Thursday, December 8, 2022

Perù, il presidente Castillo tenta un auto-golpe, viene destituito e sostituito con la Boluarte

Crisi istituzionale in Perù: poche ore prima che il parlamento, da mesi ai ferri corti col presidente, votasse per l'impeachment contro il presidente, accusato di instabilità mentale, il presidente Pedro Castillo, Social-comunista (Perù Libero), annuncia lo scioglimento d'autorità del parlamento. Subito la vicepresidente Dina Boluarte, Indipendente, ha preso le distanze dalla mossa di Castillo, il parlamento si è rifiutato di sciogliersi, e il presidente della Corte Costituzionale, Francisco Morales, ha dichiarato incostituzionale la mossa del presidente, dal momento che il presidente non ha il potere di sciogliere il parlamento se non dopo che questo abbia rigettato per due volte la fiducia al governo al potere, cosa non accaduta. In protesta con la mossa del presidente, molti ministri si sono dimessi e la premier Betssy Chaves, Social-comunista, pur ringraziando il presidente per la fiducia accordatele, si è dimessa. Poco dopo esercito e polizia hanno dichiarato di rimanere fedeli alla costituzione, di fatto schierandosi contro il presidente. Il parlamento si è quindi riunito e, con 101 voti a favore, 6 contrari e 10 astensioni, ha destituito il presidente e nominato presidente ad interim la vice Dina Boluarte, Indipendente. Castillo si è recato nel frattempo alla prefettura della capitale Lima, chiedendo di far rispettare il suo ordine di scioglimento del parlamento, ma qui viene arrestato con l'accusa di sedizione e ribellione.

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