Sunday, December 1, 2013

Thailandia, assalto ai luoghi di potere, la premier Shinawatra si rifugia in posto segreto

Continunano le proteste anti-governative in Thailandia, rischiando di degenerare. I manfiestanti, vicini all'opposizione Liberale del Partito Democratico, hanno iniziato la loro protesta contro il governo di Yingluck Shinawatra, Socialdemocratica (Partito per i Thailandesi - Pheu Thai), e formato anche da Nazional-populisti (Partito dello Sviluppo Nazionale), dai Centro-conservatori (Partito dello Sviluppo Nazionale - Chart Pattana) e dai Conservator-choburi (Palung Chong),e appoggiato esternamente dai Nazional-conservatori (Grande Partito Popolare) da qualche settimana, quando l'esecutivo aveva cercato di approvare una legge sull'amnistia, che avrebbe permesso all'ex premier e fratello di Yinlunck, Thaksin Shinawatra, in esilio in Inghilterra perchè condannato a 2 anni di reclusione per corruzione, di vedersi cancellare la condanna e di tornare in patria. Seppure il senato aveva bocciato la proposta di legge, i manfiestanti hanno continuato a manfiestare contro il governo, chiedendo le dimissioni della Shinawatra.
La manifestazione si fa ogni giorno sempre più aggressiva, con l'occupazione di alcuni ministeri, come quello delle finanze, e con l'occupazione, oggi, di un presidio della polizia dove la premier si trovava in visita. La polizia ha immediatamente scortato fuori la Shinawatra, portandola in un posto segreto e sicuro.
Vedremo ora come l'esecutivo risponderà, dopo che fino ad ora aveva ordinato a polizia e esercito di non usare mai le maniere forti sui manifestanti, per non spaventare troppo i molti turisti occidentali che vanno nel paese, vera ricchezza della Thailandia.
D'altra parte, però, se la fedeltà della polizia nei confronti del governo non è in discussione, più critica è la posizione dell'esercito, da sempre vicino alle istanze dei liberali e veri artefici della caduta, nel 2006, del governo di Thaksin Shinawatra e, nel 2008, dei vari governi pro-Shinawatra.
Il 28 novembre il governo Shinawatra era riuscita a far fronte ad un voto di sfiducia, con 297 voti a favore del governo e 134 contro.

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