Friday, August 31, 2012

Somalia, nuovo presidente ad interim Jawari

La carica presidenziale in Somalia è andata, ad interim, a Mohamed Osman Jawari, Indipendente. Jawari è stato infatti nominato il nuovo presidente del parlamento, dopo che al primo scrutinio aveva ottenuto 119 voti favorevoli, più di qualsiasi altro candidato. Il secondo, l'ex premier Galeyr, che aveva ottenuto 77 voti, e che sarebbe dovuto andare al ballottaggio dei voti parlamentari con Jawari, si era subito dopo ritirato dalla corsa per la carica, permettendo quindi a Jawari di diventare subito presidente del parlamento, e, ad interim, anche presidente del paese, fintanto che il parlamento non nominerà il nuovo presidente. La sessione parlamentare per tale nomina è fissata per il 10 settembre.
Durante la dittatura di Siad Barre, negli anni '80, Jawari aveva collaborato col suo regime, e nei primi anni '90, allo scoppio della guerra civile, si era rifugiato in Norvegia. Era tornato quindi in patria dopo una decina di anni, collaborando col governo transitorio e con l'ONU per cercare di riportare pace e unità al paese.

Friday, August 24, 2012

Angola, prossima settimana elezioni parlamentari

La settimana prossima si svolgeranno in Angola le elezioni parlamentari, e quindi si scoprirà il nome del nuovo presidente, visto che con la legge elettorale di qualche anno fa la massima carica dello stato va al leader del partito che alle elezioni parlamentari ottiene più voti.
Tre i partiti che partecipano alle elezioni:

Movimento Popolare per la Liberazione: partito di ispirazione Socialista e guidato dal presidente Josè Eduardo Dos Santos, al potere da quando il paese, nel 1975, si è reso indipendente dal Portogallo, prima con Neto, poi, dal 1979, con Dos Santos stesso. Alle elezioni parte nettamente favorito, sia per gli indubbi buoni risultati ottenuti durante il suo potere, sia per il controllo massiccio della stampa.

Unione Nazionale per la Totale Indipendenza (UNITA): di ispirazione Conservatrice, è lo storico partito di opposizione del paese. Vicino al regime dell'apartheid sudafricano e all'ex dittatore dello Zaire Mobuto, negli ultimi dieci anni il partito ha virato ad istanze molto più moderate, anche se da molti viene ancora visto come un movimento politico simil-fascista.

Ampia Convergenza per la Salvezza: di ispirazione Centro-conservatrice, il partito è nato da una scissione centrista dell'UNITA pochi anni fa.

Wednesday, August 22, 2012

Mali, formato un governo di unità nazionale

Il presidente maliano Dioncounda Traorè, Socialdemocratico (Alleanza per la Democrazia - Partito Pan-africano per la Libertà, la Solidarietà e la Giustizia), ha riconfermato premier Cheick Modibo Diarra, Social-liberale (Ragruppamento per lo Sviluppo), a capo di un governo di unità nazionale, in cui ci sono, oltre a Social-liberali e Socialdemocratici, anche uomini indipendenti vicini ai militari golpisti, capeggiati da Sanogo, che in marzo avevano deposto il presidente leggittimo Tourè, costretti poi a mettersi da parte per la protesta della comunità internazionale e dopo che nel nord del paese, approfittando del caos politico, i Tuareg si erano dichiarati indipendenti dal resto del paese.
Compito di questo nuovo governo di unità nazionale sarà quello di organizzare nuove elezioni politiche per riportare la democrazia nel paese, ma anche di porre fine alla sollevazione dei Tuareg, che proprio qualche giorni fa hanno incitato anche la popolazione del sud del Mali di sollevarsi per far cadere il potere centrale.

