Friday, April 29, 2016

Filippine, fra 10 giorni le elezioni parlamentari

Fra 10 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari filippine; questi i partiti in lizza:

Partito Liberale: partito di ispirazione liberale, guidato dal presidente Benigno Noynoy Aquino III
Cristiani Musulmani Democratici - Lakas: partito di ispirazione islamico-cristiana, junior partner del governo
Partito Nazionalista: partito di ispirazione liberal-conservatrice
Coalizione Popolare Nazionalista: partito di ispirazione nazional-conservatrice
Forze delle Masse: partito di ispirazione social-populista
Partito Democratico - Potere Popolare: partito di ispirazione socialdemocratica
Partito dei Lavoratori e degli Agricoltori: partito di ispirazione social-agraria
Movimento Nuova Società: partito di ispirazione conservator-nazionalista
Partito Democratico Centrista: partito di ispirazione popolare
Azione Democratica: partito di ispirazione liberaldemocratica
Alleanza Nazionalista Unita: partito di ispirazione conservatrice, junior partner del governo
Partito di Unità Nazionale: partito di ispirazione cristiano-democratica, nato da una scissione del partito Cristiani Musulmani Democratici - Lakas, da quegli esponenti cristiani che accusavano il partito di essersi spostato troppo verso le istanze islamiche
Progressisti di Manila: partito della sola capitale Manila, di ispirazione socialista
Kusog Baryohaon
Partito della Voce delle Masse
Speranza per Bukidnon
Lingap Lugud
Padayun - Alzati Misamis
Un Cebo: partito di ispirazione nazional-populista
Sforzo dei Democratici: partito di ispirazione conservator-liberale
Avanti Cittadini di San Josè
Partner della Nazione per il Progresso
Partito del Popolo della Città
Partito Avanti Zambales: partito di ispirazione nazional-zambales
Partito Verde Repubblicano: partito di ispirazione verde

Oltre a questi partiti, si presentano anche molti altri partiti regionalistici.

Guinea Equatoriale, Obiang confermato presidente

Si sono svolte le elezioni presidenziali in Guinea Equatoriale, questi i risultati:

generale Theodor Obiang, Conservatore (Partito Democratico): 93.7 % dei voti
Avelino Mocache Benga, Nazional-conservatore (Unione del Centro Destra): 1.5 % dei voti
Buenaventura Monsuy Asumu, Centro-socialista (Partito della Coalizione Socialdemocratica): 1.5 % dei voti
Benedicto Obiang Mangue, Indipendente: 0.9 % dei voti
Carmelo Mba Bakale, Popolare (Azione Popolare): 0.8 % dei voti
Agustin Masoko Abegue, Indipendente: 0.8 % dei voti
Tomas Mba Monabang, Indipendente: 0.7 % dei voti

Confermato presidente quindi Obiang, in carica dal 1979. Tutte le opposizioni hanno comunque rigettato i risultati, considerando le elezioni una vera e propria farsa.

Sudan del Sud, nasce il nuovo governo

Il presidente sud-sudanese Salva Kiir Mayardit, Socialista (Movimento di Liberazione del Popolo Sudanese), ha varato oggi il nuovo governo del paese.

Thursday, April 28, 2016

Kirghizistan, nasce il nuovo governo Jeenbekov

Nasce oggi il nuovo governo kirghizo guidato dal premier Sooronbay Jeenbekov, Indipendente, nominato presidente del consiglio qualche giorno fa.
Jeenbekov prende il posto del dimissionario Temir Sariyev, Indipendente.
Il governo Jeenbekov è sempre formato, come quello precedente, da Conservator-agrari (Partito del Progresso - Onuguu), Social-liberali (Partito Socialista Ata Meken - Madrepatria), Socialdemocratici (Partito Socialdemocratico) e Socialisti (Partito del Kirghizistan).

Filippine, fra 11 giorni le elezioni presidenziali

Fra 11 giorni si svolgeranno le elezioni presidenziali filippine; questi i candidati in lizza:

Jejomar Binay, Conservatore (Alleanza Nazionalista Unita), vicepresidente uscente
Miriam Defensor Santiago, Social-liberale (Partito Popolare delle Riforme)
Rodrigo Duterte, Socialdemocratico (Partito Democratico - Potere Popolare), appoggiato anche dai Conservator-liberali (Sforzo dei Democratici)
Grace Poe, Indipendente, appoggiato dai Nazional-conservatori (Coalizione Popolare Nazionalista)
Mar Roxas, Liberale (Partito Liberale)

Il presidente uscente Benigno Noynoy Aquino III, Liberale, in carica dal 2010.

Wednesday, April 27, 2016

Repubblica Centrafricana, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari centrafricane, questi i risultati:

Unione Nazionale per la Democrazia e il Progresso: 13 seggi parlamentari
Laburisti (Unione per il Rinnovamento): 13 seggi parlamentari
Socialisti (Ragruppamento Democratico): 10 seggi parlamentari
Centro-socialisti (Movimento per la Liberazione del Popolo Centrafricano): 9 seggi parlamentari
Socialdemocratici (Convergenza Nazionale - Kwa Na Kwa): 7 seggi parlamentari
Partito Africano per una Radicale Trasformazione e Integrazione dello Stato: 4 seggi parlamentari
Partito per un Governo Democratico: 3 seggi parlamentari
Social-liberali (Ragruppamento per la Repubblica): 3 seggi parlamentari
Partito per la Rinascita: 3 seggi parlamentari
Convenzione Repubblicana per il Progresso Sociale: 2 seggi parlamentari
Movimento per la Democrazia e lo Sviluppo: 2 seggi parlamentari
Partito Socialista: 1 seggio parlamentare
Unione Nazionale per la Democrazia e il Ragruppamento: 1 seggio parlamentare
Movimento di Solidarietà Nazionale: 1 seggio parlamentare
Partito di Azione per lo Sviluppo: 1 seggio parlamentare
PDSK: 1 seggio parlamentare
Partito di Unità Nazionale: 1 seggio parlamentare

