Tuesday, November 13, 2018

Sri Lanka, la corte suprema annulla lo scioglimento del parlamento

Continua la grave crisi istituzionale in Sri Lanka. La corte suprema, infatti, ha accettato il ricorso del premier destituito Ranil Wickremasinghe, Conservatore (Partito Nazionale Unito) e dei suoi alleati in parlamento, affermando che lo scioglimento del parlamento da parte del presidente Maithripala Sirisena, Socialista (Partito della Libertà) e l'indizione di elezioni anticipate per gennaio è stato un atto illeggittimo, in quanto il presidente non ha questo potere, riconfermando la leggittimità del parlamento in carica.
Vedremo ora cosa succederà: pochi giorni fa Sirisena, in rotta di collisione con Wickremasinghe, lo aveva destituito senza aspettare un voto di sfiducia da parte del parlamento, e sostituito con l'ex presidente Mahinda Rajapaksa, Social-populista (Partito Popolare, fino a due giorni fa Fronte Popolare), e chiuso il parlamento per due settimane. Tuttavia Rajapaksa non era riuscito a trovare un appoggio parlamentare che gli garantisse una maggioranza, e pertanto Sirisena, per scongiurare un voto di non fiducia, aveva deciso di indire elezioni anticipate.

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