Il presidente eletto gambiano Adama Barrow,
Social-liberale (Partito Democratico Unito), entra ufficialmente in Gambia, lasciando il suo rifugio in Senegal, pochi giorni dopo che il suo predecessore Yahya Jammeh,
Nazional-conservatore (Alleanza per il Riorientamento Patriottico e la
Costruzione), aveva lasciato il paese, accettando definitivamente la sconfitta alle elezioni presidenziali.
Finisce in questo modo la grave crisi istituzionale e politica del Gambia, che per alcuni momenti aveva anche visto la minaccia di un intervento armato dei paesi confinanti, Senegal in primis.
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