Spagna, elezioni anticipate per il 26 giugno

Il re spagnolo Filippi VI ha gettato la spugna: dopo un nuovo giro di consultazione con i leader di tutti i partiti presenti in parlamento, il re ha preso atto della non presenza di una maggioranza in parlamento, e ha quindi deciso di scioglierlo e di indire elezioni anticipate per il 26 giugno.
Le ultime elezioni si sono svolte in dicembre 2015, in seguito delle quali si è formato un parlamento bloccato, ossia in cui nessun blocco politico è riuscito ad ottenere una chiara maggioranza.
Anche i colloqui successivi non sono riusciti a trovare un'alleanza tra i partiti maggiori.
Il premier uscente e dimissionario è sempre Mariano Rajoy, Popolare (Partito Popolare).

Sunday, April 24, 2016

Serbia, netta vittoria dei Conservatori

Si sono svolte le elezioni parlamentari serbe; questi i risultati:

Serbia Vince: 48.24 % dei voti e 131 seggi parlamentari così distribuiti: Conservatori (Partito Progressista): 96 seggi; Centro-socialisti (Partito Socialdemocratico Serbo): 10 seggi; Conservator-monarchici (Nuova Serbia): 5 seggi; Centro-conservatori (Partito Democratico Indipendente): 5 seggi; Social-pensionati (Partito dei Pensionati Uniti): 3 seggi; Centro-monarchici (Movimento di Rinnovamento): 3 seggi; Social-comunisti (Movimento dei Socialisti): 3 seggi; Cristiano-democratici (Partito Popolare): 3 seggi; Liberal-conservatori (Movimento della Forza): 2 seggi; Conservator-agrari (Partito Popolare Agrario): 1 seggio
3 Lista: 8.11 % dei voti e 29 seggi parlamentari così distribuiti: Socialisti (Partito Socialista): 20 seggi; Conservator-populisti (Serbia Unita): 6 seggi; Verdi (Verdi): 2 seggi + Comunisti (Partito Comunista): 1 seggio
Nazional-conservatori (Partito Radicale): 8.11 % dei voti e 22 seggi parlamentari
Semplicemente per una Serbia: 6.03 % dei voti e 16 seggi parlamentari così distribuiti: Socialdemocratici (Partito Democratico): 13 seggi;  Liberal-socialisti (Assieme per la Serbia): 2 seggi; Liberali (Nuovo Partito): 1 seggio; nessun seggio per Nazional-croati (Alleanza Democratica dei Croati della Vojvodina), per il Partito Riformista e per Assieme per Sumadija
Social-liberali (Movimento è Abbastanza): 6.03 % dei voti e 16 seggi parlamentari
5 Lista: 5.03 % dei voti e 13 seggi parlamentari così distribuiti: Nazionalisti (Movimento Dveri): 7 seggi; Popolari (Partito Democratico Serbo): 6 seggi
7 Lista: 5.02 % dei voti e 13 seggi parlamentari così distribuiti: Demo-socialisti (Partito Socialdemocratico): 5 seggi; Liberaldemocratici (Partito Liberaldemocratico): 4 seggi; Social-vojvodini (Lega dei Socialdemocratici della Vojvodina)
6 Lista: 1.50 % dei voti e 4 seggi parlamentari così distribuiti: Conservator-ungheresi (Alleanza degli Ungheresi della Vojvodina): 4 seggi; nessun seggio per i Centro-conservator-ungheresi (Partito Democratico degli Ungheresi della Vojvodina):
Nazional-bosniaci (Unione Democratica Bosniaca): 0.86 % dei voti e 2 seggi parlamentari
Conservator-bosgnacchi (Azione Democratica del Sangiaccato): 0.80 % dei voti e 2 seggi parlamentari
Social-verdi (Partito Verde): 0.63 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Nazional-albanesi (Partito per l'Azione Democratica): 0.43 % dei voti e 1 seggio parlamentare
Conservator-russi (Partito Russo): 0.36 % dei voti e 1 seggio parlamentare

Non riescono ad eleggere nessun parlamentare: 

Laburisiti (Unione Socialdemocratica) + Sinistra Serba + Movimento per una Inversione
Unione Democratica del Popolo Rom + Partito Unito del Popolo Rom + Unione Rom: 0.95 % dei voti
Per Dispetto + Uniti per la Serbia + Alleanza Nazionale: 0.46 % dei voti
Gruppo di Cittadini - Per la Rinascita: 0.35 % dei voti
Alternativa Orientale + Lega Serba + Fronte della Madrepatria + Movimento dei Veterani + Lega Ungherese: 0.27 % dei voti 
Dialogo - Giovani con Attitudine: 0.21 % dei voti
Partito Repubblicano: 0.12 % dei voti

Vittoria netta dei Conservatori del premier Vucic e alleati che, pur perdendo alcuni seggi rispetto alle elezioni di 2 anni fa, mantengono la maggioranza assoluta.

Austria, ballottaggio presidenziale tra Hofer e Van der Bellen

Si è svolto il primo turno delle elezioni presidenziali austriache, questi i risultati:

Norbert Hofer, Nazional-conservatore (Partito della Libertà): 36.4 % dei voti
Alexander Van der Bellen, Verde (I Verdi - Alternativa Verde): 20.4 % dei voti
Irmgard Griss, Indipendente: 18.5 % dei voti
Rudolf Hundstorfer, Socialdemocratico (Partito Socialdemocratico): 11.2 % dei voti
Andreas Khol, Popolare (Partito Popolare): 11.2 % dei voti
Richard Lugner, Indipendente: 2.3 % dei voti

Nessuno dei candidati supera il 50 % dei voti, pertanto il 22 maggio saranno Hofer e Van der Bellen a sfidarsi per succedere a Heinz Fischer, Socialdemocratico, alla presidenza della repubblica.
Debacle totale dei Popolari e Socialdemocratici, partiti che da hanno governato il paese dalla fine della seconda guerra mondiale.