Tuesday, August 21, 2012

Romania, Basescu torna ufficialmente presidente

La Corte Costituzionale romena ha definitivamente respinto il ricorso del governo sul risultato del referendum anti-Basescu, per cui da oggi Traian Basescu, Conservatore (Partito Democratico Liberale) torna presidente. Qualche mese fa il parlamento di centro-sinistra aveva votato l'impeachment contro il presidente, che però non era stato confermato dal referendum popolare per mancato quorum (solo il 46,2 % dei Romeni era andato a votare). Il governo aveva contestato questo risultato, accusando la commissione elettorale di non aver aggiornato i nomi e i numeri degli aventi diritto al voto, contestazione rigettata oggi a maggioranza dalla Corte Costituzionale (6 voti contro 3).
Sia il premier Victor Ponta, Socialdemocratico, che il leader Liberale (Partito Nazionale Liberale) Crin Antonescu, fino ad oggi presidente ad interim, hanno contestato la decisione della Corte, pur dichiarando di accettarla.

Vedremo ora cosa deciderà di fare Antonescu, al momento presidente del senato e leader dei Liberali, che pochi giorni prima del referendum aveva detto che si sarebbe ritirato dalla politica se Basescu sarebbe tornato presidente.

Etiopia, muore il premier Zenawi, al suo posto Desalegn

E' morto, a 57 anni, il presidente etiope Meles Zenawi, Social-tigrino (Partito Popolare Democratico Rivoluzionario), probabilmente in un ospedale a Bruxelles. Non è ancora chiara quale sia la causa del decesso, nè dove sia avvenuto, tanto che, visto che era ricoverato in Belgio da più di un mese, alcuni  uomini dell'opposizione sospettano sia morto già da parecchi giorni.
Il potere è passato al momento, ad interim, al vicepremier Hailemariam Desalegn, Social-sud-etiope (Fronte Democratico Popolare del Sud). Oltre ai suoi uomini e ai Social-tigrini, nel governo etiope ci sono anche i Social-amhara (Movimento Democratico Nazionale di Amhara), i Social-oromo (Organizzazione Democratica Popolare di Oromo, i Social-somali (Partito Democratico Popolare Somalo), i Social-afar (Partito Democratico Nazionale Afar), i Social-harari (Lega Nazionale Harari), i Social-argoba (Organizzazione Democratica Popolare Argoba), e i Social-benishangul-gumuz (Partito Democratico Popolare Benishangul Gumuz).

I vari partito al governo nel giro di alcune settimane dovranno decidere a chi dare la carica di primo ministro fino al 2015, quando sono in programma le prossime elezioni parlamentari: possibile una conferma di Desalagne.

L'Etiopia è l'unico stato africano non presidenziale, per cui il presidente Giyorgis, Social-oromo, ha poteri sostanzialmente simbolici.

Monday, August 20, 2012

Somalia, rinviata la nomina del presidente

Il parlamento somalo, che si riunisce per la prima volta oggi, e che sempre oggi avrebbe dovuto nominare il nuovo presidente della repubblica, ha annunciato che tale nomina slittera' di qualche giorno, senza specificarne la data esatta.
Nel frattempo, le funzioni del presidente della repubblica sono affidate, ad interim, al nuovo presidente del parlamento, Muse Hassan Sheikh Sayid Abdulle, Indipendente.

Sunday, August 19, 2012

Somalia, domani nominati nuovo parlamento e nuovo presidente

Dopo alcuni anni di transizione, e dopo essere riusciti, almeno per il momento, a fermare l'avanzata dei terroristi qadeisti, i leader locali della Somalia dovranno domani nominare un nuovo parlamento e un nuovo presidente della repubblica, che andra' a sostituire Sharif Sheikh Ahmed, Islamico-democratico (Alleanza per la Ri-Liberazione). Entra trenta giorni il presidente della repubblica dovra', in accordo col parlamento, nominare un nuovo primo ministro e un nuovo esecutivo.
Compito di queste nuove istituzioni sara' quello di traghettare definitivamente la Somalia, che al momento sembra finalmente aver trovato una certa stabilita', verso libere elezioni entro al massimo 4 anni, per portarla definitivamente nell'alveo dei paesi democratici.
Inoltre, il parlamento dovra' anche ratificare la costituzione appena approvata da una assemblea costituzionale, sempre nominata dai leader locali, con possibilita' anche di apporre modifiche. Per essere accettata, la costituzione dovra' passare un referendum popolare.

