Dopo che il premier in pectore montenegrino Miodrag Lekic,
Liberal-conservatore (Alleanza Democratica - Demos), non è riuscito a formare il governo nei 90 giorni prestabiliti dalla costituzione, il presidente della repubblica Milo Djukanovic, Socialista (Partito
Democratico dei Socialisti) ha deciso di sciogliere il parlamento e di indire elezioni anticipate per giugno.
Questa volta tutti i partiti hanno accettato la mossa del presidente, ponendo fine ad una crisi istituzionale che durava da molti mesi.
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