Friday, July 31, 2015

Palestina, nasce il nuovo governo Hamdallah

Nasce il nuovo governo palestinese guidato da Rami Hamdallah, Socialista (Movimento di Liberazione - Al Fatah), dopo che Hamdallah stesso si era dimesso un mese fa per contrasti con i Fondamentalisti-islamici (Movimento di Resistenza Islamica - Hamas), che appoggiavano esternamente il suo governo.
I Fondamentalisti-islamici non hanno ancora detto se appoggeranno il nuovo governo oppure no.

Thursday, July 30, 2015

Moldova, nasce il governo Strelet

Il parlamento moldavo, con 52 voti favorevoli, 41 contrari e 3 astenuti, ha votato la fiducia al nuovo governo guidato da Valeriu Strelet, Conservatore (Partito Liberaldemocratico), e formato, oltre che dai Conservatori, anche dai Liberali (Partito Liberale) e dai Socialdemocratici (Partito Democratico).
Strelet va a sostituire quindi l'interim di Gherman, Conservatore, in carica da qualche settimane dopo le dimissioni di Gaburici, Conservatore.

Wednesday, July 29, 2015

Afghanistan, annunciata la morte dell'ex presidente e leader dei Talebani, il mullah Omar

Fonti giornalistiche afghane, confermate da fonti anonime dei servizi segreti, annunciano la morte dell'ex presidente e leader dei Talebani, il mullah Mohammad Omar, al potere nel paese dal 1996 al 2001, anno in cui la coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti, in seguito all'attentato dell'11 settembre a New York, caccia il potere talebano nel paese. Nel momento dellacacciata dei Talebani dal paese, il mullah era riuscito a fuggire alla cattura americana in una rocambolesca e incredibile fuga in motocicletta.
Secondo le fonti, Omar sarebbe morto nel 2013 in Pakistan. Non si sa con esattezza come sia morto: alcuni sostengono per cause naturali, per tubercolosi, altri che sia stato invece ucciso in una vera e propria lotta all'interno dei Talebani per il controllo del potere del movimento.

Tuesday, July 28, 2015

Moldova, Strelet indicato alla presidenza del consiglio

Il presidente della repubblica moldava Nicolae Timofti, Indipendente, sotto indicazione della maggioranza parlamentare, ha dato a Valeriu Strelet, Conservatore (Partito Liberaldemocratico) il compito di formare il nuovo esecutivo, dopo le dimissioni di Gaburici, Conservatore, in giugno, e l'interim della Gherman, Conservatore.
L'indicazione di Strelet arriva dopo che i Conservatori, e i Socialdemocratici (Partito Democratico), che formavano la maggioranza governativa uscente, hanno trovato un accordo con i Liberali (Partito Liberale) per un esecutivo allargato. Vedremo se i Comunisti (Partito Comunista), che finora avevano garantito, con l'appoggio esterno, la sopravvivenza del governo Gaburici, decderà di votare anche la fiducia al governo Strelet, ora che i loro voti non sono più strettamente necessari.
In un primo momento i Conservatori avevano indicato alla presidenza del consiglio Maia Sandu, Conservatore, ma la sua candidatura era sfumata in pochissimo tempo, dopo che aveva annunciato che uno dei suoi primi atti ufficiali sarebbe stato quello di destituire il presidente della Banca Centrale, in seguito allo scandalo economico e finanziario che, tra le altre cose, aveva anche costretto alle dimissioni gaburici un mese fa.
Ora Strelet ha 15 giorni di tempo per presentare il proprio esecutivo al parlamento.

Monday, July 27, 2015

Maldive, concessi i domiciliari all'ex presidente Nasheed

L'ex presidente e leader dell'opposizione maldiviana Mohamed Nasheed, Liberal-conservatore (Partito Democratico), è uscito dal carcere ed è stato messo agli arresti domiciliari, dopo che in marzo era stato condannato a 13 anni di carcere con l'accusa di terrorismo.

Haiti, fra 13 giorni le elezioni parlamentari

Fra 13 giorni si svolgeranno le elezioni parlamentari haitinae, questi i partiti in lizza:

Verità: partito di istanze laburiste
Partito Tet Kale - Partito delle Teste Calde: partito di ispirazione liberal-conservatrici, junior partner del governo del presidente Martelly
Konvansyon Inite Demokratik
Organizzazione Popolare per la Lotta: partito di istanze social-liberali
Famiglia Lavalas: partito di istanze social-populiste
Haiti in Azione: partito di ispirazione nazional-conservatrice
Unità Patriottica: partito di ispirazione socialdemocratica
Lega Alternativa per il Progresso e l'Emancipazione: partito di ispirazione socialista
Fusione dei Social Democratici: partito di ispirazione centro-socialdemocratica
Rinascita Nazionale Bouclier
Renmen Ayiti
Tet Kole sous Chimen Devlopman pou un Nord'Ouest uni et Renonve
Consorzio dei Partito Politici
Ponte
Partito per la Liberazione delle Masse e dell'Integrazione Sociale
Piattaforma Pitit Dessalines: partito di ispirazioe demo-socialista
Convenzione per l'Unità Democratica
Piattaforma Pitit Dessalines: partito di ispirazione Socialdemocratico-populista
Movimento di Azione Socialista
Konbit Travaye Peyizan pou Libere Ayiti
Konsyans Patriotik
Movimento Nazionale
Partito Federalista
Lega di Dessaline
Movimento Patriottico dell'Opposizione Democratica

