In Thailandia, il Consiglio Nazionale delle Riforme, con 135 voti contrari, 105 favorevoli e 7 astensioni, ha respinto la nuova costituzione del paese. Ora la costituente ha 180 giorni per presentare una nuova proposta.
La decisione del Consiglio Nazionale delle Riforme arriva dopo che praticamente tutti i partiti politici si sono detti contrari alla costituzione proposta, che prevede di fatto una legalizzazione dell'interferenza militare nel governo thailandese, con la presenza per i primi cinque anni di un parlamentino costituito solo da militari con il potere di rovesciare il governo e, per il futuro, comunque un'ampia ingerenza militare nel potere esecutivo.
Questo slittamento della promulgazione della nuova costituzione farà slittare anche le nuove elezioni parlamentari, teoricamente previste per il 2016, e quindi un prolungamento del governo militare del generale Prayuth Chan-oca, Indipendente, al potere dal 2014 in seguito ad un golpe militare.
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