Rimane ancora aperta la questione Somaliland: ex Somalia britannica (ossia il nord del paese), dal 1991 e' de facto indipendente dal resto della Somalia e da quell'anno non ha mai piu' partecipato alle varie fasi di riconciliazione, proclamandosi indipendente (indipendenza riconosciuta da nessuno stato). Esclusa per sua stessa volonta' da questo tentativo di riunione della Somalia, in questi ultimi giorni leader del Somaliland e della Somalia, spinti anche dalla comunita' internazionale che chiede una unificazione del paese, si sono incontrati per decidere sul loro futuro, ma le posizioni sono, al momento, sepuur amichevoli, molto distanti: la Somalia e' pronta a dare una forte auotonomia al Somaliland, che invece chiede il riconoscimento della propria indipendenza.
Difficile prevedere come andra' a finire questa situazione, anche se la volonta' della comunita' internazionale, in particolare di Stati Uniti e delle due ex madrepatrie Regno Unito e Italia, di vedere una Somalia unita, non sembra arridere alle mire indipendentistiche del Somaliland, che probabilmente alla fine dovra' accontentarsi della formazione di una Somalia federale ma unita.

Thursday, August 16, 2012

Repubblica Dominicana, inizia il mandato presidenziale di Danilo Medina

Inizia ufficialmente oggi il mandato presidenziale, in Repubblica Dominicana, di Danilo Medina, Social-liberale (Partito di Liberazione), che a maggio aveva vinto le elezioni con il 51,2 % dei voti al secondo turno.
Prende il posto del suo compagno di partito Lionel Fernandez, col quale comunque i rapporti non erano molto amichevoli.

Friday, August 10, 2012

Mongolia, Altankhuyag nuovo premier

Il presidente mongolo Elbegdoryi, Conservatore (Partito Democratico) ha nominato, sotto indicazione del parlamento, Norvyn Altankhuyag, suo compagno di partito, come nuovo presidente del consiglio.

Oltre ai Conservatori del Partito Democratico, entrano al governo anche i Centro-conservatori (Partito Nazionale Democratico), i Liberal-verdi (Volonta' Civile - Partito Verde) e i Socialisti (Partito Popolare Rivoluzionario).
Il 72.5 % dei deputati hanno votato la fiducia a Altankhuyag: solo i Socialdemocratici del Partito Popolare, seconda forza politica e fino ad oggi al potere col premier Batbold hannno votato contro.

Libia, Al-Megarif nuovo presidente

Il parlamento libico ha nominato come suo nuovo presidente, e quindi anche come nuovo presidente della Libia, Muhammad Al-Megarif, Social-liberale (Fronte Nazionale), con 113 voti (85 voti sono invece andati al candidato Indipendente filo-liberale Ali Zidane, mentre 2 deputati hanno preferito astenersi) su 200.

Compito di questo nuovo parlamento e' ora quello di nominare, entro 30 giorni, un nuovo governo.

Thursday, August 9, 2012

Siria, Halqi nuovo premier

Dopo la defezione del premier Hijab, scappato all'estero e schieratosi con i ribelli, e dopo qualche giorno di prmieriato ad interim a Ghalawanji, il presidente siriano Assad nomina nuovo premier Wael Nader al-Halqi, Social-nazionale (Partito Baath). Oltre che da Social-nazionali, il governo Halqi è formato anche da Nazionalisti (Partito Nazionalista Sociale), da Socialisti (Movimento Socialista Arabo), e da Marxisti-leninisti (Partito della Volontà Popolare).

Timor Est, Gusmao riconfermato premier

 Xanana Gusmao, Laburista (Congresso Nazionale per la Ricostruzione) e' stato rinominato premier, in seguito alle elezioni di luglio. Assieme ai Laburisti, al governo ci vanno anche i Socialdemocratici del Fronte per la Ricostruzione Nazionale - Cambiamento - Frenti - Mudanca, e i Social-liberali del Partito Democratico.
Unico partito di opposizione in parlamento il Fronte Rivoluzionario per un Timor Est Indipendente - Fretilin, di ispirazione Socialista, al governo fino al 2007. Questi ultimi hanno criticato la decisione di Gusmao di formare un governo di 16 ministri, troppi secondo loro in uno stato cosi piccolo e povero qual e' Timor Est.

