Monday, November 2, 2015

Azerbaijian, i Nazional-conservatori mantengono la maggioranza assoluta

Si sono svolte le elezioni parlamentari azere; questi i risultati:

Nazional-conservatori (Nuovo Azerbaijian): 47.20 % dei voti e 69 seggi parlamentari
Conservatori (Partito della Solidarietà Civile): 1.32 % dei voti e 2 seggi parlamentari
Liberali (Partito del Fronte Popolare): 1.49 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Partito del Grande Ordine: 1.20 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Nazionalisti (Partito della Madrepatria): 1.00 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Partito della Prosperità Sociale: 0.77 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Partito delle Riforme Democratiche: 0.74 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Partito dell'Unità: 0.53 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Partito dell'Unità Civica: 0.48 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Partito dell'Illuminazione Democratica: 0.47 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Partito Movimento della Rinascita Nazionale: 0.42 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Socialdemocratici (Partito Socialdemocratico): 0.40 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Indipendenti: 43 seggi parlamentari

Non riescono ad eleggere nessun parlamentare:

Nazional-liberali (Partito dell'Uguaglianza - Musavat): 0.88 % dei voti
Liberal-conservatori (Partito della Speranza - Umid): 0.52 % dei voti
Partito Classico Fronte Popolare: 0.41 % dei voti
Comunisti (Partito Comunista): 0.40 % dei voti
Partito Nazionale per l'Indipendenza: 0.37 % dei voti
Liberali (Partito della Giustizia): 0.23 % dei voti
Popolari (Partito Popolare): 0.22 % dei voti
Partito del Cittadino e dello Sviluppo: 0.12 % dei voti
Partito Mondiale Democratico: 0.11 % dei voti
Partito del Grande Azerbaijian: 0.10 % dei voti
AMDEP: 0.02 % dei voti 

I Nazional-conservatori del presidente Ilhava Aliev mantengono quindi la maggioranza assoluta in parlamento e potranno continuare a formare un governo monocolore: Vedremo se il premier uscente Artur Rasizade, Nazional-conservatore, verrà confermato al potere o se verrà sostituito.
L'opposizione ha rigettato i risultati, accusando brogli e irregolarità; pure l'OSCE ha preferito non mandare suoi osservatori, affermando che, da come sono state organizzate, le elezioni non rispondono ai criteri minimi di democrazia.

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