Il neo-presidente centrafricano golpista, Djotodia, Socialista (Unione delle Forze Democratiche per l'Unità) ha formato un nuovo governo, confermando Nicolas Tiangaye, Indipendente, come primo ministro. Il nuovo governo è formato da uomini vicini ai ribelli Seneka di Djotodia, da esponenti della società civile, e da un solo esponente vicino al presidente deposto Bozizè. Djotodia stesso si è preso il Ministero della Difesa.
La conferma di Tiangaye come primo ministro sembra un tentativo del presidente di distensione nei confronti della comunità internazionale, Francia e Stati Uniti in primis, che hanno condannato il golpe e hanno dichiarato di considerare come unico leggittimo leader del paese proprio il premier Tiangaye.
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