Friday, July 24, 2015

Burundi, Nkurunziza confermato presidente

Si sono svolte le elezioni presidenziali burundesi, questi i risultati:

Pierre Nkurunziza, Nazional-hutu (Congresso Nazionale per la Difesa della Democrazia - Forze per la Difesa della Democrazia): 69,41 % dei voti
Agathon Rwasa, Conservatore (Indipendenti per la Speranza): 18,99 % dei voti
Gerard Nduwayo, Nazional-tutsi (Unione per il Progresso Nazionale): 2,14 % dei voti
Jean Minani, Socialdemocratico-hutu (Fronte per la Democrazia - Nyakuri): 1,36 % dei voti
Jacques Bigirimana, Conservator-hutu (Fronte di Liberazione Nazionale): 1,01 % dei voti
Domitien Ndayizeyze, Socialista (Ragruppamento Nazionale per il Cambiamento): 0,71 % dei voti
Jean De Dieu Mutabazi, Coalizione per la Pace in Africa: 0,16 % dei voti
Sylvestre Ntibantunganya, Gira Ijambo: 0,14 % dei voti

Nkurunziza, presidente dal 2005, è stato quindi confermato alla presidenza della repubblica, in elezioni considerate dalle opposizioni e dalla comunità internazionali non democratiche.

Sunday, July 19, 2015

Bosnia Erzegovina, inizia la presidenza della presidenza tripartita di Covic

Inizia oggi la presidenza della presidenza tripartita bosniaca di Dragan Covic, Conservator-croato (Unione Democratica Croata). Covic prende il posto di Mladen Ivanic, Cristiano-democratico-serbo (Partito del Progresso Democratico). Il terzo membro della presidenza tripartita è  Bakir Izetbegovic, Islamico-democratico (Partito dell'Azione Democratica).

Saturday, July 18, 2015

Cipro Nord, Kalyoncu nuovo premier

Il presidente nord-cipriota Akinci, Socialista (Partito della Democrazia Sociale), ha nominato come nuovo primo ministro del paese Omer Kalyoncu, Socialdemocratico (Partito Repubblicano Turco). Kalyoncu è stato nominato premier dopo le dimissioni della premier Ozkan Yorgancioglu, Socialdemocratica, dopo che alcune settimane fa aveva perso la leadership del suo partito a favore dell'ex premier Mehmet Ali Talat, Socialdemocratico.
Cambia anche la compagine governativa: ora i partner di governo dei Socialdemocratici non sono più i Conservatori (Partito Democratico), ma i Liberal-conservatori (Partito di Unità Nazionale).

Thursday, July 16, 2015

Libano, ennesima fumata nera per l'elezione presidenziale

Per la ventiseiesima volta il parlamento libanese non è riuscito ad eleggere il nuovo presidente della repubblica, per mancanza del quorum necessario parlamentare.
Al momento l'interim presidenziale è nelle mani del premier Tammam Salam, Indipendente.
Il prossimo tentativo di elezioni è in programma il 12 agosto 2015.

Wednesday, July 15, 2015

Suriname, Bouterse confermato presidente

Con 34 voti parlamentari favorevoli su 51, il presidente uscente del Suriname Desi Delano Bouterse, Socialista (Partito Nazionale Democratico) è stato confermato presidente della repubblica del paese. Bouterse era l'unico candidato, dal momento che le opposizioni hanno preferito non partecipare al voto.

Thursday, July 9, 2015

Turchia, a Davutoglu l'incarico di formare il nuovo governo

In seguito alle elezioni parlamentari di qualche settimana fa, il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, Islamico-democratico (Partito per la Giustizia e lo Sviluppo), ha dato l'incarico di formare il nuovo governo al premier uscente Ahmed Davutoglu, Islamico-democratico. Il compito di Davutoglu non sarà semplice, la momento che il suo partito ha sì raggiunto la maggioranza relativa in parlamento, ma nessuno degli altri partiti entrati in parlamento sembra avere la volontà di allearsi con gli Islamico-democratici per garantire una maggioranza.
Da questo momento il parlamento ha 45 giorni di tempo per dare la fiducia ad un nuovo governo, altrimenti si dovrà andare ad elezioni anticipate.

