liberali (Partito Missione).

Grecia, i Nazional-conservatori passano all'opposizione

In contrasto con la decisione del premier greco Alexis Tsipras, Social-comunista (Coalizione della Sinistra Radicale - Syriza), di firmare l'accordo col governo di Skopje per il ricooscimento definitivo dei due  paese, con il cambio del nome della Repubblica di Macedonia in Repubblica di Macedonia del Nord, i Nazional-conservatori (Greci Indipendenti - Alleanza Nazionale Patriottica) passano all'opposizione. Ora il governo Tsipras rimane formato solo da Social-comunisti e Verdi (Verdi Ecologisti), i quali però da soli non detengono la maggioranza in parlamento.

Repubblica Democratica del Congo, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari in Repubblica Democratica del Congo, questi i risultati:

Socialdemocratici (Partito Popolare per la Ricostruzione e la Democrazia): 52 seggi parlamentari
Social-liberali (Alleanza delle Forze Democratiche): 41 seggi parlamentari
Socialisti (Unione per la Democrazia e il Progresso Sociale): 32 seggi parlamentari
Azione Alternativa per il Benessere e il Cambiamento: 30 seggi parlamentari
Movimento Sociale: 23 seggi parlamentari
Alleanza degli Attori per il Buon Governo: 22 seggi parlamentari
Conservatori (Movimento per la Liberazione): 22 seggi parlamentari
Partito Popolare per la Pace e la Democrazia: 21 seggi parlamentari
Alleanza dei Democratici per il Rinnovamento e il Progresso: 21 seggi parlamentari
Alleanza dei Movimenti: 20 seggi parlamentari
Demo-socialisti (Partito Lumumbista Unificato): 17 seggi parlamentari
Centro-socialisti (Unione per la Nazione): 14 seggi parlamentari
Avvenire: 12 seggi parlamentari
Alleanza dei Costruttori per un Congo Emergente: 11 seggi parlamentari
Raggruppamento per la Ricostruzione: 11 seggi parlamentari
Partito per lo Sviluppo: 11 seggi parlamentari
Gruppo dei 7: 10 seggi parlamentari
Azione degli Alleati per il Miglioramento delle Condizioni di Vita: 10 seggi parlamentari
Alleanza Politica CCU: 8 seggi parlamentari
Alleanza per l'Alternanza Democratica: 7 seggi parlamentari
Socialisti-democratici (Movimento Sociale per la Rinascita)
Raggruppamento per il Cambiamento
Nostro Congo
Raggruppamento per la Democrazia
Cristiano-democratici (Partito Cristiano Democratico)

Gabon, Bekale nuovo premier

Il presidente gabonese Ali Bongo Ondimba, Conservatore (Partito Democratico), ha nominato nuovo premier Julien Nkoghe-Bekale, Conservatore, che va a prendere il posto del loro compagno di partito Emmanuel Issoze-Ngondet, nominato "mediatore della repubblica". Non è stata data nessuna motivazione a questo cambio, anche se molto probabilmente è legato al tentato golpe, poi sventato, da parte di una parte dell'esercito di pochi giorni fa.

Macedonia, approvato il futuro cambio del nome in Macedonia del Nord

Con 81 voti favorevoli su 120, il parlamento macedone ha votato a favore del cambio del nome ufficiale del paese in Macedonia del Nord, come prevedeva un accordo con la Grecia, in modo tale da sbloccare il riconoscimento ufficiale del paese da parte di Atene, e la conseguente eventuale possibilità di Skopje di aderire a Nato e Unione Europee, adesioni sempre respinte dalla Grecia. A favore del cambio del nome hanno votato i Socialdemocratici (Unione Socialdemocratica) del premier Zoran Zaev, i Nazional-turchi (Partito per il Movimento dei Turchi), i Conservator-rom (Partito per la Piena Emancipazione dei Rom), i Liberaldemocratici (Partito Liberaldemocratico), i Social-liberali (Nuovo Partito Socialdemocratico), gli Islamico-democratici-albanesi (Unione Democratica per l'Integrazione), i Centro-albanesi (Alleanza per gli Albanesi - Differente), e i Social-albanesi (Movimento Besa), quest'ultimi all'opposizione del governo Zaev, ma favorevoli alla proposta. I Conservatori del Partito Democratico per l'Unità Nazionale - Organizzazione Rivoluzionaria Interna hanno lasciato l'aula al momento del voto.
Il cambio del nome, comunque, avverrà ufficialmente soltanto quando il parlamento greco riconoscerà lo stato, voto promesso da Atene entro poche settimane.