Darfur, Sudan, il referendum conferma la divisione della regione

Con il 97.72 % dei voti, gli abitanti del Darfur, regione occidentale del Sudan, hanno confermato la divisione della loro regione in 5 entità divise (Darfur Centrale, Darfur Occidentale, Darfur Settentrionale, Darfur Meridionale e Darfur Orientale), rigettando quindi il ritorno alla situazione del 1994, quando il Darfur era un'unice entità.
Favorevole allo status quo era il presidente sudanese Omar Al-Hasan Ahmad Al-Bashir, Nazional-islamico (Congresso Nazionale), mentre i ribelli chiedevano la riunificazione della regione, così da avere più peso politico.
Stime governative parlano di un numero elevatissimo di votanti, stime rigettate però dai ribelli che accusano brogli e irregolarità. Anche gli Stati Uniti giudicano poco credibile il risultato.

Congo, Mouamba nuovo premier

Il presidente Denis Sassou Nguesso, Laburista (Partito Laburista), riconfermato qualche settimana fa, ha nominato come nuovo primo ministro del paese Clement Mouamba, Indipendente, carica rispolverata proprio per l'occasione, dal momento che era stata abolita nel 2009.
Mouamba, fino a pochi mesi fa, era esponente di spicco del partito di opposizione Unione Pan-Africana per la Democrazia Sociale, da cui era stato espulso per aver partecipato alla commissione che aveva cambiato la costituzione congolese così da permettere a Nguesso di correre ancora una volta per la presidenza.

Friday, April 22, 2016

Capo Verde, Correia e Silva nuovo premier

In seguito alle elezioni parlamentari di qualche settimana fa, Ulisses Correia e Silva, Liberal-conservatore (Movimento per la Democrazia), è diventato il nuovo premier di Capo Verde, formando un governo monocolore.
Correia e Silva va a sostituire Josè Maria Pereira Neves, Socialista (Partito Africano per l'Indipendenza), in carica dal 2001.

Ciad, Deby confermato presidente

Si sono svolte le elezioni presidenziali ciadiane, questi i risultati:

generale Idriss Deby, Nazional-conservatore (Movimento Patriottico di Salvezza): 61.56 % dei voti
Saleh Kebzabo, Socialdemocratico (Unione Nazionale per la Democrazia e la Rinascita): 12.80 % dei voti
Laoukein Kourayo Medard, Indipendente: 10.69 % dei voti
Joseph Djimrangar Dadnadji, Partito di Azione Popolare per la Solidarietà Nazionale e l'Unità: 5.06 % dei voti
Malloum Yobode Djeraki, Indipendente: 1.84 % dei voti
Mahamat Ahmat Alhabo, Partito per le Libertà e la Democrazia: 1.61 % dei voti
Clement Djimet Bagaou, Indipendente: 1.44 % dei voti
Gali Gatta Ngothè, Indipendente: 1.27 % dei voti
Brice Guedmbaye Mbaimon, Indipendente: 1.02 % dei voti
Abdoulaye Mbodou Mbami, Indipendente: 1.02 % dei voti
Beassemda Julien, Indipendente: 0.56 % dei voti
Djividi Bouikar, Indipendente: 0.48 % dei voti
Nouradine Delwa Kassirè Coumakoye, Raggruppamento Nazionale per lo Sviluppo e il Progresso: 0.44 % dei voti
Mahamat Yesko Brahim, Indipendente: 0.20 % dei voti

Deby, presidente in carica dal 1990, è stato quindi confermato presidente. Le opposizioni hanno accusato brogli e irregolarità.
Il nuovo mandato di Deby inizierà ufficialmente l'8 agosto.

Wednesday, April 20, 2016

Laos, Sisoulith nuovo premier

Il parlamento laotiano ha nominato come nuovo premier del paese Thongloun Sisoulith, Comunista (Partito Rivoluzionario Popolare), che a a sostituire Thongsing Thammavong, Comunista, in carica dal 2010.
Questo cambio di premierato arriva dopo le elezioni parlamentari di qualche settimana fa, che hanno visto i Comunisti ottenere 144 seggi e gli Indipendenti i rimanenti 5.

Laos, Vorachith nuovo presidente

In seguito alle elezioni parlamentari di qualche settimana fa, il parlamento laotiano ha nominato nuovo presidente del paese Bounnhang Vorachit, Comunista (Partito Rivoluzionario Popolare), già premier dal 2001 al 2006, vicepresidente uscente e da poche settimane nuovo segretario del partito.
Vorachit va a sostituire il generale Choumaly Sayasone, Comunista, in carica dal 2006.

Monday, April 18, 2016

Libano, ennesima fumata nera per l'elezione presidenziale

Per la trentottesima volta il parlamento libanese non è riuscito ad eleggere il nuovo presidente della repubblica, per mancanza del quorum necessario parlamentare.
Al momento l'interim presidenziale è nelle mani del premier Tammam Salam, Indipendente.
Il prossimo tentativo di elezioni è in programma il 10 maggio 2016.