Elezioni parlamentari in Congo, ampia maggioranza al partito di governo

Si sono svolte le elezioni parlamentari congolese, questi i risultati:

Laburisti (Partito Laburista): 89 seggi
Centro-socialisti (Movimento per la Democrazia e lo Sviluppo Integrale): 7 seggi parlamentari
Socialdemocratici (Unione Pan-Africana per la Socialdemocrazia): 7 seggi parlamentari
Ragruppamento per la Democrazia e il Progresso Sociale: 5 seggi parlamentari
Movimento di Azione per la Rinascita: 4 seggi parlamentari
Ragruppamento dei Cittadini: 3 seggi parlamentari
Unione Patriottica per la Democrazia e il Progresso: 2 seggi parlamentari
Movimento per l'Unità, la Solidrietà e il Lavoro: 2 seggi parlamentari
Club delle Prospettive e delle Realtà: 1 seggio parlamentare
Unione delle Forze Democratiche: 1 seggio parlamentare
Unione per la Repubblica: 1 seggio parlamentare
Club 2002 - Partito per l'Unità della Repubblica: 1 seggio parlamentare
Liberali (Partito Repubblicano e Liberale): 1 seggio parlamentare

I Socialdemocratici, unico vero partito di opposizione, hanno accusato brogli e irregolarita' nelle elezioni. Non ci sono stati osservatori internazionali, i quali comunque, nelle precedenti elezioni presidenziali del 2002 e del 2009, stravinte da Nguesso, le avevano sempre considerate irregolari e non democratiche.

Libia, Salim nuovo presidente, ad interim

E' Mohammed Ali Salim, Indipendente, il nuovo presidente, ad interim, della Libia, prendendo il posto di Jalil.
Ieri infatti il potere e' passato ufficialmente dal Consiglio Nazionale al Congresso Nazionale Generale, il nuovo parlamento libico, eletto un mese fa, che avra' il compito di nominare il nuovo governo. Mohammed Ali Salim e' stato nominato ad interim presidente del parlamento in qualita' di membro piu' anziano, e ha assunto anche la carica di presidente ad interim, essendo al momento coincidente a quella di presidente del parlamento.

Monday, August 6, 2012

Siria, il premier Hijab diserta e fugge in Giordania, al suo posto Ghalawanji

Il premier siriano Riyad Hijab, Social-nazionale (Partito Baath), nominato premier poco piu' di un mese fa dal presidente Assad, e' fuggito in Giordania con la sua famiglia, e accusa il presidente di genocidio.
Al posto di Hijab e' stato nominato premier Omar Ghalawanji, Social-nazionale (Partito Baath).
La situazione del paese e' sempre piu' critica: i ribelli anti-regime continuano a mantenere le loro posizioni, mentre Assad continua a perdere pezzi, sempre piu' importanti, tra cui alti esponenti dell'esercito e del governo.
Se al momento gli oppositori al regime sembrano aver accettato nelle loro fila Hijab, bisognera' vedere quale sara' la sua posizione in futuro, visto che fino a ieri aveva collaborato senza alcun problema col regime di Assad.

Saturday, August 4, 2012

Togo, nuovo premier Ahoomey-Zunu

Dopo le dimissioni di Houngbo, il presidente togano Gnassingbè nomina nuovo premier del paese Kwesi Ahoomey-Zunu, Socialista (Covergenza Patriottica Pan-Africano), appoggiato dai Nazional-conservatori dell'Unione per la Repubblica, il partito del presidente, che detiene abbondantemente la maggioranza assoluta in parlamento, e dall'Unione delle Forze per il Cambiamento.

