Crisi istituzionale in Kirghizistan. In seguito all'annullamento delle elezioni parlamentari di pochi giorni fa causa brogli e irregolarità, e in seguito alle dimisioni del premier Kubatbek Boronov, Indipendente, e del presidente del parlamento Dastan Jumabekov, Socialista (Partito del Kirghizistan), i manifestanti e i partiti politici di opposizione hanno proclamato nuovo presidente del paese Adakhan Madumarov, Conservatore (Butun - Kirghizistan Unito). In particolare hanno deciso di appoggiare Madumarov i Nazionalisti (Partito Patriottico), i Laburisti (Social Democratici), i Liberali (Respublika), i Social-populisti (Partito Socialista Ata Meken - Madrepatria), i Liberaldemocratici (Partito Politico dello Stato di Unità e Patriottismo - Bir Bol) e i Social-liberali (Partito Moderno - Zamandash). Il presidente della repubblica in carica Sooronbay Jeenbekov, Socialdemocratico (Unità), che pure si è detto disponibile a nuove elezioni parlamentari, accusa l'opposizione di voler attuare un golpe, e continua a dichiararsi presidente leggittimo.
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