Sunday, April 17, 2016

Cipro Nord, nasce il nuovo governo Ozgurgun

E' nato il nuovo governo nord-cipriota, guidato da Huseyin Ozgurgun, Liberal-conservatore (Partito di Unità Nazionale), e formato anche dai Conservatori (Partito Democratico - Forze Nazionali, l'ex Partito Democratico), ponendo fine agli strani governi ibridi destra - sinistra che reggevano il paese dal 2013. Ozgurgun era già stato premier ad interim per alcune settimane nel 2010.
Ozgurgun va a sostituire Omer Kalyoncu, Socialdemocratico (Partito Repubblicano Turco), che era a capo di una coalizione tra Socialdemocratici e Liberal-conservatori. La caduta di questo governo è stata causata ufficialmente da problemi circa la finanziaria, anche se da settimane i due partiti erano ai ferri corti circa gli accordi per l'unificazione del paese con Cipro, con i Socialdemocratici che cercavano di velocizzare il processo, contro i Liberal-conservatori, molto più cauti.

Siria, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari siriane, questi i risultati:

Social-nazionali (Partito Baath): 80 % dei voti e 200 seggi parlamentati
Indipendenti: 50 seggi parlamentari

Scontata la vittoria dei Social-nazionali del presidente Bashar Assad e del premier Wael Nader al-Halqi, in elezioni boicottate dalle opposizioni e in un paese sconvolto da una guerra civile in corso da 5 anni.

Comore, Assoumani eletto presidente

Si è svolto il secondo turno delle elezioni presidenziali comoriane, questi i risultati:

colonnello Azali Assoumani, Socialista (Convenzione per la Rinascita): 41.43 % dei voti
Mohamed Ali Soilihi, Islamico-democratico (Unione per lo Sviluppo): 39.66 % dei voti
Mougni Said Baraka, Raggruppamento Democratico: 18.91 % dei voti

Assoumani, già presidente dal 1999 al 2006, dopo un colpo di stato militare, torna quindi presidente del paese, questa volta in seguito ad elezioni libere.
Assoumani diventerà ufficialmente presidente il 26 maggio, quando andrà a sostituire il presidente uscente Ikililou Dhoinine, Islamico-democratico (Movimento Baobab), al potere dal 2011.

Congo, inizia il nuovo mandato presidenziale di Nguesso

In seguito alle elezioni di qualche giorno fa, inizia oggi il nuovo mandato presidenziale congolese di Denis Sassou Nguesso, Laburista (Partito Laburista). Nguesso è presidente del paese dal 1979, a parte una parentesi tra il 1992 e il 1997.

Friday, April 15, 2016

Guernsey, Regno Unito, fra 12 giorni le elezioni parlamentari

Fra 12 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari a Guernsey, isola autonoma sotto la giurisdizione inglese.
Nell'isola non sono presenti partiti politici. Il premier uscente è Jonathan Le Tocq, Indipendente, in carica dal 2014

Thursday, April 14, 2016

Ucraina, Groysman nuovo premier

Il parlamento ucraino, con 257 voti favorevoli e 50 contrari, ha nominato come nuovo premier Volodymyr Groysman, Conservatore (Blocco Petro Poroshenko "Solidarietà"). Groysman prende il posto di Arseniy Yatseniuk, Liberale (Fronte Popolare), dimissionatosi qualche giorno fa.
Il nuovo governo Groysman è formato, come il precedente, da Conservatori e Liberali, e gode dell'appoggio esterno dei Centro-conservatori (Rinascita, l'ex partito Sviluppo Economico, passato ora maggiormente ad istanze di destra) e dei Centro-europeisti (Volontà Popolare).

Guinea Equatoriale, fra 10 giorni le elezioni presidenziali

Fra 10 giorni si svolgeranno le elezioni presidenziali in Guinea Equatoriale, questi i candidati in lizza:

generale Theodor Obiang, Conservatore (Partito Democratico), presidente in carica, al potere dal 1979
Buenaventura Monsuy Asumu, Socialista (Partito della Coalizione Socialdemocratica)
Carmelo Mba Bakale, Popolare (Azione Popolare)
Avelino Mocache Benga, Nazional-conservatore (Unione del Centro Destra)
Agustin Masoko Abegue, Indipendente
Benedicto Obiang Mangue, Indipendente
Tomas Mba Monabang, Indipendente

I maggiori partiti di opposizione, imposibilitati a presentare propri candidati, invitano al boicottaggio.
Scontata la vittoria del presidente uscente.

Wednesday, April 13, 2016

Corea del Sud, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari sudcoreane, questi i risultati:

Conservatori (Partito della Nuova Frontiera - Saenuri): 33.5 % dei voti e 122 seggi parlamentari
Liberali (Partito Popolare): 26.7 % dei voti e 38 seggi parlamentari
Liberaldemocratici (Partito Democratico): 25.5 % dei voti e 123 seggi parlamentari
Socialdemocratici (Partito della Giustizia): 7.2 % dei voti e 6 seggi parlamentari
Indipendenti: 11 seggi parlamentari

Non riescono ad eleggere nessun parlamentare:

Nazional-cristiani (Partito Cristiano Liberale): 2.6 % dei voti
Demo-liberali (Partito Minjoo): 0.9 % dei voti

A sorpresa, quindi, i Conservatori della presidente Park Geun-Hye perdono la maggioranza in parlamento, pur rimanendo il partito più votato.
Difficilmente il premier uscente è Hwang Kyo-Ahn, Indipendente, voluto alla guida del governo dalla presidente, riuscirà a mantenere il proprio posto.

Brasile, i Centro-conservatori passano all'opposizione

In Brasile dopo i Social-liberali (Partito Movimento Democratico), anche i Centro-conservatori (Partito Progressista) lasciano il governo della presidente Dilma Rousseff, Laburista (Partito dei Lavoratori), passano all'opposizione, sempre in polemica con la presidente e il suo partito, accusati di corruzione.
A questo punto il governo Rousseff è formato, oltre che dai Laburisti, anche dai Conservator-populisti (Partito Laburista), dai Democristiani (Partito Repubblicano), dai Liberal-cristiani (Partito della Repubblica), dai Liberaldemocratici (Partito Socialdemocratico), dai Social-populisti (Partito Laburista Democratico), e dai Marxisti-leninisti (Partito Comunista del Brasile).