Papua Nuova Guinea, O'Neill riconfermato premier

Peter O'Neill è stato riconfermato premier dal nuovo parlamento papuano, con 94 voti favorevoli e 12 voti contrari. E' la prima volta nella storia del paese che un premier ottiene una fiducia parlamentare così ampia, frutto dell'alleanza stretta tra il suo Partito del Congresso Nazionale Popolare, di ispirazione Socialdemocratica, con il Partito dell'Alleanza Nazionale, di ispirazione Conservatrice, dell'ex premier Somare e suo nemico negli ultimi mesi, e con il Partito Progressista Popolare, di ispirazione Liberal-conservatore, i tre più grandi partiti nel nuovo parlamento.
Oltre a questi 3 partiti, hanno votato a favore ed entrano nel nuovo governo O'Neill anche  i Nazional-popolari (Partito Popolare Indigeno), i Popolari, i Cristiano-democratici (Partito del Trionfo, del Patrimonio e della Responsabilità, partito nato nel 2011 da una scissione anti-somare e filo-O'Neill del Partito dell'Alleanza Nazionale), i Conservator-centristi (Partito Unito), i Centro-conservatori (Movimento Democratico Popolare), i Social-liberali (Partito Socialdemocratico), i Centro-socialisti (Partito Unito delle Risorse) e i Socialisti (Partito del Nostro Sviluppo).
Hanno votato contro, invece, gli uomini legati a Namah, Conservator-liberale (Partito Papua Nuova Guinea), vicepremier di O'Neill nel governo precedente.

Friday, August 3, 2012

Romania, anticipato il verdetto della Corte Costituzionale sul futuro di Basescu

La Corte Costituzionale ha anticipato al 31 agosto (dal previsto 12 settembre) il verdetto sul referendum circa l'impeachment di Traian Basescu, dopo che Basescu aveva accusato la Corte destabilizzare il paese con questa delazione dei tempi.

Teoricamente Basescu dovrebbe tornare presidente, visto che il quorum non e' stato raggiunto, ma la Corte deve pronunciarsi circa la veridicita' del numero dei Romeni con diritto al voto, contestato dalla maggioranza anti-Basescu perche' ritengono il censo troppo datato.

Thursday, August 2, 2012

Egitto, giura il governo Kandil

Ha giurato oggi il nuovo governo egiziano, guidato da Hisham Kandil, Indipendente. Governo di coalizione, la maggioranza dei ministeri è andata al partito del presidente Morsi, nonchè primo partito del parlamento, il Partito Libertà e Giustizia, di ispirazione Islamico-democratica. Il partito Al Nour, di ispirazione Nazional-salafita, arrivato secondo alle elezioni, ha deciso di non entrare nell'esecutivo, dopo che Kandil aveva proposto un solo ministero per loro.

Romania, ancora in sospeso il reintegro alla presidenza di Basescu

Per il momento rimane presidente della Romania, ad interim, Crin Antonescu, Liberale (Partito Nazionale Liberale), in qualita' di presidente del Senato.
Infatti la Corte Costituzionale ha deciso che riferira' il 12 settembre sui risultati del referendum popolare circa l'impeachment del presidente Basescu, votato dal parlamento un mese fa.
Il referendum non e' passato, in quanto e' andato a votare poco piu' del 46 % degli aventi diritto, fallendo il quorum del 50% + 1, ma i partiti di maggioranza hanno protestato, affermando che il censimento degli aventi diritto al voto non e' aggiornato, e che quindi il quorum non sarebbe giusto.
La Corte Costituzionale avrebbe dovuto decidere oggi, ma, dopo ore di dibattito, ha deciso di rinviare la decisione fra un mese.

Wednesday, August 1, 2012

Montenegro, sciolto il parlamento

Il parlamento montenegrino oggi ha votato per il suo scioglimento, e sono state quindi indette elezioni anticipate per il 14 ottobre.
La decisione, sostenuta dal premier Igor Luksic, Socialista (Partito Democratico dei Socialisti) e dai suoi alleati Socialdemocratici, Nazional-albanesi (Unione Democratica degli Albanesi), Social-bosgnacchi (Partito Bosgnacco) e Conservator-croati (Iniziativa Civica Croata), e' stata motivata come necessaria per permettere al nuovo parlamento di avere pieno mandato per condurre i negoziati di accesso del paese nell'Unione Europea, che dovrebbero iniziare a fine anno.
L'opposizione del Partito Socialista Popolare e della minoranza Serba, invece, accusano la maggioranza di volere queste elezioni anticipate semplicemente per strategia: vorrebbe in questo modo sfruttare le divisioni dell'opposizione, e evitare di farle svolgere nell'inverno-primavera 2013, periodo in cui molti economisti prevedono per il Montenegro una grave crisi economica.