Alla scadenza dell'ultimatum dell'esercito nei confronti di presidente e governo, dopo giorni di continue manifestazioni popolari contro la deriva islamista del paese, le forze armate egiziane hanno occupato i maggiori palazzi governativi e la tv di stato, dichiarando decaduta la presidenza di Mohamed Morsi, Islamico-democratico (Partito Libertà e Giustizia); il presidente al momento si troverebbe agli arresti domiciliari presso la sede della Guardia Repubblicana, nel suo ufficio privato.
Il capo delle forze armate, il generale, Abdel Fattah Al-Sissi, Indipendente, ha annunciato che ad interim il presidente è ora Adly Mansour, Indipendente, in qualità di presidente della Corte Costituzionale Suprema.
I militari, in accordo con il leader dell'opposizione e premio nobel per la pace Mohamed El Baradei, Liberale (Partito della Costituzione), hanno dichiarato che entro 6 - 12 mesi organizzeranno nuove elezioni presidenziali e parlamentari.
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