Kirghizistan, Jeenbekov nuovo premier

Con 113 voti favorevoli e 2 contrari, il parlamento kirghizo ha nominato come nuovo premier del paese Sooronbay Jeenbekov, Indipendente, che prende il posto del dimissionario Temir Sariyev, Indipendente.
Il governo Jeenbekov è sempre formato, come quello precedente, da Conservator-agrari (Partito del Progresso - Onuguu), Social-liberali (Partito Socialista Ata Meken - Madrepatria), Socialdemocratici (Partito Socialdemocratico) e Socialisti (Partito del Kirghizistan).

Austria, fra 11 giorni le elezioni presidenziali

Fra 11 giorni si svolgeranno le elezioni presidenziali austriache, questi i candidati in lizza:

Rudolf Hundstorfer, Socialdemocratico (Partito Socialdemocratico)
Andreas Khol, Popolare (Partito Popolare)
Norbert Hofer, Nazional-populista (Partito della Libertà)
Alexander Van der Bellen, Verde (I Verdi - Alternativa Verde)
Irmgard Griss, Indipendente
Richard Lugner, Indipendente

Il presidente uscente è Heinz Fischer, Socialdemocratico, in carica dal 2004.

Tuesday, April 12, 2016

Serbia, fra 12 giorni le elezioni parlamentari

Fra 12 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari serbe; queste i partiti e le coalizioni in lizza:

Serbia Vince, coalizione formata da:
Partito Progressista: partito di ispirazione conservatrice guidato dal premier Aleksandar Vucic, in carica dal 2014. Anche il presidente Tomislav Nikolic, in carica dal 2012, fa parte di questo partito
Partito Socialdemocratico Serbo: partito di ispirazione centro-socialista, junior partner del governo Vucic
Partito Popolare Agrario: partito di ispirazione conservatrice agraria
Nuova Serbia: partito di ispirazione conservatrice-monarchica, junior partner del governo Vucic
Partito dei Pensionati Uniti: partito di ispirazione social-pensionato, appoggia esternamente il governo Vucic
Movimento di Rinnovamento: partito di ispirazione centro-monarchica, appoggia esternamente il governo Vucic
Movimento dei Socialista: partito di ispirazione social-comunista, appoggia esternamente il governo Vucic
Movimento della Forza: partito di ispirazione liberal-conservatrice
Partito Democratico Indipendente
Partito Popolare: partito di ispirazione cristiano-democratica

Semplicemente per una Serbia, coalizione formata da:
Partito Democratico: partito di ispirazione socialdemocratica
Nuovo Partito: partito di ispirazione liberale
Alleanza Democratica dei Croati della Vojvodina: partito di ispirazione nazional-croata
Assieme per la Serbia: partito di ispirazione liberal-socialista
Assieme per Sumadija
Partito Riformista 

3 Lista, coalizione formata da:
Partito Socialista: partito di ispirazione socialista, junior partner del governo Vucic
Serbia Unita: partito di ispirazione conservator-populista, appoggia esternamente il governo Vucic
Verdi: partito di ispirazione verde
Partito Comunista: partito di ispirazione comunista

5 Lista, coalizione formata da:
Partito Democratico Serbo: partito di ispirazione popolare
Movimento Dveri: partito di ispirazione nazionalista, partito che ha lasciato tutte le sue istanze socialisteggianti

6 Lista, coalizione formata da:
Alleanza degli Ungheresi della Vojvodina: partito di ispirazione conservatrice-ungherese
Partito Democratico degli Ungheresi della Vojvodina: partito di ispirazione centro-conservatrice-ungherese

7 Lista, coalizione formata da:
Partito Liberaldemocratico: partito di ispirazione liberaldemocratica
Lega dei Socialdemocratici della Vojvodina: partito di ispirazione social-vojvodina
Partito Socialdemocratico: partito di ispirazione demo-socialista

Movimento Serbo-Russo, coalizione formata da:
Alternativa Orientale
Lega Serba
Fronte della Madrepatria
Movimento dei Veterani
Lega Ungherese

Serbi per Tutti Noi, coalizione formata da:
Sinistra Serba
Movimento per una Inversione
Unione Socialdemocratica: partito di ispirazione laburista

Lista dei Rom, coalizione formata da:
Unione Democratica del Popolo Rom
Partito Unito del Popolo Rom
Unione Rom  

Questi partiti si presentano invece da soli:

Partito Radicale: partito di ispirazione nazional-conservatrice
Azione Democratica del Sangiaccato: partito di ispirazione conservator-bosgnacca
Gruppo di Cittadini - Per la Rinascita
Partito Russo: partito di ispirazione conservatrice-russa
Partito Repubblicano
Dialogo - Giovani con Attitudine
Movimento è Abbastanza: partito di ispirazione social-liberale
Unione Democratica Bosniaca: partito di ispirazione nazional-bosniaca
Partito Verde: partito di ispirazione social-verde

I sondaggi danno una vittoria abbastanza netta della coalizione guidata dal premier Vucic 

Perù, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari peruviane, questi i risultati:

