Il 16 gennaio ’12
Nasheed, ancora presidente, aveva arrestato il capo della Corte di Giustizia, accusandolo di
essere al soldo dell’ex presidente Gaymoon (che era stato al potere dal 1978 al 2008, di fatto con poteri illimitati); questa sua decisione aveva provocato
forti manifestazioni popolari, organizzate dai Conservatori del Partito Popolare - Partito Dhivehi Rayyithunge di Gaymoon, tanto
che il 7 febbraio, dopo che la polizia, mandata a sedare le
manifestazioni, si era schierata a favore dei manifestanti, Nasheed aveva deciso
di dimettersi, evitando in tal modo uno scontro tra manifestanti e
polizia da una parte, e esercito, a lui fedele, dall’altra. Il
giorno successivo alle sue dimissioni, però, Nasheed aveva accusato i
militari di averlo costretto alle dimissioni, sotto la minaccia di
una pistola, accusando l'esercito, l'ex presidente Gaymoon e Mohamed Waheed Hassan, Socialdemocratico (Partito dell'Unità Nazionale - Gaumee Itthihaad), suo vicepresidente, e ora presidente ad interim, di aver effettuato un golpe.
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