Guatemala, crisi istituzionale, il procuratore della repubblica chiede l'annullamento delle elezioni

Dalle elezioni generali di qualche mese fa, il Guatemala è sprofondato in una grave crisi istituzionale, nel periodo di interregno tra l'elezione a nuovo presidente della repubblica di Bernardo Arevalo, Social-liberale (Movimento Semilla), e l'inizio ufficiale della sua presidenza, prevista per il 14 gennaio 2024.
Dopo che il Movimento Semilla è stato sciolto per irregolarità nella presentazione delle firme per le elezioni, scioglimento che priva quindi Arevalo di avere un gruppo uniforme in parlamento - i parlamentari Social-liberali eletti sarebbero confermati in parlamento, ma senza la possibilità formale di formare un gruppo parlamentare, ora il procuratore della repubblica Rafael Curruchiche ha chiesto l'annullamento delle elezioni per irregolarità al primo turno. Il Tribunale Elettorale ha dichiarato che il procuratore della repubblica non ha il potere di annullare le elezioni, che pertanto rimangono valide e nel frattempo il presidente eletto Arevalo parla di vero e proprio tentativo di colpo di stato da parte dell'elite del paese che da sempre governa lo stato. Arevalo infatti risulta estraneo a qualsiasi cerchia di potere oligarchica del Guatemala.
Gli Stati Uniti, l'Unione Europea e l'Organizzazione degli Stati Americani continuano a riconoscere Arevalo come presidente eletto, e hanno chiesto alle istituzioni guatemalteche di rispettare i risultati. Al momento il presidente uscente Alejandro Giammattei, Conservatore (Andiamo - Avanti), che aveva riconosciuto la vittoria di Arevalo, rimane in silenzio.