Conservator-populisti (Forza Popolare): 36.34 % dei voti e 73 seggi parlamentari
Liberal-conservatori (Peruviani per il Cambiamento): 16.47 % dei voti e 18 seggi parlamentari
Socialisti (Partito Socialista Rivoluzionario) + Social-comunisti (Nuovo Movimento di Sinistra) + Comunisti (Partito Comunista) + Marxisti-leninisti (Partito Comunista del Perù) + Fronte Popolare + Fronte dei Lavoratori, dei Contadini, degli Studenti e Popolare + Comitato Malpica + Movimento Popolare Unito + Partito Nazionalista delle Comunità Andine + Fronte Democratico Popolare: 13.94 % dei voti e 19 seggi parlamentari
Conservatori (Alleanza per il Progresso) + Evangelici-democratici (Partito della Restaurazione Nazionale) + Popolari (Noi Siamo Perù): 9.23 % dei voti e 9 seggi parlamentari
Socialdemocratici (Alleanza Popolare Rivoluzionaria Americana) + Cristiano-democratici (Partito Popolare Cristiano): 8.31 % dei voti e 5 seggi parlamentari
Social-liberali (Azione Popolare): 7.20 % dei voti e 5 seggi parlamentari

Non riescono ad eleggere nessun parlamentare:

Populisti (Democrazia Diretta): 4.63 % dei voti
Liberaldemocratici-verdi (Perù Posible): 2.38 % dei voti 
Fronte della Speranza Nazione: 1.10 % dei voti
Nazional-conservatori (Partito dell'Ordine): 0.53 % dei voti
Partito Progressista: 0.14 % dei voti
Liberaldemocratici (Tutti per il Perù): 0.02 % dei voti

I Conservatori-populisti ottengono quindi la maggioranza assoluta.

Monday, April 11, 2016

Darfur, Sudan, referendum per nuovo assetto istituzionale

Da oggi a mercoledì si vota oggi in Darfur, regione occidentale del Sudan, per il futuro assetto istituzionale del paese. La regione, fino al 1994 unita, è stata poi divisa in 5 regioni diverse (Darfur Centrale, Darfur Occidentale, Darfur Settentrionale, Darfur Meridionale e Darfur Orientale), una delle cause che ha portato all'inizio della guerra civile del 2003.
Ora gli abitanti dovranno decidere se mantenere lo status quo, e la divisione della regione in 5 entità, o se invece ritornare ad un Darfur unito. Il referendum è parte integrante degli accordi di pace del 2011 tra il governo sudanese Omar Al-Hasan Ahmad Al-Bashir, Nazional-islamico (Congresso Nazionale), e i ribelli del Darfur, accordi stipulati grazie all'intervento della comunità internazionale.
Il Darfur rimane ancora una delle regioni più povere al mondo.

Kirghizistan, il premier Sariyev si dimette

Il premier kirghizo Temir Sariyev, Indipendente, ha consegnato le dimissioni del proprio esecutivo al presidente Almazbek Atambayev, Socialdemocratico (Partito Socialdemocratico), che le ha accettate. La mossa del premier arriva dopo che da giorni molti esponenti della stessa maggioranza parlamentare accusavano il governo di corruzione.
Il governo Sariyev era formato da Conservator-agrari (Partito del Progresso - Onuguu), Social-liberali (Partito Socialista Ata Meken - Madrepatria), Socialdemocratici (Partito Socialdemocratico) e Socialisti (Partito del Kirghizistan).

Perù, svolto il primo turno presidenziale

Si è svolto il primo turno delle elezioni presidenziali peruviane, questi i risultati:

Keiko Fujimori, Conservator-populista (Forza Popolare): 39.85 % dei voti
Pedro Pablo Kuczynski, Liberal-conservatore (Peruviani per il Cambiamento): 21.00 % dei voti
Veronika Mendoza, Indipendente: 18.82 % dei voti
Alfredo Barnechea, Social-liberale (Azione Popolare): 6.97 % dei voti
Alan Garcia, Socialdemocratico (Alleanza Popolare Rivoluzionaria Americana): 5.82% dei voti
Gregorio Santos, Populista (Democrazia Diretta): 4.00 % dei voti
Fernando Olivera, Fronte della Speranza: 1.32 % dei voti
Alejandro Toledo, Liberaldemocratico-verde (Perù Posible): 1.31 % dei voti
Miguel Hilario, Partito Progressista: 0.50 % dei voti
Antero Flores Araoz, Nazional-conservatore (Partito dell'Ordine): 0.43 % dei voti

Nessuno dei candidati ha superato il 50 % dei voti, per cui sarà necessario il ballottaggio, previsto per il 5 giugno, tra la Fujimori e Kuczynski.
Il presidente in carica è Ollanta Humala, Social-populista, in carica dal 2011.

Sunday, April 10, 2016

Madagascar, Solonandrasana nuovo premier

Il presidente malgascio Hery Rajaonarimampianina, Liberaldemocratico (Nuove Forze - Hery Vaovao ho an'i Madagasikara), ha nominato come nuovo primo ministro Olivier Mahafaly Solonandrasana, Liberaldemocratico.
Il premier uscente Jean Ravelonarivo, Indipendente, che in un primo tempo aveva cercato di resistere, ha accettato la propria sostituzione.

Ucraina, il premier Yatseniuk si dimette

Il premier ucraino Arseniy Yatseniuk, Liberale (Fronte Popolare), ha annunciato le dimissioni del proprio governo, dopo che da due mesi non godeva più di una maggioranza in parlamento. Da tempo il presidente Poroshenko, Conservatore (Blocco Petro Poroshenko "Solidarietà") ne chiedeva le dimissioni.
Il presidente Poroshenko ha indicato come successore di Yatseniuk l'odierno presidente del parlamento Volodymyr Groysman, Conservatore.

