Elezioni presidenziali in Egitto, le prime libere nel paese.
Dodici i candidati:
Amr Moussa: ex segretario
generale della Lega Araba ed ex ministro degli Esteri di
Mubarak, dal 1991 al 2001, si presenta come il candidato laico, mediatore tra modernita' e valori tradizionali. Molti lo accusano di essere stato troppo legato al vecchio regime di Mubarak.
Abu al-Futuh: ex membro dei Fratelli Musulmani, escluso per essersi candidato senza l'approvazione del partito, il suo programma si concentra sul diritto per tutti allo studio e alla salute.
Ahmed Shafik: generale, nominato
primo ministro negli ultimi giorni del regime di Mubarak nel
tentativo di calmare la rivolta, e' il candidato dei militari che ora detengono il potere. Il suo programma e' incentrato tutto sul garantrire maggiore sicurezza al paese.
Mohammed Morsi: candidato degli islamisti e dai Fratelli Musulmani, il suo programma e' in linea con i dettami del Corano, pur non arrivando a spinte troppo radicali.
Hamdeen Sabbahi: candidato dalla sinistra egiziana, si rifa' all'ex presidente Gamal Abdul Nasser.
Khaled Ali: il piu' giovane dei candidati presidenziali,
sostenitore di un Egitto laico.
Selim al-Awwa: islamista, fautore di una forte collaborazione islam - cristianesimo.
Hisham al-Bastawisi: candidato
del partito di sinistra Tagammu, famoso per aver contestato in sede giudiziaria i risultati delle elezioni presidenziali del 2005.
Abul Ezz
al-Hariri: candidato del Partito per l'Alleanza Popolare, di ispirazione socialista.
Hossam Khairallah: candidato del Partito
Democratico della Pace, il suo programma e' incentrato tutto sulla sicurezza del paese.
Mahmud Hossam: ex membro del Dipartimento delle Nazioni Unite
per i diritti umani nel Medio Orient.
Abdullah al-Ashaal: candidato del Movimento islamico Al-Asala, il suo programma si concentra sulla necessita' di una riforma agraria nel paese.
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