Wednesday, July 8, 2015

Burundi, i risultati delle elezioni parlamentari

Si sono svolte le elezioni parlamentari burundesi, questi i risultati:

Nazional-hutu (Congresso Nazionale per la Difesa della Democrazia - Forze per la Difesa e la Democrazia): 60,28 % dei voti e 77 seggi parlamentari
Conservatori (Indipendenti per la Speranza): 11,16 % dei voti e 21 seggi parlamentari
Nazional-tutsi (Unione per il Progresso Nazionale): 2,49 % dei voti e 2 seggi parlamentari

Non riescono ad eleggere nessun deputato:

Socialdemocratici-hutu (Fronte per la Democrazia - Nyakuri): 1,93 % dei voti
ADC - Ikibiri: 1,49 % dei voti
Conservator-hutu (Fronte di Liberazione Nazionale): 1,24 % dei voti
Movimento per la Solidarietà e la Democrazia: 0,71 % dei voti
Ragruppamento Nazionale per le Riforme: 0,34 % dei voti 
Coalizione per la Pace in Africa: 0,31 % dei voti
Movimento per la Riabilitazione dei Cittadini - Rurenzangemero: 0,29 % dei voti
Unione per la Pace e lo Sviluppo: 0,21 % dei voti
Partito per la Liberazione Popolare - Agazika: 0,03 % dei voti
Socialdemocratici (Partito Socialdemocratico - Dusabikanye): 0,02 % deui voti
Partito per la Democrazia e la Riconiciliazione: 0,02 % dei voti
Lista Isidore Rufyikiri: 0,01 % dei voti
RDB: < 0,01 % dei voti


L'opposizione aveva deciso di boicottare il voto per protestare contro la terza candidatura consecutiva del presidente Nkurunziza, Nazional-hutu, alle elezioni presidenziali, in spregio alla costituzione; tuttavia i loro simboli sono rimasti nelle schede elettorali, per dare una parvenza di democrazia alla tornata elettorale. Le opposizioni hanno comunque annunciato di non voler sedere in parlamento: se questo sarà confermato, i loro seggi andranno, per costituzione, a tutti gli altri partiti che hanno superato il 5 % dei voti.

Lettonia, inizia il mandato presidenziale di Vejonis

Inizia oggi il mandato presidenziale lettone di Raimonds Vejonis, Verde (Partito Verde), nominato presidente qualche settimana fa dal parlamento.
Vejonis prende il posto di Andris Berzins, Conservator-agrario (Unione dei Contadini), in carica dal 2011.

Sunday, July 5, 2015

Grecia, vittoria del no al referendum sul piano di salvataggio europeo

Con il 61,31% dei voti contrari e il 38,69 % favorevoli, i Greci hanno respinto il piano di salvataggio proposto dall'Unione Europea, e che lo stesso premier greco Alexis Tsipras, Social-comunista (Coalizione della Sinistra Radicale - Syriza) aveva bocciato.
Ora la palla passa all'Unione Europea: il leader dell'Unione, Jean-Claude Junker, Popolare, il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, Socialista, e la Germania sono propensi a rompere ogni piano di salvataggio della Grecia, provocandone di fatto il fallimento e l'uscita dall'euro, mentre Francia e Italia sono più propensi ad aprire un nuovo dialogo con Atene per cercare di andare in contro alle sue aspettative.

Grecia, oggi referendum per continuare o no con il programma di aiuti economici proposto dall'Unione Europea

Si svolge oggi in Grecia il referendum per accettare o meno il piano di aiuti economici proposto dall'Unione Europea assieme al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Centrale Europea. Il premier Alexis Tsipras, Social-comunista (Coalizione della Sinistra Radicale - Syriza) ha chiesto di votare no, affermando che tale piano è insostenibile per la popolazione greca, mentre gli ex premier Antonis Samaras, Conservatore (Nuova Demcrazia) e George Papandreu, Socialdemocratico (Movimento dei Socialisti Democratici) hanno chiesto di votare sì, affermando che questo è l'unico modo per evitare la bancarotta del paese.
La Grecia sta seguendo i piani dell'Unione Europea dal 2011, piani che hanno effettivamente, fino ad ora, evitato la bancarotta, ma che hanno innegabilmente diminuito di moltissimo la ricchezza dei Greci.
L'Unione Europea ha affermato che la vittoria dei no potrebbe significare la sospensione totale degli aiuti economici e potrebbe portare all'uscita della Grecia dall'euro.
I sondaggi danno esito incerto.

Saturday, July 4, 2015

Tonga, il re Tupou VI incoronato ufficialmente re

Con una cerimonia ufficiale, con ospiti molti regnanti esteri, tra cui il sovrano del Giappone, il re delle isole Tonga Tupou VI è stato ufficialmente incoronato sovrano del proprio paese.
Tupou VI era comunque già re dal 18 marzo 2012, giorno  della morte di suo fratello, il re Tupou V.