Venezuela, inizia il mandato presidenziale di Maduro

Inizia ufficialmente il secondo mandato presidenziale di Nicolas Maduro, Social-populista (Partito Socialista Unito), eletto presidente in maggio, in elezioni che erano state boicottate da tutte le maggiori opposizioni, e in cui si era recato alle urne meno del 50 % dei voti. Il parlamento, in mano all'opposizione e di fatto esautorato da ogni potere da Maduro, ha dichiarato di considerare illeggittimo questo nuovo mandato, affermando che da oggi il paese è senza presidente. Anche la quasi totatlità dei paesi occidentali, così come quelli dell'America del Sud, considerano illeggittima questa presidenza Maduro.

Taiwan, Su Tse-Chang nuovo premier

La presidente taiwanese Tsai Ing-Wen, Social-liberale (Partito Democratico Progressista), ha nominato nuovo premier del paese il compagno di partito Su Tse-Chang, già premier tra il 2006 e il 2007. Su Tse-Chang prende il posto di William Lai, Social-liberale, dimessosi dopo una forte debacle del Partito Democratico Progressista alle elezioni locali.

Taiwan, si dimette il premier Lai

Il premier taiwanese William Lai, Social-liberale (Partito Democratico Progressista), ha presentato le proprie dimissioni alla presidente Sta Ing-Wen, Social-liberale. Lai aveva già annunciato le dimissioni in autunno, in seguito alla cocente sconfitta del proprio partito alle elezioni parlamentari, ma in quel caso la presidente non le aveva accettate; questa volta invece ha deciso di accettarle, per cercare di dare nuovo slancio all'azione di governo.

Repubblica Democratica del Congo, Tshisekedi eletto nuovo presidente

Si sono svolte le elezioni presidenziali della Repubblica Democratica del Congo, questi i risultati:

Felix Tshisekedi, Socialista (Unione per la Democrazia e il Progresso Sociale): 38.57 % dei voti
Martin Fayulu, Opposizione Politica Dinamica: 34.83 % dei voti
Emmanuel Ramazani Shadary,  Socialdemocratico (Partito Popolare per la Ricostruzione e la Democrazia): 23.84 % dei voti
Vital Kamerhe, Centro-socialista (Unione per la Nazione)
Jean-Philibert Mabaya Gizi Amine, Arcobaleno
Marie-Josee Ifoku, Alleanza delle Elite per un Nuovo Congo
Radjabho Tebabho Soborabo, Congo Unito per le Riforme
Pierre Honoré Kazadi Lukonda Ngube-Ngube, Fronte Popolare per la Giustizia
Seth Kikuni, Independente
Tryphon Kin-Kiey Mulumba, Independente
Charles Luntadila, Independente
Sylvain Maurice Masheke, Independente
Joseph Maluta, Independente
Francis Mvemba, Independente
Theodore Ngoy Ilunga wa Nsenga, Independente
Alain Daniel Shekomba, Independente
Noel K Tshiani Muadiamvita, Independente
Gabriel Mokia Mandembo, Movimento dei Democratici
Yves Mpunga, Prima Forza Politica
Badibanga Ntita Samy, I Progressisti
Freddy Matungulu, Sinergia Elettorale del Nostro Congo

Tshisekedi è stato quindi eletto nuovo presidente del paese. Il suo mandato inizierà ufficialmente il 24 gennaio, quando andrà a sostituire il presidente uscente Joseph Kabila, Socialdemocratico, in carica dal 2001.
Il secondo classificato, Fayulu, ha respinto i risultati, accusando brogli e irregolairtà, mentre il terzo classificato, il delfino del presidente uscente Kabila, ha accettato la sconfitta: forte è il sospetto che la la vittoria di Tshisekedi sia arrivata dopo un accordo col presidente uscente Kabila.

Puntland, Somalia, Deni nuovo presidente

Il parlamento dello Puntland, regione de facto indipendente della Somalia, ha votato per il nuovo presidente, questi i risultati:

Said Abdullahi Deni, Indipendente: 35 voti parlamentari
Asad Osman Abdullahi, Indipendente: 31 seggi parlamentari

Deni è stato quindi nominato nuovo presidente. Il suo mandato è iniziato subito dopo la votazione, andando a sostituire l'uscente Abdiweli Mohamed Ali "Gaas", Ururka Dadka, al potere dal 2014.

Isole Vergini, Stati Uniti, inizia il mandato di governatore di Bryan

Inizia ufficialmente il mandato di governatore delle Isole Vergini, colonia statunitense in America, di Albert Bryan, Social-liberale (Partito Democratico). Bryan va a sostituire Kenneth Mapp, Indipendente.

Guam, Stati Uniti, inizia il mandato di governatrice della Guerrero

Inizia ufficialmente il mandato di governatrice di Guam, isola oceanica sotto sovranità statunitense, della Lourdes Leon Guerrero, Social-liberale (Partito Democratico), eletta poche settimane fa. La Guerrero prende il posto di Eddie Baza Calvo, Conservatore (Partito Repubblicano), in carica dal 2011.