Saturday, April 9, 2016

Gibuti, Guelleh confermato presidente

Si sono svolte le elezioni presidenziali gibutiane, quesiti i risultati:

Ismail Omar Guelleh, Socialista (Raggruppamento Popolare per il Progresso): 86.68 % dei voti
Omar Elmi Khaireh, Centro-conservatore (Centro Democratico Unificato): 7.32 % dei voti
Mohamed Daoud Chehem, Partito per lo Sviluppo: 2.28 % dei voti
Mohamed Moussa Ali dit Tourtour, Indipendente: 1.53 % dei voti
Hassan Idriss Ahmed, Alleanza Repubblicana per la Democrazia: 1.39 % dei voti
Djama Abdourhaman Djama, Indipendente: 0.79 % dei voti

Guelleh, presidente in carica dal 1999, è stato quindi confermato presidente già al primo turno. Le opposizioni, alcune delle quali avevano boicottato il voto, accusano brogli e irregolarità.

Madagascar, il premier Ravelonarivo smentisce le dimissioni

Il premier malgascio Jean Ravelonarivo, Indipendente, smentisce di essersi dimesso, come invece annunciato poche ora prima.
Ravelonarivo conferma invece di essere andato dal presidente Hery Rajaonarimampianina, Liberaldemocratico (Nuove Forze - Hery Vaovao ho an'i Madagasikara), pre-annunciandogli la volontà di dimettersi, senza però averlo fatto ancora formalmente.

Friday, April 8, 2016

Madagascar, il premier Ravelonarivo si dimette

Il premier malgascio Jean Ravelonarivo, Indipendente, ha presentato, assieme a tutti i suoi ministri, le proprie dimissioni al presidente Hery Rajaonarimampianina, Liberaldemocratico (Nuove Forze - Hery Vaovao ho an'i Madagasikara), che le ha accettate. Non ci sono spiegazioni ufficiali per questo gesto, anche se da settimane i rapporti tra premier e presidente erano tesi.

Thursday, April 7, 2016

Kosovo, inizia il mandato presidenziale di Thaci

In Kosovo izia ufficialmente oggi il mandato presidenziale di Hashim Thaci, Conservatore (Partito Democratico), nominato presidente pochi giorni fa.
Thaci va a sostituire la presidente uscente Atifete Jahjaga, Indipendente, in carica dal 2011.

Islanda, Johannsson ufficialmente nuovo premier

Sigurour Ingi Johannsson, Liberale (Partito Progressista), è stato confermato premier dell'Islanda, dopo le dimissioni di Sigmundur David Gunnlaugsson, Liberale (Partito Progressista), invischiato in uno scandalo finanziario.
Il governo Johannsson è formato, oltre che dai Liberali, anche dai Conservatori (Partito dell'Indipendenza), come l'esecutivo precedente. Johannsson ha anche promesso elezioni anticipate entro la fine dell'anno, circa sei mesi prima della naturale scadenza parlamentare, per cercare di andare incontro alla volontà popolare, che chiede elezioni anticipate al più presto.

Vietnam, Phuc nuovo premier

Con 475 voti su 480, il parlamento vietnamita ha nominato nuovo premier Nguyen Xuan Phuc, Comunista (Partito Comunista). Phuc prende il posto di Nguyen Tan Dung, Comunista, dimessosi ieri.

Wednesday, April 6, 2016

Paesi Bassi, vittoria del no al referendum accordo Unione Europea - Ucraina

Si è svolto nei Paesi Bassi un referendum circa l'accettazione di un accordo economico siglato tra Unione Europea e Ucraina, questi i risultati:

Sì: 38.41 % dei voti
No: 61.59 % dei voti

Il referendum risulta valido, dal momento che è andato al voto il 32.2 % degli aventi diritto, più del 30 %, quorum necessario per la validazione della tornata elettorale. Referendum che, comunque, è solo consultivo.
L'esito è sostanzialmente una sconfitta per il premier Mark Rutte, Liberale (Partito Popolare per la Liberta' e la Democrazia), sostenitore dell'accordo.
Il voto, più che contrario all'accordo con Kiev, sottolinea un euroscetticismo diffuso nel paese, e in particolare la contrarietà degli Olandesi di una qualsiasi espansione ed apertura ad est dell'Unione Europea.

Irlanda, fallisce il tentativo di nominare il nuovo premier

Il neo-parlamento irlandese si è riunito per votare il nuovo primo ministro, questi i risultati:

Enda Kenny, Cristiano-democratico (Famiglia - Partito Unito - Fine Gael), premier uscente: 51 voti
Michael Martin, Liberal-conservatore (Partito Repubblicano - Fianna Fail): 43 voti
Ruth Coppinger, Social-comunisti (Alleanza Anti-Austerità): 10 voti

Continua quindi lo stallo politico nel paese, dopo che in seguito alle elezioni di qualche settimana fa nessuna coalizione è riuscita a trovare una maggioranza assoluta in parlamento.
A questo punto le possibilità sono o un governo, magari di minoranza, guidato dal premier uscente Kenny, e appoggiato esternamente dai Liberal-conservatori, o nuove elezioni.
La prima ipotesi, seppure sulla carta fattibile dal momento che le posizioni politiche di Cristiano-democratici e Liberal-conservatori non sono molto distanti, sembra però molto difficile, a causa della storica rivalità tra i due partiti, nata durante la guerra civile del 1922 e mai sopita, tanto che i due partiti non hanno mai stretto alcun tipo di alleanza.

Libia, il governo di Tripoli riconosce ufficialmente l'autorità dell'esecutivo Sarraj

Il parlamento e il governo libici di Tripoli, guidati dal premier Khalifa Al-Ghawail, Indipendente, hanno ufficialmente riconosciuto come leggittimo il governo di Fayez Al-Sarraj, Indipendente, voluto fortemente dall'ONU e insediatosi pochi giorni fa.
Rimane ora solo il governo di Tobruk a non riconoscere il governo Sarraj.

