I Social-kurdi (Partito Democratico Popolare) hanno deciso di lasciare il governo ad interim turco di Ahmed Davutoglu, Islamico-democratico (Partito per la Giustizia e lo Sviluppo), per protesta contro i continui attacchi dell'esercito contro i ribelli kurdi nel sud-est del paese.
Dopo questa defezione, il governo interinale Davutoglu, che teoricamente dovrebbe comprendere tutti i partiti presenti in parlamento, ma già boicottato da Socialisti (Partito Repubblicano Popolare) e Nazionalisti
(Partito Movimento Nazionalista), con il compito di organizzare le elezioni anticipate per fine anno, è formato solo da Islamico-democratici e Indipendenti.
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