Lettonia, a Karins l'incarico di formare il nuovo governo

Dopo il fallito tentativo di Gobzems, Conservator-populista (Chi Possiede lo Stato), il presidente lettone Raimonds Vejonis, Verde (Verdi), ha chiesto a Arturs Krisjanis Karins, Liberal-conservatore (Unità). Vedremo se Karins riuscirà a trovare una maggioranza in parlamento.

Gabon, sventato il tentato golpe

Il portavoce del governo gabonese Guy-Bertrand Mapangou, Indipendente, ha comunicato che il tentato golpe militare contro il presidente Ali Bongo Ondimba, Conservatore (Partito Democratico), e contro il governo guidato da Emmanuel Issoze-Ngondet, Conservatore, è stato sventato, e che i golpisti sono stati arrestati.

Gabon, golpe militare

In Gabon è in corso un golpe militare: la radio nazionale ha trasmesso un discorso del tenete colonnello Ondo Obiang Kelly, nel quale si annuncia la destituizione del presidente Ali Bongo Ondimba, Conservatore (Partito Democratico), da alcuni mesi in Marocco per curarsi in seguito ad un ictus che lo aveva colpito in autunno. Il militare, che non si capisce sia il capo dei rivoltosi o solo il portavoce, ha detto che il vuoto politico dovuto all'assenza di Bongo doveva essere colmato, ed è per questo che l'esercito si è rivoltato. Non è chiaro se tutto l'esercito sia a favore dei rivoltosi o solo una parte. Il premier Emmanuel Issoze-Ngondet, Conservatore, ha detto di trovarsi al momento chiuso in casa, impossibilitato ad uscire, e che la situazione nella capitale Libreville è caotica.

Bangladesh, nasce il nuovo governo Hasina

Nasce ufficialmente il nuovo governo bengalese guidato dalla premier uscente Sheikh Hasina, Socialdemoctratica (Lega Awami), formato solo da Socialdemocratici e Indiendenti, e appoggiato esternament anche da Nazional-conservatori (Partito Nazionale - Manju), Centro-islamici (Federazione Tarikat), Socialisti (Partito Nazionale Socialista) e Comunisti (Partito dei Lavoratori).

Malaysia, il re Muhammad V abdica, al suo posto ad interim Nazrin Shah

Il re malese Muhammad V, ha abdicato per motivi personali. Da novembre scomparso da ogni evento pubblico, da alcune settimane si vociferava di sue imminenti dimissioni, anche se i motivi veri non sono del tutto chiare: alcuni parlano di seri problemi di salute, altre che sia fuggito in Russia per sposare una reginetta di bellezza. Al potere dal 2016, a differenza di tutte le altre monarchie quella malese è elettiva e a tempo: il mandato di Muhammad V sarebbe terminato nel 2021. Al suo posto ad interim è re il vice Nazrin Shah di Perak.

Camerun, Ngute nuovo premier

Il presidente camerunense Paul Biya, Conservatore (Raggruppamento Democratico Popolare), ha destituito dalla premiership il suo compagno di partito Philemon Yang, in carica dal 2009, sostituendolo con Joseph Dion Ngute, Conservatore. Il cambio di premiership non è stato motivato in alcun modo, anche se arriva pochi mesi dopo l'inizio del nuovo mandato presidenziale di Biya.

Togo, il premier Klassou si dimette, ma viene riconfermato dal presidente

In seguito alle elezioni parlamentari di pochi giorni fa, il premier togolese Komi Selom Klassou, Nazional-conservatore (Unione per la Repubblica), ha presentato le proprie dimissioni al presidente della repubblica e suo compagno di partito Faure Gnassingbè, il quale però gli ridà l'incarico.

Bangladesh, alla Hasina il compito di formare il nuovo governo

In seguito alle elezioni di qualche giorno fa, il presidente bengalese Abdul Hamid, Socialdemocratico (Lega Awami), ha chiesto alla premier uscente Sheikh Hasina, Socialdemoctratica, di formare il nuovo governo.

Brasile, inizia ufficialmente la presidenza Bolsonaro

Inizia ufficialmente oggi la presidenza brasiliana di Jair Bolsonaro, Nazional-conservatore (Partito Sociale e Liberale), che è andato a sostituire Michel Temer,  Social-liberale (Partito del Movimento Democratico). Il governo Bolsonaro, oltre che dai Nazional-conservatori, è formato anche da Liberal-conservatori (Democratici), Libertari (Nuovo Partito), e Nazional-cristiani (Patriota), e sarà appoggiato esternamente da Nazionalisti (Partito della Rinascita Laburista), Liberaldemocratici (Partito Socialdemocratico), Liberal-cristiani (Partito della Repubblica), Democristiani (Partito Repubblicano), Liberal-populisti (Partito Laburista) e Cristiano-democratici (Partito Sociale Cristiano).