Vietnam, il premier Dung si dimette

Con 418 voti su 486, il parlamento vietnamita ha accettato le dimissioni presentate dal presidente del consiglio Nguyen Tan Dung, Comunista (Partito Comunista), in carica dal 2006.
La mossa del premier arriva dopo che Dung non era riuscito, qualche giorno fa, a farsi nominare a capo della segreteria del partito, posto che è rimasto a Ngyen Phu Trong, il tutto in un vero e proprio scontro di potere all'interno del partito, tra la vecchia guardia ortodossa del segretario, e invece la fazione più riformatrice e aperta all'occidente e all'economia di mercato, guidata dal premier dimissionario.
Domani il parlamento dovrebbe nominare nuovo primo ministro Nguyen Xuan Phuc, Comunista, ora vicepremier.

Benin, inizia il mandato presidenziale di Talon

Inizia ufficialmente oggi il mandato presidenziale beninese di Patrice Talon, Indipendente, eletto qualche settimana fa.
Talon prende il posto di Yayi Boni, Indipendente, al potere dal 2006.

Tuesday, April 5, 2016

Islanda, il premier Gunnlaugsson costretto alle dimissioni, al suo posto ad interim Johannsson

Il premier islandese Sigmundur David Gunnlaugsson, Liberale (Partito Progressista), si è dimesso, dopo che si scopre aver nascosto i propri risparmi in paradisi fiscali durante la crisi finanziaria del 2009, che aveva portato il paese praticamente al default. Gunnlaugsson aveva cercato di resistere, chiedendo quindi al presidente Olafur Ragnar Grimsson, Indipendente, di sciogliere il parlamento. Il presidente aveva però risposto dicendo di dover prima confrontarsi con i partner di governo Conservatori (Partito dell'Indipendenza), i quali si sono dichiarati contrari a nuove elezioni: a questo punto Gunnlaugsson ha consegnato le proprie dimissioni al presidente.
Ora, ad interim, la carica di primo ministro è andata a Sigurour Ingi Johannsson, Liberale, vice di Gunnalugsson alla presidenza del Partito Progressista. Al momento i Conservatori rimangono all'interno del governo.

Repubblica Centrafricana, Sarandji nuovo premier

Il presidente centrafricano Faustin-Archange Touadera, Indipendente, ha nominato come nuovo primo ministro del paese Simplice Sarandji, Indipendente.
Sarandji prende il posto di Mahamat Kamoun, Indipendente, presidente del governo ad interim da agosto 2014.

Monday, April 4, 2016

Corea del Sud, fra 9 giorni le elezioni parlamentari

Fra 9 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari sudcoreane, questi i partiti in lizza:

Partito della Nuova Frontiera - Saenuri: partito di ispirazione conservatrice, guidato dalla Park Geun-Hye
Partito Democratico: partito di ispirazione liberaldemocratica, l'ex Partito Democratico Unito, lasciate le istanze più di sinistra
Partito Popolare: partito di ispirazione liberale
Partito della Giustizia: partito di ispirazione socialdemocratica
Partito Cristiano Liberale: partito di ispirazione nazional-cristiana
Partito Minjoo: partito di ispirazione demo-liberale

Il premier uscente è Hwang Kyo-Ahn, Indipendente, a capo di un governo formato da Conservatori e Indipendenti.

Siria, fra 9 giorni le elezioni parlamentari

Fra 9 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari siriane, questi i partiti in lizza:

Partito Baath: partito di ispirazione social-nazionale, guidato dal presidente Bashar Assad. Anche il premier Wael Nader al-Halqi, Social-nazionale, fa parte di questo governo. Il partito Baath guida il paese dal 1963

Le elezioni si svolgono in una Siria sconvolta da una guerra civile, divisa tra regioni sotto il controllo del governo centrale, appoggiato dalla Russia, regioni sotto il controllo dei ribelli sunniti e Kurdi, appoggiati dagli Stati Uniti e dai suoi alleati, e regioni sotto il controllo dei terroristi dello Stato Islamico dell'ISIS.
Tutti i maggiori partiti di opposizione hanno deciso di boicottare il voto.

Yemen, Daghr nuovo premier

Il presidente yemenita  Mansou Hadi, Conservatore (Congresso Generale Popolare), ha dimesso il premier Khalid Bahah, Indipendente, sostituendolo con Ahmad Obaid Bin Daghr, Conservatore.
Da tempo Hadi e Bahah erano ai ferri corti, con il presidente che accusava il governo di incapacità.
Il paese rimane sostanzialmente diviso in due, con Hadi al momento in Arabia Saudita, con il governo di Daghr stanziato ad Aden, e con la capitale Sana'a ancora occupata dai ribelli sciiti guidati dall'imam Mohammed Ali Al-Houthi, Fondamentalista-sciita (Movimento Houthi), appoggiato dall'Iran.

Sunday, April 3, 2016

Niger, Rafini confermato premier

Il presidente nigerino Mahamadou Issoufou, Socialista (Partito per la Democrazia e il Socialismo), ha confermato Brigi Rafini, Socialista, alla presidenza del consiglio.

Niger, inizia il secondo mandato di Issoufou

Inizia il secondo mandato presidenziale nigerino di Mahamadou Issoufou, Socialista (Partito per la Democrazia e il Socialismo), confermato presidente qualche settimana fa.

Saturday, April 2, 2016

Vietnam, Quang nuovo presidente

Con 436 voti su 465, il parlamento vietnamita ha nominato come nuovo presidente del paese il generale Tran Dai Quang, Comunista (Partito Comunista), capo della polizia. Quang prende il posto di Truong Tan Seng, Comunista, in carica dal 2011, e dopo il breve interim di due giorni della vicepresidente Nguyen Thi Doan, Comunista.